È quanto comunicato dal governo norvegese.

I cosiddetti round di licenze numerati riguardano aree di frontiera precedentemente inesplorate della piattaforma continentale norvegese, per espandere la portata geografica dell'industria di gas e petrolio del Paese.

Tre dei permessi riguardano il Mare di Barents, mentre l'altro è collocato più a sud, nel Mare di Norvegia.

I piani della Norvegia di proseguire le esplorazioni nell'Artico e altrove sono state criticate dagli ambientalisti, i quali ritengono che siano in contraddizione con le richieste del Paese a livello internazionale di ridurre le emissioni di gas serra.

Equinor ha ricevuto quote in due dei permessi e sarà l'operatore di entrambi. La controllate di Eni Vaar Energi e Ineos E&P gestiranno ognuna una licenza.

Royal Dutch Shell, Idemitsu, Lundin Energy e Omv hanno ricevuto quote negli stessi blocchi, ma non saranno operatori.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano Sabina Suzzi, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)