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MILANO (MF-DJ)--Carlo Bonomi, presidente di Confindustria e Carlo

Messina, presidente di Intesa Sanpaolo, hanno firmato oggi il nuovo

accordo per la crescita delle imprese italiane.

Il nuovo percorso congiunto, "Competitivitá, Innovazione e

Sostenibilitá" metterá a disposizione delle imprese italiane 150

miliardi di euro per promuovere l'evoluzione del sistema produttivo su

questi tre driver fondamentali per la crescita e in coerenza col Pnrr.

L'accordo della durata di tre anni è stato presentato oggi.

Previsti incontri territoriali con le imprese in tutta Italia.

Dal primo accordo siglato oltre dieci anni fa con Confindustria, Intesa

Sanpaolo ha erogato oltre 200 miliardi di euro.

L'accordo è finalizzato a consolidare la ripresa in un momento favorevole in cui l'Italia sta vivendo un rimbalzo economico, forse non ancora sufficiente per affrontare il problema del debito pubblico. "Il plafond di 150 miliardi di euro messo a disposizione delle imprese consentirà di attivare investimenti privati, generando un effetto moltiplicatore delle risorse messe a disposizione per gli investimenti pubblici del Pnrr, e creando nuove prospettive di crescita sostenibile per il sistema produttivo italiano e per l'intero Paese", ha affermato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, commentando l'accordo e stupito dalla sua portata "pari a 7 manovre finanziarie. Dobbiamo accompagnare il Paese verso l'uscita dalla crisi pandemica, abbandonando progressivamente le misure emergenziali, sostenendo la ripresa e cogliendo appieno le opportunità del Pnrr. Insieme al programma di riforme da perseguire senza indugio, serve agire sui driver di crescita".

Secondo Messina le imprese sono forti ma occorre tenere monitorata la crescita oltre il 2023. Non possiamo permetterci di crescere a livelli tra 1,5%-2% dal 2023 perchè se non cresceremo oltre il 2% avremo un problema col debito pubblico, soprattutto quando non ci sará piú il volano della reputazione di Mario Draghi", ha spiegato.

"Noi abbiamo un debito pubblico enorme, però è sostenibile. Abbiamo un grado di dipendenza dalla Bce molto elevato e in uno scenario prospettico dobbiamo riprenderci i gradi di indipendenza che ogni Paese deve avere. Il risparmio che c'è in Italia deve sostenere il debito pubblico italiano. Dobbiamo cercare di destinare delle quote di risparmio italiano al finanziamento del debito pubblico e allo stesso tempo avere una crescita del Pil", ha aggiunto il banchiere. "La crescita deve essere una ossessione, ma piú riusciremo a indirizzare il risparmio in quella direzione tanto piú saremo indipendenti dalle controparti internazionali".

Bonomi ha messo l'accento sull'esigenza di avere stabilità. In Italia "serve stabilità, abbiamo un governo che rappresenta un punto fermo ed è di grande credibilitá e abbiamo quindi tutte le condizioni per accelerare la crescita. Le riforme vanno fatte, l'azione riformatrice del governo non deve essere interrotta", aggiunge. "Il Pnrr è l'occasione per rispondere alle disuguaglianze presenti nel nostro Paese".

L'altra grande esigenza sono le riforme. "Noi siamo a favore di una riforma organica del fisco. Ma se guardiamo la composizione del governo, vediamo che non c'è una posizione univoca", ha specificato il leader di Confindustria. "Da tempo diciamo che bisogna fare un intervento forte sul cuneo fiscale, con piú soldi agli italiani e meno tasse alle imprese".

Messina, oltre a sottolineare a sua volta l'esigenza di stabilità, ha assicurato che Intesa Sanpaolo farà la sua parte per la crescita del Paese. "Noi ci prendiamo col Governo l'impegno per far crescere il Paese, perchè possiamo essere quelli che fanno davvero la differenza nella realizzazione" del Pnrr. "E' un momento decisivo per" l'Italia. "Ed è un'occasione unica che non possiamo sprecare", ha concluso Messina.

cce

MF-DJ NEWS

1813:54 ott 2021

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October 18, 2021 07:55 ET (11:55 GMT)