(Alliance News) - Lunedì Piazza Affari ha chiuso con un pesante rosso, con il Mib che ha riposizionato l'asticella su quota 26.100. Le banche sono state il maggior driver ribassista, nonostante la decisione delle autorità americane di sostenere il sistema bancario dopo il crollo della Silicon Valley Bank, oltre quella di Signature Bank in questo fine settimana.

Lunedì nel FedWatch Tool della piattaforma CME Group - utilizzando i future anche in base all'effettivo tasso dei federal funds o EFFR - l'aumento del tasso principale per la riunione del 22 marzo ha una probabilità prezzata al 28% di aumento nell'intervallo 475/500 bps. È invece al 72% la probabilità di un aumento nell'area 500/525 bps. Il target attuale è compreso fra 450 e 475 punti base.

Il FTSE Mib, quindi, ha chiuso in calo del 4,0% a 26.183,54 con minimo di giornata a 25.994,81.

Fra i listini minori, il Mid-Cap ha chiuso in calo del 3,4% a 42.266,05, lo Small-Cap ha ceduto l'1,6% a 29.686,98 e l'Italia Growth ha terminato in rosso dell'1,8% a 9.268,68.

In Europa, il CAC 40 di Parigi ha chiuso in calo del 2,9%, il FTSE 100 di Londra ha ceduto il 2,6%, mentre il DAX 40 di Francoforte ha chiuso in rosso del 3,0%.

Sul Mib, fra i pochi rialzisti si è visto Italgas, in verde dell'1,1% a EUR5,2950, in scia all'attivo di venerdì con l'1,6%.

Leonardo ha chiuso in verde dello 0,1% a EUR11,03. Sul titolo si segnala che Kepler Chevreux ha aumentato il target price a EUR13,00 da EUR11,60.

I bancari finiscono sul fondo con BPER Banca in rosso del 9,5%, Banco BPM in calo dell'8,1% e Intesa Sanpaolo in ribasso del 6,1%. Male anche FinecoBank in calo del 6,3%. UniCredit cede il 9,0%, mentre Mediobanca ha perso invece invece il 4,9%.

FinecoBank, inoltre, ha comunicato venerdì di aver ricevuto dal Single Resolution Board e dalla Banca d'Italia la decisione aggiornata sulla determinazione del requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili, che sostituisce la precedente decisione comunicata nel mese di agosto del 2021. A partire dall'1 gennaio 2024, FinecoBank dovrà rispettare su base consolidata un requisito MREL pari al 18,91% del TREA - 21,45% comprensivo del Combined Buffer Requirement – e pari al 5,25% del LRE, assicurando un incremento lineare dei fondi propri e delle passività ammissibili per il raggiungimento dei requisiti.

Poste Italiane - che è arretrato del 4,0% - ha annunciato venerdì una partnership strategica con Deutsche Post DHL Group per il mercato italiano e internazionale dei pacchi.

Vendite importanti anche su Saipem, che si è contratto del 7,3% in attesa dei risultati in arrivo martedì.

Sul Mid-Cap, calo importante, anche in questo segmento, per i bancari. Banca Popolare di Sondrio cede oltre il 10%, Banca Monte dei Paschi di Siena ha chiuso in rosso del 7,3% mentre Credito Emiliano è in calo del 7,5%. Venerdì ha comunicato di aver firmato, insieme a Credemholding, il nuovo programma EMTN da EUR5 miliardi.

De' Longhi - in calo del 3,0% - ha comunicato lunedì di aver chiuso il 2022 con un utile netto quasi dimezzato rispetto a quello dell'anno precedente, a EUR177,4 milioni da EUR311,1 milioni. I ricavi sono scesi del 2,0% su base annua, a EUR3,16 miliardi da EUR3,22 miliardi, con il margine industriale netto passato a EUR1,49 miliardi da EUR1,60 miliardi.

I ricavi consolidati di Datalogic - in rosso di oltre il 10% - sono saliti del 9,5% nel 2022, come reso noto giovedì dalla società, toccando quota EUR654,6 milioni rispetto a EUR597,8 milioni realizzati al 31 dicembre 2021; a cambi costanti, il fatturato risulta in aumento del 4,4%.

