(Alliance News) - Le principali piazze europee hanno chiuso in rialzo, mercoledì, con il Mib sopra i 27.500 punti e il FTSE100 che supera quota 8.000, grazie anche al calo dell'inflazione annuale nel Regno Unito che a gennaio è passata al 10,1% dal 10,5% di dicembre, al di sotto delle previsioni di mercato del 10,3%, come reso noto mercoledì dall'ONS.

Occhi puntati anche sui prezzi del greggio, "che sembrano destinati a scendere per il secondo giorno consecutivo - commenta Michael Hewson, Chief Market Analyst di CMC Markets - dopo che l'ultimo inventario API ha mostrato un grande balzo di 10,5 milioni di barili nei dati rilasciati ieri, ben al di sopra delle aspettative. Questo è stato seguito da una simile costruzione di 16,5 milioni di barili negli inventari EIA. Anche le scorte di benzina sono aumentate, indicando che la domanda stava iniziando a diminuire, poiché i tassi di interesse più elevati hanno continuato a farsi sentire".

Le scorte di greggio negli Stati Uniti, inoltre, sono aumentate di 16,2 milioni di barili a 842,9 milioni nella settimana conclusasi il 10 febbraio, il livello più alto dall'inizio di ottobre, secondo i dati di mercoledì della US Energy Information Administration.

Così, il FTSE Mib chiude in verde dello 0,1% a 27.533,69.

Il Mid-Cap ha chiuso in attivo dello 0,3% a 44.789,18, mentre lo Small-Cap è salito dello 0,3% a 30.349,10 e l'Italia Growth era sulla soglia della parità a 9.671,09.

In Europa, il CAC 40 di Parigi ha terminato in verde dell'1,2%, il FTSE 100 di Londra è su dello 0,6% e mentre il DAX 40 di Francoforte raccoglie lo 0,8%.

Sul listino principale di Piazza Affari, Interpump Group termina in rialzo dello 0,9%. La società ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 dicembre, chiuso con un utile netto consolidato di periodo a EUR269,6 milioni da EUR198,5 milioni, in crescita di quasi il 36%.

Le vendite nette dell'esercizio sono state pari a EUR2,07 miliardi, in crescita del 30% sull'anno precedente.

FinecoBank ha chiuso in rosso dello 0,8%. Mercoledì ha comunicato che sta valutando una possibile emissione di strumenti senior preferred.

A tal fine, Fineco ha conferito mandato a BNP Paribas e UniCredit Bank - già arranger del programma EMTN - nonché a Société Generale, tutti in qualità di joint bookrunner e joint lead manager, per organizzare meeting dedicati con potenziali investitori in Europa, a partire da oggi.

Azimut Holding chiude in ribasso del 2,4%. La società ha fatto sapere mercoledì, che, poche ore dopo l'avvio della cessione, Timone Fiduciaria ha completato la vendita di 1,3 milioni di azioni ordinarie di Azimut Holding.

Le azioni, pari allo 0,9% del capitale della società, sono state vendute al prezzo medio unitario di EUR22,35 ciascuna, per un controvalore complessivo di EUR28,2 milioni.

Snam termina in rosso dello 0,1% dopo aver negato mercoledì le indiscrezioni secondo cui starebbe valutando l'emissione di un bond convertibile per uscire dal capitale di Italgas, che ha terminato in calo del 2,8%.

"Snam precisa di non avere intrapreso alcuna azione in relazione alla quota Italgas detenuta. Ipotesi su operazioni finanziarie avviate sono a oggi prive di fondamento", ha spiegato l'utility che detiene il 13,5% di Italgas.

Sul Mid-Cap, Autogrill chiude in verde dello 0,6%. La società ha annunciato mercoledì di aver approvato i dati preliminari del 2022, riportando per l'intero anno ricavi consolidati a EUR4,14 miliardi, in aumento del 50% rispetto a EUR2,60 miliardi del 2021.

Un incremento, spiega la società in una nota, principalmente guidato dal recupero del traffico aereo internazionale in tutte le aree geografiche principali del gruppo e "dall'attivazione delle leve commerciali appropriate per far fronte all'attuale contesto inflazionistico".

