ROMA (MF-DJ)--Le grandi banche spingono per prorogare i finanziamenti garantiti del fondo di garanzia e Sace per consentire ai settori più in difficoltà di godere per più tempo di un paracadute. Le moratorie andranno in scadenza a fine anno, mentre sul Pnrr gli istituti sono disponibili a ricoprire un ruolo di supporto.

Lo scrive Il Messaggero spiegando che l'orientamento degli istituti sarebbe emerso da una riunione che si è svolta tre giorni fa tra il dg dell'Abi, Giovanni Sabatini e i responsabili del settore crediti di 31 banche, fra le quali Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Bper, B.Mps.

Ai vertici di Palazzo Altieri è stato affidato l'incarico di avviare le interlocuzioni con il governo e l'Europa. Il 31 dicembre 2021 scade il termine dell'operazione confezionata con il dl Liquidità (giugno 2020) e modificato dal dl Sostegni bis, che ha potenziato il Fondo di garanzia per fare fronte alle esigenze immediate di liquidità di imprese e professionisti alle prese con le conseguenze del Covid-19. Nella riunione in Abi, alla quale hanno presenziato delle banche, è stato rimarcato che una prorogatio di almeno sei mesi delle coperture gioverebbe al sistema per evitare che dal 2022 i finanziamenti, senza più la copertura della garanzia, si trasformino in sofferenze, specie in alcuni settori che stentano ad agganciare la ripresa, come il turismo delle città d'arte, manifatturiero, tessile.

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September 10, 2021 03:22 ET (07:22 GMT)