MILANO (Reuters) - Intesa Sanpaolo ha migliorato la previsione di utile 2025 a "ben oltre" 9 miliardi di euro, prevedendo ricavi in crescita e minori costi dopo aver chiuso il quarto trimestre con un risultato netto in calo del 6% per l'impatto degli oneri di incentivazione all'esodo del personale.
Il Cda dell'istituto, che proporrà all'assemblea la distribuzione di dividendi complessivi sull'esercizio 2024 di 6,1 miliardi di euro (3 miliardi di acconto pagato a novembre e 3,1 miliardi di saldo) ha anche annunciato un buyback di 2 miliardi di euro, autorizzato dalla Bce, da avviare a giugno 2025, si legge in una nota. Il buyback precedente era di 1,7 miliardi.
Nell'ultimo trimestre dell'anno, la prima banca italiana a diffondere la trimestrale ha registrato un utile netto di circa 1,5 miliardi, in calo dagli 1,6 miliardi del quarto trimestre 2023 e dai 2,4 miliardi del trimestre precedente.
Sul risultato hanno pesato oneri di integrazione e incentivazione all'esodo (al netto delle imposte) per 424 milioni.
I ricavi netti del trimestre sono stati pari a 6,67 miliardi di euro, in crescita del 4,2% su anno ma in flessione del 2% sul terzo trimestre, dopo un calo degli interessi netti rispettivamente del 5,2% e del 3,6%.
Per il trimestre a fine dicembre il consensus Reuters indicava un utile netto di 1,47 miliardi.
L'obiettivo per quest'anno, sopra i 9 miliardi, è superiore alla precedente guidance che era pari a circa 9 miliardi e si confronta con gli 8,7 miliardi archiviati nel 2024, risultato record per il gruppo.
"L'outlook appare buono a prima vista, ma appena marginalmente superiore al consensus", commenta un analista di KBW. Il titolo sale dello 0,9% intorno alle 15,50.
Con 2.350 dipendenti vicini alla pensione in uscita quest'anno, su base volontaria, Intesa prevede una riduzione dei costi operativi anche attravero la razionalizzazione degli immobili.
Comunicato integrale
(Andrea Mandalà, Claudia Cristoferi, editing Gianluca Semeraro, Stefano Bernabei)