MILANO (MF-DJ)--L'ipotesi della Bce di limitare gli extra-profitti derivanti dal piano emergenziale di sostegno dell'Eurozona lascia perplessi - per usare un eufemismo - i banchieri. "Una boutade", spiega un banchiere di lungo corso che preferisce rimanere anonimo. "Si naviga al buio", commenta un altro. "Un orientamento populista", aggiunge un terzo.

L'aumento dei tassi della Bce potrebbe portare a un guadagno supplementare fino a 24 miliardi di euro per gli istituti della zona euro: un cuscinetto che avrebbe messo un po' piú tranquilli i vertici degli istituti di credito, giá alle prese con un quasi certo aumento degli Npl a bilancio causa rallentamento economico e al lavoro sulla qualitá dell'attivo.

Il provvedimento, qualora dovesse vedere la luce, creerebbe non pochi

problemi organizzativi e di calcolo. La Bce, nel caso, studierá una

formula standard ma un economista osserva come dopo aver preso il Tltro e

fatto utili una banca deve calcolare l'interesse attivo medio proveniente

da quell'utile. Il fatto è che il dato varia in base a come è stata

impiegata quella provvista (acquisto di titoli di Stato? Impieghi?..). Le

possibilitá sono varie. L'interesse attivo varia in base all'operazione e

potrebbero sorgere non poche contestazioni circa la modalitá di calcolo

dell'interesse attivo medio.

Anche i tecnici nutrono dubbi sul meccanismo di calcolo. "Gli extra-profitti legati al rialzo dei tassi sono difficili da quantificare sul piano tecnico, e inoltre lo stesso rialzo dei tassi può portare danni, ugualmente difficili da quantificare ma reali. Penso alle perdite sui titoli di Stato se il rialzo si estende oltre il segmento a breve termine, o alla flessione delle commissioni sui risparmio gestito conseguenti alla flessione dell'azionario", ha affermato Andrea Resti, professore dell'Università Bocconi, già consulente del Parlamento europeo per la vigilanza bancaria.

Al di lá delle questioni contabili c'è chi nota come limitare gli extra-profitti derivanti da una congiuntura fortunata per il margine di interesse sia una scelta meramente politica: 24 mld per un intero comparto bancario Ue significa spiccioli e non ha molto senso. "Gli extra-profitti veri sono quelli che sta facendo il settore dell'energia, ma lì non c'è la volontá politica di intervenire", commenta un altro banchiere.

Facendo notare a un banchiere che queste repliche sembrano quelle di

chi 'tira l'acqua al suo mulino', la risposta è immediata: "Non è vero:

piú comprensibile sarebbe l'altra ipotesi, ovvero il congelamento dei

dividendi in quanto la situazione si sta facendo preoccupante". Ma anche

qui montano le critiche: il 21 giugno Andrea Enria, presidente della

vigilanza bancaria della Bce, aveva spiegato che lo stop ai dividendi in

occasione della pandemia di Covid-19 è stata un'eccezione, e che l'ex

Eurotower non stava valutando misure simili per la guerra. Mentre il 30

giugno, nove giorni dopo, Enria, ha dichiarato: "proporremo alle banche diformulare ipotesi per il ricalcolo dei dividendi in ragione dei livelli

patrimoniali se questi scenari dovessero concretizzarsi".

La dichiarazione arriva dopo che il 27 giugno la stessa Bce ha approvato il buyback di Intesa Sanpaolo fino a 3,4 miliardi di euro. Mentre a maggio l'authority ha autorizzato un buyback di Unicredit da 1,6 miliardi che, sommato ai dividendi da 1,2 miliardi giá distribuiti, porta a 2,8 miliardi le risorse messe a disposizione dei soci per quest'anno. Se è vero che lo scenario è in evoluzione, queste mosse apparentemente contraddittorie della Bce pesano sulle banche dell'Eurozona e sulla percezione che ne hanno gli investitori.

"Il congelamento dei dividendi non mi pare praticabile perché - se da misura eccezionale diventa strumento di vigilanza - si traduce in una pesante ingerenza nei meccanismi del mercato, ingerenza che non verrebbe apprezzata dagli investitori e rischierebbe di danneggiare la possibilità delle banche di raccogliere nuovo capitale", prosegue Resti.

"Questa situazione è stata creata dal Qe: l'economia Ue non è in grado

di assorbire un aumento dei tassi, la Bce è a corto di strumenti per cui

si brancola nel buio. Quello tsunami di liquiditá ha drogato il mercato e

creato l'inflazione. Limitare gli extra-profitti derivanti dall'aumento

dei tassi sarebbe come cercare di spegnere un incendio con un bicchiere

d'acqua", conclude una fonte.

cce

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0518:00 lug 2022


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July 05, 2022 12:02 ET (16:02 GMT)