ROMA (MF-DJ)--Nei giorni in cui, nel 2009, si vedevano in tv le immagini dei dipendenti di Lehman Brothers che uscivano dagli uffici con gli scatoloni in mano dopo il fallimento della banca americana, quelli della neo avviata Bcc di Napoli portavano le loro cose nella sede appena aperta in Piazza Municipio, in pieno centro città. Sta tutta in questa immagine la sfida lanciata dal presidente della Bcc di Napoli, Amedeo Manzo, 14 anni fa, quando in piena crisi finanziaria decise di avviare una nuova banca nel capoluogo campano. I grandi gruppi nazionali avevano già iniziato a tagliare filiali, a partire proprio dal sud Italia e in Campania, dopo la fusione del Banco Napoli in Intesa Sanpaolo, non c'era più un istituto che nelle insegne portasse il nome della città. "I numeri ci hanno dato ragione", dice Manzo a MF-Milano Finanza, anticipando i dati di chiusura del 2022 e i progetti per il 2023 che prevedono nuove aperture, "dimostrando che questo territorio è ricco di energie e di capacità e che una banca a Napoli può dare ottimi risultati".

Domanda. Partiamo dal 2022. Come avete chiuso l'anno?

Risposta. E' andato meglio delle attese. L'utile lordo è stato di 4,5 milioni, il 130% in più rispetto anno precedente e l'utile netto di 3,7 milioni, in crescita del 107%, nonostante un milione di investimenti. Il patrimonio è arrivato a 25,2 milioni, con 5mila soci. Numeri che sono stati raggiunti nonostante gli anni difficili, tra crisi economiche e pandemia, e la riforma del credito cooperativo da realizzare. Ma proprio l'appartenenza a Iccrea, con l'offerta di una gamma di servizi completa, da factoring al risparmio gestito, e la forza finanziaria di un grande gruppo ci ha consentito di crescere sul territorio in maniera efficiente. Abbiamo un cost income del 55% e un roe del 15%, con sofferenze nette pari ad appena lo 0,2%.

D. L'aumento dei tassi farà crescere i crediti deteriorati?

R. Non ho la percezione che questo avverrà nel nostro caso. La presenza sul territorio ci consente di conoscere meglio i nostri clienti e di essergli vicini. Per questo motivo sul fronte dei mutui se il cliente lo chiede la banca può valutare di fissare un tetto al rialzo dei tassi. Preferiamo fare minori margini ma mantenere il rapporto con le persone.

D. Che previsioni avete per il 2023?

R. Di crescita ulteriore. Continueremo a investire per costruire una banca del terzo millennio con una forte connotazione tecnologica ma anche presente sul territorio. Dopo la sede di Piazza Municipio e quella di Chiaia, ad aprile apriremo a Casoria, territorio dove lavorano le più importanti aziende del territorio. Poi toccherà alla zona dei decumani, la parte storica e culturale delle città, per valorizzare il turismo, e subito dopo al Vomero, quartiere residenziale. Mentre nel 2024 contiamo di aprire a Pozzuoli. Poche filiali ma nei punti strategici della città.

red

fine

MF-DJ NEWS

0308:48 feb 2023


(END) Dow Jones Newswires

February 03, 2023 02:49 ET (07:49 GMT)