MILANO (MF-DJ)--"Assonime vuole farsi promotrice di un progetto di revisione del Tuf perché un'eccessiva frammentazione porta a una complessità" in termini di governance "non necessaria. Crediamo valga la pena di provarci con l'ausilio del professor Piergaetano Marchetti che ci assisterà".

Lo ha affermato Patrizia Grieco, presidente di Assonime, in occasione della presentazione del Rapporto della Giunta dell'associazione, in corso a Milano. La revisione si rende necessaria in ragione delle novità relative alla sostenibilità e alla digitalizzazione in arrivo e riguarderà per esempio i meccanismi di lista relativi alle nomine "che non sempre hanno funzionato negli ultimi anni".

Secondo Grieco "l'impresa, la sua organizzazione e il suo Governo incontrano grandi cambiamenti ed emerge una crescente responsabilizzazione delle imprese circa gli impatti sull'ambiente e sulle persone derivanti dalle loro attività. Le imprese" - aggiunge - "devono remunerare oggi non solo il capitale investito ma anche il capitale ambientale, per esempio così come quello della gestione sostenibile dei clienti e dei dipendenti. Le società" a suo avviso "sono preparate ad affrontare il cambio di paradigma ma non mancano ambiti di miglioramento".

Vittorio Colao, già ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale è convinto che servano meccanismi di governance più efficaci ma vede anche tre grandi rischi per le imprese all'orizzonte.

"Osservo innanzitutto il rischio di innamorarci di una reportizzazione eccessiva: non servono 499 pagine scritte da consulenti, specialisti ecc ci servino informazioni sintetiche e hard non si può rispondere a un problema colossale con carta o rapporti, servono numeri", ha detto a margine di un evento di Assonime.

Il secondo rischio è quella che chiama una "digitalizzazione di superficie".

Il terzo è una banalizzazione della governance: "più proceduralizziamo la governance più la banalizziamo: questo non vuol dire esercitare la sorveglianza. Bisogna modellizzarla, bisogna che i consigli esigano la misurazione, la numerica e non la reportizzazione".

Inoltre, secondo il ministro, "nei consigli serve inserire alcuni consulenti esperti di sostenibilità, serve maggior competenza".

Corrado Passera, ex ministro, banchiere e fondatore di Illimity ha messo l'accento sulla digitalizzazione. "Occorre considerare sostenibilità e digitalizzazione come opportunità di crescita delle Pmi. Le trasformazioni in atto possono rappresentare un'opportunità di crescita per le imprese. Le Pmi devono intercettare tempestivamente l'importanza di questa duplice trasformazione per non rimanere escluse dal mercato del credito/finanziamento", ha detto introducendo il rapporto.

"Gli amministratori delle Pmi dovranno valutare i profili di responsabilità Esg della propria attività e l'utilizzo degli strumenti digitali a supporto di un'organizzazione più efficiente e consapevole", ha aggiunto.

Il professor Marchetti ha spostato lo sguardo sull'Europa chiedendo di allegare le maglie degli l'aiuto di Stato perché in alcuni settori, per esempio quello energetico e tecnologico, per consentire alle aziende di competere è necessario allargare le maglie sugli aiuti di Stato.

Concetto ripreso dal presidente di Enel, Michele Crisostomo. "Servono società capaci di dotarsi di infrastrutture in grado di ottenere - in un contesto complesso come quello attuale - i necessari approvvigionamenti e che abbiano una scala che consenta loro di competere su scala globale. Servono campioni europei - e dico europei e non nazionali - capaci di competere su scala mondiale", ha affermato.

"Questo tema si intreccia molto bene con la necessità - citata dal professore Piergaetano Marchetti - di allargare le maglie degli aiuti di Stato in termini Antitrust".

Infine Carmine Di Noia, ex Consob, oggi Ocse, ha puntato i riflettori sulle nuove tecnologie a sostegno dell'attività di governance. "Le tecnologie di intelligenza artificiale (AI) possono supportare in modo concreto il lavoro del Cda e della compliance", ha spiegato.

Nel corso dell'evento Di Noia ha aggiunto che l'auto disciplina di ogni organo oggi è molto importante. "La trasparenza delle società quotate - a suo avviso - è migliorata nel corso degli anni. È importante evitare una concorrenza giuridica al ribasso tra le varie istituzioni".

cce


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January 23, 2023 12:46 ET (17:46 GMT)