ROMA (MF-DJ)--Il governo ha deciso di esercitare il golden power a tutela di Inwit, la società delle torri di telecomunicazioni mobili che nasce dalla fusione delle infrastrutture di Tim e Vodafone. Le attenzioni da parte dell'esecutivo, in particolare, si sono attivate quando i fondi Kkr e Gip sono entrati nella joint venture che controlla Vantage Towers, ossia la società nella quale Vodafone ha fatto confluire i suoi asset infrastrutturali.

I due fondi stranieri, scrive MF-Milano Finanza, di fatto oggi co-controllano (insieme a Vodafone) proprio Vantage Towers, e quest'ultima attraverso la controllata Central Tower Holding Company (Cthc) detiene circa il 33% delle torri italiane di Inwit. Di fatto la principale infrastruttura di telefonia mobile del Paese oggi vede la presenza indiretta di una serie di fondi. Oltre a Kkr e Gip, azionisti indiretti attraverso Vantage Towers, c'è anche il fondo francese Ardian che in varie fasi è passato al controllo di Daphne 3, la holding cui fa capo un altro 30% di Inwit. In passato, già ai tempi della cessione di questa quota di Daphne 3 da Tim al fondo Ardian, il governo aveva deliberato l'esercizio dei poteri speciali (golden power), che si era tradotto in una serie di prescrizioni per i nuovi soci francesi. E' probabile a questo punto che anche nei confronti della quota di Cthc il governo attraverso il comitato Golden Power di Palazzo Chigi emanerà alcune prescrizioni. Di sicuro la scelta di attivare i poteri speciali testimonia l'attenzione da parte dell'esecutivo nei confronti delle infrastrutture di telecomunicazione italiane.

Il pensiero in questo senso non può che andare a Netco, la società che racchiude gli asset infrastrutturali di Tim (cioè la rete fissa e la rete internazionale di Sparkle). Sul tavolo del consiglio d'amministrazione guidato da Pietro Labriola c'è proprio un'offerta non vincolante depositata da Kkr, ma anche alla luce delle recenti scelte su Inwit è difficile immaginare che il governo sarà uno spettatore passivo nella vicenda. Lo ha in qualche modo confermato ieri il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, rispondendo al question time alla Camera: «Trattandosi di un asset strategico con chiari risvolti in tema di sicurezza, il governo sta seguendo con la massima attenzione gli sviluppi (della vicenda Netco, ndr), ferma restando l'autonomia di Tim e i profili relativi al golden power». Insomma, i poteri speciali sono già stati evocati prima ancora che si arrivi a passi concreti sulla cessione dell'infrastruttura di rete.

Anzi, a voler leggere in maniera un po' maliziosa l'intervento del governo, l'esercizio del golden power a tutela di Inwit potrebbe essere interpretato come un messaggio ai fondi, nello specifico a Kkr. Tutto questo mentre sono in corso interlocuzioni formali e informali sotto la regia di Palazzo Chigi per provare a sviluppare una soluzione alternativa di sistema, in modo che l'offerta per Netco giunga da un soggetto che sia partecipato da fondi (come appunto Kkr) ma che possegga caratteristiche di governance tali da avere la benedizione del governo. In questo senso, l'intervento a seguito dell'ingresso di Kkr e Gip in Vantage Towers, chiaramente interpretabile principalmente come una sorta di atto dovuto, può anche apparire come un monito. Il titolo Telecom Italia ha chiuso la seduta in calo dello 0,84% a 0,36 euro, mentre Inwit ha perso l'1,63% a 10,25 euro.

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0209:37 mar 2023


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