(Reuters) - La società d'investimento francese Ardian sta esplorando le prime fasi di un'offerta per Inwit, principale operatore di torri per telecomunicazioni italiano che ha un valore di mercato di 11 miliardi di euro. 

Ardian, secondo maggiore azionista di Inwit dopo l'azienda europea di torri Vantage Towers, intende acquisire Inwit e toglierla dalla Borsa ed è al lavoro su questo con i consulenti di JPMorgan Chase & Co per una possibile offerta.

La notizia ha spinto al rialzo le azioni di Inwit che hanno raggiunto in avvio i massimi storici a Milano, in progresso del 4,8%.

Alle 09,40 il titolo è in rialzo del 4,2%, a 11,7950 euro, appena sotto il massimo di 11,87 euro toccato in precedenza.

Secondo una delle persone citate, l'offerta per Inwit potrebbe richiedere mesi prima di concretizzarsi, poiché i preparativi sono ancora in fase preliminare. Ardian sta valutando la possibilità di coinvolgere un investitore per contribuire a finanziare un'offerta, data l'entità dell'operazione, ha aggiunto la fonte.

La partecipazione di Vantage Towers rappresenta un potenziale ostacolo all'operazione, poiché la società si considera un "investitore a lungo termine" di Inwit, ha sottolineato una delle fonti.

Ardian detiene una quota del 30% circa, mentre Vantage ha il 33%.

Le fonti hanno precisato che l'ipotesi di un'offerta non è certa e hanno chiesto di restare anonime perché le delibere sono riservate.

Ardian, Vantage Towers, Inwit e JPMorgan non hanno commentato.

Nata come spin-off delle attività di Tim nel settore delle torri di telefonia mobile, Inwit si è fusa nel 2020 con l'attività di Vodafone nel settore dei tralicci in Italia per creare un gigante nazionale che gestisce oltre 23.000 torri.

Inwit genera la maggior parte delle entrate attraverso contratti a lungo termine con i carrier wireless per ospitare le rispettive infrastrutture di antenne mobili sui suoi tralicci.

Vantage è a sua volta oggetto di un'offerta di acquisto da parte di una joint venture formata dall'azionista di Vantage, Vodafone, e da un consorzio che comprende Kkr e Global Infrastructure Partners.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)