InterGlobe Enterprises, che sostiene la principale compagnia aerea indiana IndiGo, e Archer Aviation, con sede negli Stati Uniti, lanceranno un servizio di aerotaxi completamente elettrico in India nel 2026, che sarà "competitivo in termini di costi" con i servizi su strada, hanno dichiarato le società giovedì.

La partnership, se otterrà l'autorizzazione normativa, mira a capitalizzare la crescente necessità di soluzioni di trasporto nel Paese più popoloso del mondo, che sta lottando contro la grave congestione dei trasporti via terra e l'inquinamento nelle sue città principali.

Archer Aviation, sostenuta da aziende del calibro di Stellantis, società madre di Chrysler, Boeing e United Airlines, produce velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale (eVTOL) che sono stati presentati come il futuro della mobilità aerea urbana.

Questi velivoli elettrici 'Midnight' possono trasportare quattro passeggeri e un pilota fino a 100 miglia (circa 161 chilometri). Il servizio mira a iniziare con 200 velivoli e a partire da Delhi, la capitale nazionale, Mumbai, la capitale finanziaria del Paese, e Bengaluru, conosciuta come la Silicon Valley indiana.

Le aziende hanno dichiarato che un viaggio che in genere richiede dai 60 ai 90 minuti in auto a Delhi, ad esempio, richiederà circa 7 minuti in aerotaxi.

InterGlobe Enterprises, che possiede quasi il 38% di InterGlobe Aviation, società madre di IndiGo, oltre a imprese di ospitalità e logistica, prevede di utilizzare l'aeromobile elettronico anche per servizi cargo, logistici, medici, di emergenza e charter.

A luglio, Archer si è assicurata un contratto da 142 milioni di dollari con la U.S. Air Force per la fornitura di sei velivoli Midnight e a ottobre ha dichiarato che lancerà un servizio di aerotaxi negli Emirati Arabi Uniti.

Le azioni di Archer Aviation sono aumentate dell'1,5% nelle contrattazioni pre-mercato USA di giovedì, mentre quelle di InterGlobe Aviation hanno chiuso in rialzo dello 0,12% prima della notizia. (Relazioni di Chris Thomas a Bengaluru; Redazione di Savio D'Souza)