ROMA (MF-DJ)--Dopo il calo della domanda turistica dello scorso anno, pari a -74,1% nella città di Roma e a -71,8% nel Lazio, nel 2021 si prevede un'importante spinta grazie al turismo domestico.

E' quanto emerge da "scenario e prospettive di ripresa della filiera turistica a Roma e nel Lazio", presentato da Intesa Sanpaolo e Srm, centro studi collegato al gruppo bancario. Le previsioni evidenziano una rilevante contrazione della domanda turistica sia nella città di Roma (-74,1%) che nel Lazio (-71,8%). In questo contesto emerge un calo più contenuto delle presenze turistiche italiane (circa -45%) rispetto a quelle straniere (circa -88%). Si stima che la crisi abbia tagliato oltre il 70% del valore della spesa turistica registrata nel 2019 e il 75% del fatturato delle imprese del settore "core" della filiera turistica romana, con un impatto negativo sul pil di -1,97% (italia -1,48%).

La grave emergenza sanitaria ed il diffuso contagio a livello internazionale hanno sottoposto tutte le economie a tre tipi di shock: shock dell'offerta per la chiusura delle attività commerciali e produttive; shock della domanda come conseguenza del lockdown e shock degli asset finanziari per l'aumento della volatilità e per il peggioramento della situazione finanziaria.

Dai tre scenari elaborati da Srm emerge una crescita della domanda turistica a Roma con valori tra 12,8, 20,3 e 23,1 milioni di presenze, rappresentando rispettivamente il 37,3%, il 58,9% e il 67,1% del potenziale espresso nel 2019. In particolare, si prevede una ripresa più veloce del turismo domestico rispetto a quello internazionale. In termini di valore aggiunto, si stima che la ripresa della domanda turistica possa far recuperare tra 451,5 milioni, 1.300 milioni e 1.624 milioni di euro a seconda delle tre ipotesi considerate; quindi solo un parziale recupero rispetto a quanto perso nel 2020.

Le prospettive per l'immediato futuro lasciano ben sperare in un biennio in recupero, conseguenza di una serie di fattori positivi, tra cui il graduale rientro dell'emergenza sanitaria, anche grazie alla campagna vaccinale in programma. Sia nel breve che nel medio-lungo periodo, il settore turistico della regione dovrà adeguare la propria offerta per poter intercettare una domanda in profonda trasformazione. Tra le priorità da affrontare per le imprese del settore c'è quella di adeguare le strutture ai protocolli sanitari, con particolare attenzione alla salubrità degli ambienti.

Nel Lazio le previsioni per il 2021 indicano un recupero di presenze che spazia, a seconda degli scenari considerati, tra 15,3, 23,5 e 27,2 milioni. In questo modo si riacquisterebbe rispettivamente il 39,2%, il 60,3% e il 70% del valore del 2019. L'impatto positivo della domanda consentirebbe di recuperare in termini di spesa turistica tra i 5.140 milioni e i 9.544 milioni di euro e in termini di fatturato tra i 3.744 milioni e i 6.823 milioni di euro con un impatto sul Pil che, nei tre scenari proposti, varia da 490,2, 1.435 e 1.856 milioni di euro di valore aggiunto.

Pierluigi Monceri, direttore regionale Lazio, Sardegna, Sicilia, Abruzzo e Molise di Intesa Sanpaolo ha affermato che "dopo un lungo periodo di difficoltà, le imprese laziali di questo comparto nei prossimi mesi avranno diverse occasioni per ripartire e il nostro gruppo continuerà a sostenerle, offrendo loro assistenza nella delicata fase di ripianificazione delle attività. Intesa sanpaolo, sin dalle prime fasi dell'emergenza sanitaria, ha messo in campo misure nazionali significative per le aziende dell'industria turistica: un plafond da 2 miliardi di euro a sostegno della liquidità e un accordo con federalberghi che ha permesso la sospensione fino a 24 mesi delle rate dei finanziamenti in essere. Nel 2020 abbiamo concretamente sostenuto l'intero sistema produttivo laziale. Basti pensare che abbiamo erogato finanziamenti a medio-lungo termine a famiglie e imprese, compresi gli interventi per il covid-19, per circa 3,5 miliardi di euro, abbiamo inoltre concesso oltre 40.000 moratorie per un controvalore di circa 5 miliardi di euro, e favorito 17 accordi regionali di filiera".

Massimo Deandreis, direttore generale di Srm ha dichiarato che "gli scenari 2021 nel Lazio - e nella provincia di Roma - indicano una ripresa della domanda complessiva, spinta in particolar modo da quella domestica, mentre la piena ripresa delle presenze straniere, soprattutto quelle più "lontane", avverrà solo più avanti. I dati dello scenario base prevedono, per quest'anno, un recupero di circa il 60% delle presenze effettive del 2019. Occorre ripartire dai punti di forza del settore, quali l'apertura internazionale, - a Roma ad esempio le presenze straniere pesano circa il 70% - e la rilevante attrattività culturale (nella regione su 100 presenze 82 interessano le località culturali); specificità queste che se da un lato hanno amplificato il calo nel 2020, nel futuro potranno stimolare ulteriormente la ripresa. Il Lazio ha quindi tutte le caratteristiche per poter ripartire con forza appena la pandemia sarà superat", ha concluso.

pev

(END) Dow Jones Newswires

March 02, 2021 05:34 ET (10:34 GMT)