ROMA (MF-DJ)--Intesa Sanpaolo si prepara a un piano di credito a lungo termine per accompagnare le imprese italiane nella svolta che attende il Paese. Una "transizione epocale", la definisce in un'intervista al Sole 24 ore il responsabile della divisione Banca dei Territori dell'istituto, Stefano Barrese. "Gli elementi ci sono tutti -assicura Barrese- C'è un ottimo Piano, il Pnrr, ci sono le risorse, c'è una base imprenditoriale forte e sana, che dopo la crisi del 2008 ha compiuto un percorso di rinnovamento e ha rafforzato la propria struttura finanziaria. Non è un caso che stia uscendo bene e rapidamente dalla crisi della pandemia: siamo il Paese esportatore piú forte d'Europa e questo lo dobbiamo alla qualitá delle nostre produzioni, figlie dell'innovazione".

"La parte difficile viene adesso: attuare il Pnrr in modo coeso, puntando su una crescita inclusiva. Il tema della formazione è centrale, intesa come strumento non solo per le nuove generazioni, ma anche per elevare il livello di competenze tecnologiche di chi giá lavora. Un altro fattore fondamentale è il tempo: il nostro orientamento in questa fase -precisa- è mettere a disposizione delle imprese crediti con scadenze molto lunghe, anche attraverso le garanzie di Sace, come accaduto nell'ultimo anno. Stiamo studiando soluzioni per finanziare investimenti su transizione green e digitale, o rinegoziare posizioni in essere, portando le scadenze a 20 anni, in modo che le aziende abbiano il tempo necessario non solo per il recupero degli investimenti stessi, ma anche per il ripristino dei cash flow. Le grandi trasformazioni hanno bisogno di tempo".

Barrese è ottimista e "lo sono sulla base dei fatti che, come Banca dei Territori, rileviamo ogni giorno attraverso il nostro rapporto con le imprese. Ci sono alcuni asset su cui le aziende dovranno investire e che Intesa Sanpaolo intende accelerare mettendo a disposizione 410 miliardi di euro di erogazioni a imprese e famiglie nell'arco del periodo del Pnrr, cioè fino al 2026".

"La digitalizzazione -prosegue- è uno di questi asset e perciò abbiamo ideato, nell'ambito del programma Motore Italia lanciato a marzo scorso, una nuova soluzione di finanziamento, i Digital Loan, per accompagnare la trasformazione delle Pmi. Il plafond è di 4 miliardi e all'interno abbiamo ritagliato capitoli specifici sulla formazione che, non a caso, è uno dei quattro pilastri su cui si fonda l'accordo che il Gruppo ha recentemente sottoscritto con Confindustria, per mettere a disposizione delle imprese 150 miliardi di euro".

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(END) Dow Jones Newswires

October 26, 2021 05:00 ET (09:00 GMT)