MILANO (MF-DJ)--Continua a peggiorare il clima di fiducia di famiglie e imprese italiane.

A ottobre l'indice di fiducia dei consumatori ha registrato una dinamica negativa per il secondo mese consecutivo e ha raggiunto il livello piú basso da maggio 2013.

Il clima di fiducia delle imprese ha poi registrato il quarto calo consecutivo: l'indice, dopo la marcata crescita registrata nel corso del 2021, ha subito un ridimensionamento a gennaio di quest'anno entrando in un periodo di stasi fino a giugno. Da luglio è iniziata una nuova fase di calo.

"Le indagini di ottobre" sugli indici di fiducia italiani "mostrano che l'impatto della crisi energetica sta diventando piú tangibile, soprattutto per i consumatori e per le imprese manifatturiere. D'altro canto, sia tra le famiglie che tra le aziende emergono segnali di minore pessimismo prospettico, sia per quanto concerne le attese di inflazione che le aspettative sulla domanda. Inoltre, l'indagine sul settore manifatturiero conferma un parziale allentamento delle strozzature dal lato dell'offerta", afferma Paolo Mameli, senior economist della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.

"Riteniamo comunque che le indicazioni negative possano prevalere nei prossimi 3-6 mesi. Dopo un terzo trimestre che vediamo in territorio marginalmente positivo, grazie alla tenuta dell'industria e ai progressi nei servizi (i dati preliminari saranno diffusi dall'Istat lunedì 31 ottobre), ci aspettiamo una contrazione del Pil in termini congiunturali sia nel quarto trimestre 2022 che nel primo trimestre 2023. Il recente calo dei prezzi del gas, se confermato, fa ben sperare in una possibile ripresa successiva, a partire dalla primavera del 2023", conclude l'esperto.

"I dati" italiani "odierni sulla fiducia suggeriscono che una contrazione economica nel quarto trimestre di quest'anno sará quasi inevitabile. Dal punto di vista della domanda, ciò sará determinato dall'evaporazione dell'effetto riapertura (spesso legato al turismo) e dalla compressione del reddito disponibile reale, che probabilmente si tradurrá in un indebolimento dei consumi. Dal punto di vista dell'offerta, sembra probabile che sia l'industria che i servizi contribuiscano negativamente alla crescita trimestrale nel quarto trimestre. Al momento prevediamo una contrazione del Pil dello 0,5% nel quarto trimestre, con una crescita media del Pil del 3,4% per l'intero anno", conferma Paolo Pizzoli, Senior Economist di Ing.

alb

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October 27, 2022 12:00 ET (16:00 GMT)