MILANO (MF-DJ)--Competitive prima e dopo la pandemia grazie al know how delle proprie persone, al mix di tecnologia e formazione, agli investimenti per mantenere e sviluppare il proprio capitale umano. Queste le Imprese Vincenti presentate durante la tappa "Persone e Capitale Umano", la settima del digital tour "Imprese Vincenti 2021" che Intesa Sanpaolo dedica alla valorizzazione delle piccole e medie imprese italiane.

Giunto alla terza edizione, il programma Imprese Vincenti ha selezionato quest'anno 112 aziende concentrando l'attenzione sui fattori di successo delle Pmi nel particolare contesto economico segnato dagli effetti della pandemia. La tappa "Persone e Capitale Umano" ha visto la partecipazione di 14 Pmi vincenti: Astelav (Torino), Aton (Treviso), Beantech (Udine), Bending Spoons (Milano), Bonomi Industries (Brescia), Fapim (Lucca), Irion (Torino), Metaltecnica (Novara), Minifaber (Bergamo), Sogedim (Milano), Steel Tech (Bari), Telebit (Pordenone), Walter Tosto (Chieti), Zeta Service (Milano).

La competitività italiana, spiega una nota, è da sempre connessa al saper fare e al know-how del capitale umano, oggi ancora più importante alla luce delle discontinuità legate alla trasformazione digitale e alla transizione ambientale, che richiedono flessibilità e multidisciplinarietà. Le aziende che hanno saputo meglio affrontare l'emergenza Covid hanno come tratto comune quello di aver fatto scelte strategiche ed investimenti già prima della pandemia, essenziali poi nel resistere e reagire alla crisi. Si tratta molto spesso interventi su innovazione, digitalizzazione, internazionalizzazione, sostenibilità e che vedono costantemente al centro una variabile essenziale, le persone.

Nel 2020 la pandemia ha accelerato il processo di digitalizzazione già in atto nel mondo delle imprese, facendo adottare ed estendere lo smart working a molti ambiti lavorativi, amplificando il commercio online e in generale la digitalizzazione e la connessione delle diverse funzioni aziendali e dei servizi a clienti e fornitori.

Un processo che si è esteso al 2021, con aziende che hanno continuato a puntare su qualità e sostenibilità o a rispondere alla crisi con iniziative di profonda trasformazione, tanto da rappresentare uno stimolo al rilancio dell'economia italiana. Per tutte, è emersa con estrema evidenza l'importanza di investire sul proprio capitale umano: la flessibilità necessaria ad adattamenti imprevisti e la trasformazione digitale in atto implicano importanti cambiamenti sia nelle attività industriali che nei servizi, le competenze digitali sono diventate basilari per tutti i lavoratori, la velocità dei processi in corso necessita della massima attenzione alle persone proprio per assicurarsi un vantaggio competitivo.

E' però necessario migliorare le politiche sulla qualità del capitale umano, oggi la domanda di nuove competenze è continua e riguarda tutti i settori, molte aziende lamentano l'assenza dei profili lavorativi ricercati.

Le Pmi - prosegue la nota -sono chiamate a focalizzarsi maggiormente sulla capacità manageriale, il loro rafforzamento per affrontare il domani passa dalla capacità di ripensare completamente il proprio modo di operare, mettendo in discussione non solo le logiche di funzionamento e organizzative, ma anche le strategie di crescita e di sviluppo.

La Divisione Banca dei Territori,insieme a Intesa Sanpaolo Formazione,ha promossonel primo semestre di quest'anno 22 corsi di alta formazione, con circa 500 aziende coinvolte, per oltre 2500 ore di formazione erogate, con l'obiettivo di cogliere le esigenze specifiche dei diversi territori e offrire alle imprese l'opportunità di migliorare la qualità del capitale umano. Intesa Sanpaolo Formazione e Luiss Business School hanno inoltre siglato una partnership per offrire alle imprese percorsi di alta formazione focalizzati su temi di gestione d'impresa, innovazione e sostenibilità. L'Executive programme in gestione e innovazione d'impresa si rivolge infatti a imprenditori, manager e responsabili di funzioni aziendali che desiderano aggiornare e rafforzare le proprie competenze per una gestione innovativa e sostenibile dell'azienda, a fronte di uno scenario di mercato completamente trasformato dalla pandemia.

Dall'avvio di Imprese Vincenti, nel 2019, sono state quasi 10.000 le imprese coinvolte nelle candidature, con un trend crescente di adesione, a conferma della vivacità delle Pmi e della voglia di partecipazione nonostante la fase di difficoltà connessa alla pandemia. Imprese Vincenti 2021 si concentra sul tema del rilancio e punta alla centralità del sistema delle imprese come motore della ripartenza del Paese, evidenziando quei fattori intangibili che rappresentano i driver della crescita del Paese, in linea con il Programma Motore Italia lanciato da Intesa Sanpaolo a marzo di quest'anno e riconducibili alle missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: capacità di innovare, digitalizzazione, sviluppo del capitale umano, progetti di transizione sostenibile, vocazione internazionale, legame con il territorio e capacità di sviluppare rapporti di filiera. A questi fattori si aggiungono i settori delle imprese non profit - sempre più fattore di coesione sul territorio e veicolo della finanza di impatto - e dell'agroalimentare, comparto prioritario sul Pil del Paese e la cui centralità nell'equilibrio socio-economico è apparsa ancor più determinante durante la crisi pandemica.

Il programma Imprese Vincenti si preoccupa di fornire strumenti per la crescita delle imprese. La Banca insieme ai propri partner di programma - Bain&Company, Elite, Gambero Rosso, Cerved e Microsoft Italia, Nativa, Circularity e Coldiretti - mette a disposizione percorsi che aiutano ulteriormente le Pmi ad affermarsi nel mercato interno e in quello internazionale, agendo su formazione, innovazione e digitalizzazione.

Nella tappa dedicata a Persone e Capitale Umano, in particolare, hanno partecipato due i partner di progetto.

Elite, che metterà a disposizione delle aziende di Imprese Vincenti strumenti di advisory dedicati al reperimento di fonti di finanza alternativa a supporto della crescita e all'identificazione di possibili linee guida per lo sviluppo strategico tramite il continuo confronto su best practice internazionali con la community degli imprenditori e investitori Elite.

Nativa, una Regenerative Design Company che supporta aziende leader in una radicale evoluzione attraverso l'integrazione di paradigmi rigenerativi nel proprio modello di business. È una delle aziende fondatrici del movimento B Corp in Europa e ha collaborato con il Senato per l'introduzione della legge per le Società Benefit. In particolare, la collaborazione con Intesa Sanpaolo, che ha consentito anche la messa a punto delle linee di finanziamento S-Loan, consente alle imprese di essere guidate nella misurazione del proprio impatto sociale e ambientale tramite il Benefit Impact Assessment, robusto strumento utilizzato dalle B Corp e da più di 150.000 aziende su scala globale, e nell'adottare modelli di innovazione sostenibile, come la certificazione B Corp e l'adozione dello status giuridico di Società Benefit, nell'ottica di un miglioramento delle performance di business.

com/cce

MF-DJ NEWS

0410:47 nov 2021

(END) Dow Jones Newswires

November 04, 2021 05:48 ET (09:48 GMT)