La media azionaria giapponese Nikkei ha toccato un minimo di oltre due settimane lunedì, dopo che un'impennata dell'inflazione statunitense più grande del previsto a maggio ha mandato Wall Street in forte ribasso nel fine settimana.

Il Topix più ampio ha perso il 2,14% a 1.901,55.

I titoli azionari statunitensi hanno registrato venerdì il maggior calo settimanale da gennaio e hanno chiuso in forte ribasso la giornata, dato che un aumento più forte del previsto dei prezzi al consumo negli Stati Uniti a maggio ha alimentato i timori di un aumento più aggressivo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

"Gli investitori erano preoccupati che l'inflazione in corso fosse più persistente di quanto previsto e che le banche centrali globali dovessero adottare misure più severe per contenerla", ha detto Ikuo Mitsui, gestore di fondi presso Aizawa Securities.

Il Nikkei, tuttavia, ha mantenuto il livello psicologico chiave di 27.000 nei primi scambi di lunedì.

"Il Giappone ha alcuni spunti positivi e i suoi fondamentali sono relativamente solidi, con la riapertura dell'economia e lo yen indebolito", ha detto Mitsui.

L'azienda produttrice di apparecchiature per la produzione di chip, Tokyo Electron, è scesa del 3,93% ed è stata la più grande resistenza del Nikkei, seguita dagli investitori nel settore tecnologico, SoftBank Group, che è scivolato del 4,78%. Il produttore di condizionatori d'aria Daikin Industries ha perso il 3,85% e il produttore di robot Fanuc è sceso del 3,8%.

In controtendenza, Kansai Electric è salita del 3,26% ed è stata la società che ha guadagnato di più sul Nikkei, dopo che l'operatore della centrale nucleare ha dichiarato che riavvierà un reattore ad agosto, con due mesi di anticipo rispetto al piano precedente.

La catena di grandi magazzini Takashimaya è salita dell'1,18% e la rivale Isetan Mitsukoshi Holdings ha guadagnato lo 0,35%, in seguito all'allentamento delle restrizioni sui viaggiatori all'estero.

L'indice Nikkei ha registrato 16 rialzi, contro 205 ribassi. (Relazione di Junko Fujita; Redazione di Rashmi Aich)