MILANO (MF-DJ)--Tegola in testa per l'imprenditore Piero Pini, uno dei player italiani e internazionali nel settore della produzione della bresaola.

Come ha riferito di recente il sito investigativo ungherese Atlatszo, spiega MF, l'imprenditore ha dovuto pagare una cauzione di 100 milioni di zloty (poco più di 22 milioni di euro) in seguito all'inchiesta per frode fiscale che lo vede coinvolto da alcuni anni in Polonia (il procedimento è stato aperto dalla procura regionale di Lodz) dove il gruppo Pini è attivo con Hungary Meat Kft, una delle più importanti aziende ungheresi di carne per dimensioni: anche nel paese magiaro è in corso una indagine per frode fiscale, riciclaggio e corruzione. Pini, in Italia, oltre al core business è coinvolto nel tentativo di salvataggio del gruppo alimentare emiliano Ferrarini, in tandem con Amco, la società finanziaria controllata dal governo, con la quale hanno presentato una proposta di concordato preventivo. La sfida, da tempo, è con la cordata composta da Gsi/Bonterre-Opas-Hp, sostenuta da Intesa Sanpaolo e Unicredit (e appoggiata dalla Coldiretti), due dei quattro creditori bancari esposti per 200 milioni.

fch

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February 18, 2021 03:22 ET (08:22 GMT)