Nel Documento di Economia e Finanza (DEF) approvato dal Governo la crescita del PIL per l'anno corrente era stata stimata al 4,5%. Ma i dati positivi sul primo e secondo trimestre portano buone notizie: 'il recupero del PIL pari o superiore al 5% appare oggi raggiungibile, così come il ritorno al livello del PIL precrisi entro il terzo trimestre del 2022″. Ad affermarlo Daniele Franco, ministro dell'Economia, durante il suo intervento all'assemblea dell'ABI (Associazione Bancaria Italiana).

Anche il rapporto Prometeia riporta una stima al rialzo del PIL italiano (+5,3%) e secondo quanto indicato in tale documento per l'Italia si aprirebbe un periodo di grandi opportunità . Nel rapporto si legge che «dopo il recupero dei livelli pre-crisi l'anno prossimo l'economia potrebbe tornare a crescere nei due anni successivi in media a oltre il 2% l'anno, ritmi doppi a quelli prevalenti nei 10 anni precedenti».

In questo scenario un ruolo decisivo è quello giocato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che prevede finanziamenti per 205 miliardi a cui si aggiungono i 30 del fondo complementare. Una manovra rilevante, soprattutto per la durata del piano (36 mesi) e per la tipologia della spesa che coinvolge, destinata per oltre l'80% a investimenti pubblici e al sostegno degli investimenti privati.

Gli esperti di Prometeia hanno dichiarato come questi finanziamenti siano fondamentali per il sostegno alla domanda e per rendere l'uscita da questa crisi più rapida e con meno lasciti permanenti di quelle del passato, ma soprattutto come occasione per imprimere un'accelerazione. A tale proposito, sempre Daniele Franco durante all'assemblea dell'ABI afferma che 'Prima della crisi pandemica la crescita potenziale era stimata allo 0,6% l'anno. Con il completamento degli investimenti e riforme previsti dal PNRR potrebbe salire all'1,4%'.

Infine, anche in ottica futura le prospettive sono ottimistiche, il governatore Ignazio Visco afferma che 'il PIL si rafforzerebbe con decisione nel secondo semestre; nella media dell'anno potrebbe toccare valori intorno al 5 per cento, consentendo un recupero di oltre metà della caduta del prodotto registrata nel 2020'.

Siamo sicuri che queste proiezioni si avvereranno. INTRED, insieme a tutti i suoi clienti ed azionisti, darà il suo contributo.

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