Anima Holding chiude in verde del 3,1%, dopo che Mediobanca ha fatto sapere mercoledì mattina di aver concluso per conto di FSI l'acquisto di 25,0 milioni di azioni ordinarie di Anima Holding con una procedura di "reverse accelerated bookbuilding". Il corrispettivo totale, basato su un prezzo per azione di EUR4,35, equivale a un esborso per il fondo strategico da EUR108,7 milioni.

Nel dettaglio, verranno rilevate massime 31,2 milioni di azioni ordinarie di Anima Holding, pari al 9,0% del capitale sociale di quest'ultima.

"Il blitz del Fondo Strategico Italiano sul capitale di Anima Holding riaccende i riflettori sul mondo del risparmio gestito e, a monte, sul risiko bancario e sulla nascita di quel terzo polo auspicato da tempo dal governo", commenta Francesco Bonazzi.

Acea termina in rosso dello 0,4%. Martedì sera ha comunicato che Michaela Castelli ha rassegnato le proprie dimissioni, con effetto immediato, dalla carica di consigliere e presidente del consiglio di amministrazione per motivi personali.

Sullo Small-Cap, Sabaf - su dello 0,5% - ha approvato martedì i risultati al 31 dicembre 2022, riportando un calo del 3,9% dei ricavi, passati a EUR253,1 milioni da EUR263,3 milioni dell'anno precedente.

Il risultato netto del periodo è di EUR15,7 milioni, in calo del 34% da EUR23,9 milioni dell'anno 2021.

Elica chiude in rialzo del 2,3% dopo aver fatto sapere martedì di aver realizzato, nell'anno 2022, ricavi per EUR548,6 milioni, in aumento dell'1,4% rispetto agli EUR541,3 milioni dell'anno 2021.

L'Ebitda al 31 dicembre 2022 ammonta a EUR50,8 milioni in aumento del 32% da EUR 38,5 milioni dell'anno 2021.

GPI - in rosso del 3,6% - mercoledì ha comunicato che il consiglio di amministrazione ha esaminato i dati preconsuntivi consolidati dell'esercizio 2022, concluso con ricavi complessivi di oltre EUR355 milioni, in aumento rispetto a EUR326,9 milioni realizzati nel 2021.

Tra le PMI, CY4Gate - in rosso dell'1,5% - ha fatto sapere martedì che il valore complessivo dei contratti acquisiti nelle ultime settimane nel segmento della cybersecurity ammonta a circa EUR1,3 milioni, per la durata di un anno.

Farmaè ha chiuso in verde dell'1,0% dopo aver fatto sapere martedì di aver registrato un aumento del 41% nei ricavi consolidati del 2022, passati a EUR116,6 milioni da EUR82,5 milioni registrati al 31 dicembre 2021, e in crescita del 13% rispetto ai EUR102,5 milioni dei ricavi consolidati pro-forma del 2021.

A New York - con le borse in pieno regime di scambi - il Dow sta cedendo lo 0,2%, il Nasdaq raccolgie lo 0,3%, mentre l'S&P 500 è in rosso dello 0,1%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0677 contro USD1,0716 di martedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2019 da USD1,2149 di martedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD84,11 al barile contro USD85,19 al barile di martedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.831,95 l'oncia da USD1.848,00 l'oncia di martedì in chiusura.

Nel calendario economico di giovedì, dal Giappone sono attesi diversi macro alle 0050 CET, tra cui importazioni, esportazioni e il saldo della bilancia commerciale.

Alle 0900 CET, l'Istat renderà noto il saldo della bilancia commerciale italiana extra-UE, mentre alle 1000 CET arriverà quello del nostro paese relativo ai paesi europei.

Alla stessa ora, tocca al rapporto mensile della BCE mentre nel pomeriggio, alle 1430 CET sono previsi di permessi di costruzione americani.

Sempre dagli USA e sempre alle 1430 CET, usciranno l'indice dei principali prezzi di produzione e le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione.

Tra le società di Piazza Affari, sono attesi i risultati di Pattern e Saccheria F.lli Franceschetti.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

Commenti e domande a redazione@alliancenews.com

Copyright 2023 Alliance News IS Italian Service Ltd. Tutti i diritti riservati.