(Alliance News) - Le piazze europee - stando al mercato dei future - dovrebbero aprire in rialzo giovedì, annullando in parte, anche se non del tutto, la brutale svendita di mercoledì. Il settore bancario rimane al centro dell'attenzione del mercato, con la fiducia degli investitori nel settore che poggia su basi precarie. Nel bel mezzo della mini-crisi, finora, è prevista anche la decisione sui tassi di interesse della Banca centrale europea verso mezzogiorno.

Credit Suisse, che ha dato il via alla svendita di mercoledì, ha annunciato giovedì che avrebbe preso in prestito quasi USD54 miliardi dalla BNS - la banca centrale svizzera - per rafforzare il gruppo dopo il crollo azionario.

La rivelazione è arrivata poche ore dopo che la Banca nazionale svizzera ha affermato che i livelli di capitale e liquidità presso l'istituto di credito sono adeguati per una "banca di importanza sistemica", e che si è impegnata a rendere disponibile liquidità se necessario.

In una dichiarazione, il Credit Suisse ha affermato che il prestito della banca centrale fino a CHF50 miliardi, "sosterrebbe... le attività principali e i clienti", aggiungendo che sta anche facendo offerte di riacquisto su circa USD3,00 miliardi di debito.

Il FTSE Mib, dopo avare chiuso in rosso del 4,6% ieri sera, marca un rialzo di 367,00 punti.

Fra i listini minori, mercoledì sera, il Mid-Cap ha chiuso in calo del 3,4% a 41.631,82, lo Small-Cap ha ceduto il 3,2% a 29.363,65 e l'Italia Growth ha ceduto l'1,8% a 9.218,58.

Il CAC 40 di Parigi sta avanzando di 85,00 punti, il FTSE 100 di Londra è su di 54,00 punti, mentre il DAX 40 di Francoforte sta avanzando di 161,50 punti.

Sul listino principale di Piazza Affari, ieri sera, con il colore rosso a fare da comune denominatore, Saipem ha fatto un passo indietro dell'8,5%. Sul titolo si segnala che Voleon Capital Management ha alzato la posizione corta sul titolo allo 0,84% dallo 0,7%.

In sofferenza tutto il comparto bancario, con UniCredit che ha ceduto il 9,1%, Intesa Sanpaolo il 6,9% e Banco BPM con il 7,1%.

Il consiglio di amministrazione di Telecom Italia - in rosso del 3,4% - ha fatto sapere mercoledì che il cda si è riunito per esaminare l'offerta non vincolante presentata dal consorzio formato da CdP Equity e Macquarie Infrastructure and Real Assets, che agisce per conto di un gruppo di fondi di investimento gestiti o assistiti dal gruppo Macquarie - NBO del Consorzio - per l'acquisto di una costituenda società cui farebbe sostanzialmente capo il perimetro gestionale e infrastrutturale della rete fissa, inclusi gli asset e le attività di FiberCop, nonché la partecipazione in Sparkle.

Tenaris ha invece ceduto il 9,0%, dopo l'1,4% di passivo della vigilia. Il titolo veniva in precedenza da quattro sedute ribassiste.

Fra i pochi rialzisti, Campari si è allungato dello 0,5% a EUR10,72, facendo eco al verde della vigilia con il 2,2%.

Sul segmento cadetto, ugualmente, il comparto bancario ha guidato i ribassi. Banca Monte dei Paschi ha ceduto il 10% con prezzo a EUR1,92.

Credem ha ceduto invece il 6,7%, mentre Banca Popolare di Sondrio ha lasciato sul parterre il 6,4%.

Fra le note positive, MARR ha portato a casa a il 6,9%. La company ha comunicato martedì di aver registrato un utile netto in aumento nel 2022, a EUR26,6 milioni da EUR35,1 milioni dell'anno precedente.

Sul segmento Small-Cap, Biesse ha fatto un passo indietro del 9%, con prezzo a EUR15,25 dopo l'attivo di ieri sera con il 4,7%. Il consiglio di amministrazione martedì ha approvato la relazione finanziaria relativa al 2022, terminato con un utile netto pari a EUR30,3 milioni, rispetto a EUR34,2 milioni del 2021, pari a un utile netto per azione di EUR1,11. Il board ha altresì proposto il pagamento di un dividendo lordo di EUR0,33 per azione.

Aeffe - in calo del 6,8% - ha comunicato mercoledì di aver chiuso il 2022 con una perdita di EUR9 milioni che si confronta con l'utile di EUR12 milioni del 2021 che, però, includeva benefici fiscali non ricorrenti per EUR9,5 milioni.

d'Amico ha invece ceduto il 7,4%, dopo il 5,6% di attivo della vigilia.

Fra le note positive, algoWatt ha portato a casa l'1,7%, rialzando la testa dopo due sedute ribassiste.

Fra le PMI, invece, Copernico è salito del 3,7%, portando il prezzo a EUR5,60 e facendo eco all'attivo della vigilia con il 4,9%.

Sul fondo, Comer Industries ha ceduto l'8,8%, con prezzo a EUR31,00.

Directa SIM ha lasciato sul parterre il 7,3%, dopo il timido verde della vigilia con lo 0,2%.

Cover 50 - su dell'1,6% - ha comunicato mercoledì che i ricavi e l'Ebitda del 2022 sono saliti a due cifre percentuali rispetto ai dati dell'anno precedente. I ricavi sono saliti del 24% a EUR30,1 milioni da EUR24,3 milioni del 2021.

A New York, nella notte europea, il Dow ha chiuso in rosso dello 0,9%, il Nasdaq su dello 0,1%, mentre l'S&P 500 ha lasciato sul parterre lo 0,7%.

Fra le piazze asiatiche, l'Hang Seng ha ceduto il 2,1%, lo Shanghai Composite l'1,1%, mentre il Nikkei ha lasciato sul piatto lo 0,8%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0600 contro USD1,0538 di ieri in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2068 da USD1,2019 di mercoledì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD74,33 al barile contro USD72,52 al barile di ieri sera. L'oro, invece, scambia a USD1.914,08 l'oncia da USD1.935,88 l'oncia di mercoledì in chiusura.

Nel calendario economico di giovedì, in mattinata, alle 1000 CET, è atteso il dato dell'inflazione italiana. Alle 1330 CET, dagli USA arrivano le richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione.

Alle 1415 CET è la volta della decisione della BCE sui tassi, con la conferenza stampa alle 1445 CET. Alle 1630 CET, arriva l'asta dei buoni del Tesoro a 4 e 8 settimane.

Nel calendario societario di giovedì, sono attesi i risultati di Aquafil, Arnoldo Mondadori, A2A, Enel, Eni, Salcef e Webuild.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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