ROMA (MF-DJ)--"Il Pil dovrà crescere oltre il 2% per garantire la

sostenibilità del debito e l'indipendenza dalla Bce". E' quanto sottoline

ato dall'a.d. di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, durante un

convegno organizzato da Il Messaggero (gruppo Caltagirone E.), precisando come la realizzazione del Pnrr sia "indispensabile" per la crescita.

"Nei prossimi anni -ha messo in evidenza il banchiere- dobbiamo lavorare per controllare il debito pubblico e ridurlo, altrimenti

continueremo a dipendere dalla Bce. Per un Paese come il nostro questa non può essere considerata una situazione di normalitá".

"Se attraverso la realizzazione del Pnrr noi riusciremo ad attivare

tutto il potenziale" di crescita con un aumento del Pil dell'1,5%, il debito/pil scenderà al 140% nel 2030, a fronte di una stima del rapporto al 160%: "una dimensione enorme che ci stiamo abituando a considerare come normalità". "Se la crescita fosse dello 0,5%, il debito/Pil si attesterebbe al 150%", ha spiegato il ceo di Ca' de Sass.

Il Pnrr, ha proseguito Messina, "può aiutare molto per uscire da questa

situazione straordinaria, ma è indispensabile realizzare la crescita". Intesa Sanpaolo è "l'interlocutore che cerca di fare in modo che questo piano possa essere realizzato. Siamo in condizione di poter supportare aziende e famiglie", ha puntualizzato il banchiere.

L'Italia è tra i Paesi "fra i più forti d'Europa come fondamentali. Forse sarebbe il caso di cercare di porre in enfasi i nostri punti di forza", ha aggiunto il ceo spiegando che tra questi ci sono il risparmio e la capacitá delle imprese di lavorare nel mercato interno avendo una "forte" vocazione all'export.

Quanto al ruolo di Intesa Sanpaolo, Messina ha ricordato che la banca erogherà 270 miliardi di euro alle imprese nell'ambito del Pnrr. Secondo una previsione di ripartizione del credito, oltre 100 mld potrebbero essere rivolti a innovazione e digitale, oltre 60 mld a progetti di infrastrutture e oltre 80 mld alla circular economy. Si tratta "di una condizione unica" che può "concorrere a fare in modo che attraverso una cinghia di trasmissione si possano far realizzare progetti anche a privati. Senza una banca di riferimento -ha messo in evidenza il ceo di Intesa Sanpaolo- questo non sarebbe possibile".

Sul fintech, "da qui a sei anni ci sarà un utilizzo maggiore delle

tecnologie, ma la fiducia, basata sulle relazioni con le persone, è elemento insostituibile", ha precisato Messina spiegando che "non esiste fiducia che possa essere realizzata attraverso lo schermo, ma io voglio vedere chi può affidare i propri risparmi e investimenti futuri sulla base di uno schermo o di un tasto su internet. La tecnologia è fondamentale, ma è un mezzo, non è sostitutiva" delle persone.

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valeria.santoro@mfdowjones.it

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May 06, 2021 09:01 ET (13:01 GMT)