(di Luca Gualtieri - Milanofinanza.it)

MILANO (MF-DJ)--A poche settimana dall'integrazione di Ubi Banca in Intesa Sanpaolo, arriva a uno snodo decisivo il processo in corso presso il Tribunale di Bergamo sulla vecchia gestione del gruppo lombardo. Questa mattina il pm Paolo Mandurino ha chiesto la condanna a sei anni e 8 mesi per il presidente emerito di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, e a cinque anni per l'ex a.d. di Ubi, Victor Massiah, per la vicenda Ubi. Le accuse per gli imputati (una trentina) sono a vario titolo di omesse comunicazioni e ostacolo all'esercizio delle funzioni delle Autorità di vigilanza e di aver influenzato illecitamente le decisioni dell'assemblea del 2013 in cui si determinò la governance dell'istituto bancario, gestendo le nomine.

Nello specifico, la Procura ha acceso un faro sui fatti dell'assemblea che portò al rinnovo dei vertici della ex popolare bresciano-bergamasca. L'assise, preceduta da un'accesa campagna elettorale, si concluse con la vittoria del gruppo dirigente, ma anche con una buona affermazione della lista Ubi Banca Popolare!, espressione dell'opposizione bergamasca. Secondo la Procura di Bergamo, quel risultato sarebbe stato condizionato da numerosi comportamenti scorretti come la raccolta di deleghe in bianco o con firme falsificate, che hanno fatto scattare la nuova contestazione di illecita influenza sull'assemblea.

La Procura ritiene che ciò sarebbe avvenuto nell'ambito di un'intesa nascosta a Consob e a Bankitalia. Il pm ha inoltre chiesto l'assoluzione della figlia del banchiere Giovanni Bazoli, Francesca, e della stessa Ubi, imputata in base alla Legge 231 del 2001, al termine della sua requisitoria. Chiesta anche la trasmissione degli atti per falsa testimonianza a carico di alcuni testimoni.

red/cce

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0415:06 mag 2021

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May 04, 2021 09:07 ET (13:07 GMT)