ROMA (MF-DJ)--Il Gruppo Marcegaglia si prepara a tornare sul mercato del credito con un'operazione da 1 mld di euro complessivi. Il ricorso a nuovo credito prevede circa 700 mln di rifinanziamento delle linee a medio termine in scadenza nel 2024, ai quali si aggiungono 200 mln per investimenti e 100 mln di credito revolving. Si tratta di un'operazione a sei anni che vede coinvolto un pool di banche che comprende, tra gli altri, Intesa Sanpaolo (global coordinator), UniCredit, Bnp Paribas, Santander, Crédit Agricole e Cdp.

"È la prima operazione Esg linked in questo settore - sottolineano Emma e Antonio Marcegaglia, rispettivamente presidente e vicepresidente del Gruppo, in un'intervista al "Sole 24 Ore" - con kpi (indicatori chiave di performace, ndr.) legati a obiettivi di efficienza energetica e a indici di frequenza sulla sicurezza del lavoro. Le risorse serviranno a finanziare il nostro piano di investimenti a sei anni da un miliardo, ma anche, considerando una cassa di circa 900 mln, a sostenere eventuali acquisizioni".

Il Gruppo, secondo indiscrezioni, sta conducendo una due diligence su almeno due dossier in Europa. "Abbiamo in pipeline da due a quattro iniziative - confermano i due fratelli -, sia in Italia che all'estero. Non escludiamo verticalizzazioni sia a monte che a valle: rispetto all'operazione su Terni, che avrebbe assorbito maggiori risorse sia a livello finanziario che manageriale, puntiamo a un ventaglio diversificato di opzioni, con acquisizioni, investimenti diretti o partnership industriali. Un primo obiettivo di fondo è ribilanciare le iniziative in portafoglio, con un maggiore focus su tubi saldati e acciai speciali, oltre che sulle lamiere da treno. Le variabili esogene legate all'introduzione del Cbam (carbon border adjustment mechanism) e alla regionalizzazione dei mercati spingono inoltre a cercare nuove soluzioni che permettano da una parte di ridurre l'impatto ambientale delle attività, dall'altra di ridurre la dipendenza dalle importazioni".

Le previsioni per l'anno in corso, confermano i vertici, sono orientate a un'ulteriore progressione dei ricavi, raggiungendo 9 mld, vale a dire quasi il doppio rispetto al risultato di due anni fa. "Nei primi quattro mesi - affermano i fratelli Marcegaglia - il fatturato è stato superiore ai 3 mld, il 50% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Fino a Pasqua l'andamento degli ordini è stato buono, trainato dall'effetto Pnrr e dalla liquidità del sistema. Indubbiamente il conflitto ucraino ha prodotto rallentamenti, che si accompagnano a un aumento dei prezzi anomalo, che preoccupa. Nella seconda parte dell'anno potrebbe registrarsi una prima flessione, ma in generale ci attendiamo per il 2022 un risultato simile a quello dell'anno scorso".

gug


(END) Dow Jones Newswires

May 26, 2022 03:09 ET (07:09 GMT)