Buona seduta, fra i pochi, per Cembre, che è avanzato del 2,1% dopo il 2,3% di rosso con cui ha chiuso la seduta precedente.

Sullo Small, LVenture Group ha chiuso in verde del 6,6% dopo aver annunciato, insieme a Digital Magics - in verde dello 0,3% sull'Italia Growth - di aver dato mandato all'amministratore delegato di LVG Luigi Capello e al presidente esecutivo di DM, Marco Gay, a sottoscrivere un term-sheet non vincolante avente ad oggetto l'integrazione tra le due società, che si prevede possa realizzarsi tramite fusione per incorporazione di DM in LVG.

Bene anche Ratti, che dopo avere concluso in rosso le due precedenti sedute, ha raccolto il 3,4%.

Sul fondo, Trevi Finanziaria Industriale ha ceduto il 6,5% dopo il timido attivo dello 0,3% di venerdì sera.

Tesmec ha invece lasciato sul parterre il 7,7%, con prezzo a EUR0,1634 dopo il timido attivo dello 0,1% della precedente sessione.

Tra le PMI, Energy ha ceduto l'8,7%, concludendo per la terza sessione di fila sul lato dei ribassisti.

Cyberoo ha ceduto il 6,4%, facendo seguito al rosso di venerdì con il 2,9%.

Masi Agricola cede l'1,4% dopo aver comunicato venerdì di aver visto crescere a due cifre i ricavi del 2022 ma che l'utile netto è calato su base annua, portando così il cda a ridurre il dividendo rispetto a quello distribuito l'anno scorso. L'utile netto della società è calato a EUR4,5 milioni nel 2022 da EUR5,4 milioni del 2021 e il board ha proposto ai soci la distribuzione di un dividendo di EUR0,06 per azione rispetto a quello di EUR0,08 per azione dell'anno precedente.

Technoprobe cede il 2,7% dopo aver comunicato, con riferimento alle vicende che stanno interessando la Silicon Valley Bank Financial Group, che la sua esposizione verso SVB Financial Group rappresenta circa il 2,5% delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti della società al 31 dicembre 2022. Technoprobe non detiene altri conti correnti o linee di credito con SVB Financial Group e ritiene, pertanto, l'esposizione non rilevante.

Sciuker Frames - in rosso del 2,5% - ha comunicato di aver avviato una partnership con Deutsche Bank Easy che consente di rimpiazzare senza nessun impatto sulla clientela lo sconto in fattura. Con un nuovo Decreto-Legge, ai clienti non è consentito richiedere lo sconto in fattura come modalità di pagamento per il 50% della fattura; pertanto, per tutti i nuovi ordini, al cliente sarebbe stata lasciata l'unica opzione di pagare l'intera fattura e poi utilizzare in 10 anni il relativo credito generato, detraendolo dal proprio ammontare di tasse annue pagato.

A New York, il Dow è in verde dello 0,3%, il Nasdaq in verde dell'1,2%, mentre l'S&P 500 è in attivo dello 0,3%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0736 contro USD1,0658 di venerdì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2155 da USD1,2045 di venerdì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD81,06 al barile contro USD81,92 al barile di venerdì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.906,38 l'oncia da USD1.856,97 l'oncia di venerdì in chiusura.

Nel calendario economico di martedì, alle 0800 CET è atteso il tasso di disoccupazione del Regno Unito, alle 1000 CET è la volta della produzione industriale italiana, e, sempre dall'Italia, alle 1110 CET c'è l'asta dei BTP con scadenze a tre e sette anni.

Alle 1330 CET dagli USA arriva il CPI, alle 2130 CET le scorte settimanali di petrolio, e, alle 2220 CET, il discorso del membro del FOMC Bowman.

Nel ricco calendario societario, in arrivo, fra i numerosi, i risultati di Biesse, Cembre, Culti, MARR, Orsero, Saipem, Sanlorenzo, Servizi Italia, Unidata.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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