Intesa Sanpaolo ha collocato con successo sul mercato istituzionale un'emissione obbligazionaria subordinata di tipo Tier 2 ("T2") per €1,25 miliardi, raccogliendo ordini complessivi per circa €3 miliardi e interesse da parte di 213 investitori.
Più in dettaglio, si tratta di titoli con scadenza a 12 anni e con facoltà di rimborso anticipato esercitabile dall'emittente dopo 7 anni.Insieme all'ultimo titolo Senior Non Preferred emesso lo scorso 5 settembre, fa parte della raccolta a valere sul Piano di Funding 2025.
Grazie ad un libro ordini granulare e di qualità, la transazione è stata prezzata a Mid Swap + 195 punti base che rappresenta il minor costo mai raggiunto per questo tipo di titoli subordinati da una banca italiana negli ultimi 14 anni.
L'allocazione del libro ordini:
- 63% Fund Managers
- 13% Istituzioni Ufficiali
- 9% Hedge Funds
- 9% Assicurazioni e Fondi Pensione
- 5% Banche e Private Banks
- 1% altro
con una distribuzione geografica che evidenzia la maggioranza della partecipazione dal Regno Unito con il 45%, il 15% dalla Francia, il 13% dall'Asia, l'8% da Germania, Austria e Svizzera, il 7% dall'Italia, il 7% dal Benelux, il 3% dalla Spagna e il 2% altro.
Insieme alla Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo, le Banche che hanno partecipato al collocamento in qualità di Joint book runner sono state Barclays, BofA Securities, Citi, Goldman Sachs International, J.P. Morgan e Morgan Stanley.
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Intesa Sanpaolo S.p.A. published this content on November 07, 2024, and is solely responsible for the information contained herein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on November 07, 2024 at 18:06:06.705.