ROMA (MF-DJ)--I soci di Iren iniziano le grandi manovre sul futuro della multiutility del Nord Ovest. I tempi non sono ancora del tutto maturi, ma già si parla della possibilità che l'era di Massimiliano Bianco alla guida di Iren si avvii a conclusione.

Lo scrive La Stampa spiegando cheil sindaco di Genova Marco Bucci, primo azionista con il 18,8% di un colosso in grado di generare 1,4 miliardi di valore aggiunto in 12 mesi, starebbe maturando una decisione che va in questa direzione. Una mossa che il primo cittadino ligure - con i diritti di voto supera il 28% - non commenta, ma troverebbe un sostanziale via libera anche da Torino e Reggio Emilia. L'a.d., nominato nel 2014 da una giunta genovese di centrosinistra, va in scadenza con il Cda nella primavera del 2022, ma negli ambienti finanziari non si esclude che l'uscita possa avvenire anche prima.

Bianco ha estimatori importanti a Roma, e potrebbe entrare nel prossimo valzer di nomine delle partecipate pubbliche, accelerando l'addio al gruppo nato nel 2010. Per la sostituzione circolerebbe una rosa di potenziali nomi. A partire da quello di Luigi Ferraris, ex amministratore delegato di Terna, nominato per due volte manager dell'anno nella categoria utility-energia. Di lui si era parlato anche come possibile successore di Gianni Mion ai vertici di Edizione, la cassaforte dei Benetton, prima che la famiglia di Ponzano Veneto si orientasse su Enrico Laghi. Sul taccuino ci sarebbero anche i nomi di Valerio Camerano (già numero uno della multiutility lombarda A2a) e quello di Sonia Sandei, responsabile dell'Elettrificazione dell'Enel, che è anche l'unica candidata ufficiale alla guida di Confindustria Genova. Tutti profili che, secondo il primo cittadino ligure, potrebbero ben posizionare Iren in vista di una nuova stagione di fusioni e acquisizioni.

Tra Genova e Reggio Emilia sarebbero anche in corso trattative per introdurre una nuova figura al vertice di Iren, quella del direttore generale. L'amministrazione della città emiliana, che ha il 6,4% e l'8,4% dei diritti di voto, vorrebbe tenere per sé questo ruolo, ma servirebbe una modifica dei patti para-sociali e quindi la trattativa sarebbe sospesa. Il tema Iren scalda anche Torino, che nel 2019 ha nominato il presidente Renato Boero: la Città Metropolitana ha riacquistato sul mercato il 2,5% ceduto dal Comune tre anni fa per ragioni di cassa. Un'operazione costata oltre 20 milioni che ha permesso ai piemontesi di pesare di più in una partita a risiko che sembra appena cominciata.

pev

(END) Dow Jones Newswires

May 07, 2021 03:05 ET (07:05 GMT)