ROMA (MF-DJ)--"Al momento in Italia i flussi di gas che entrano sono

superiori ai consumi. E' una buona notizia perchè significa che la parte

eccedente il consumo può essere dedicata agli stoccaggi, che sono

leggermente piú bassi rispetto allo scorso anno ma al momento continuano

a riempirsi".

Lo ha detto a Class Cnbc l'amministratore delegato di Italgas, Paolo

Gallo, aggiungendo che "se riusciamo a portare gli stoccaggi in linea con

gli obiettivi declinati da RepowerEu, questo ci dovrebbe permettere di

affrontare l'inverno certamente con attenzione ma senza grossissimi

problemi. L'importante è che in questo periodo la differenza tra l'import e i consumi venga portata a stoccaggio".

Quanto al prezzo del gas, Gallo ha sottolineato che "il tema tocca gli

operatori che devono stoccare il gas a questi prezzi per rimetterlo sul

mercato in inverno: il governo troverá certamente una soluzione per

rispondere prontamente a questa situazione".

Nel piano di Italgas, ha spiegato, "è previsto un prezzo del gas ancora

elevato nel corso del 2022 e anche nel 2023, dovrebbe rientrare a livelli

accettabili intorno a fine 2024-2025".

Rispondendo a una domanda sull'inflazione, Gallo ha ricordato che nel piano di Italgas "è recepita ai livelli attuali e ancora elevata per almeno un paio di anni, con una crescita che verso fine piano torna al 2-2,5%. L'abbiamo incorportata: lo stiamo vedendo nell'approvvigionamento dei materiali e prevediamo che continui. Inoltre abbiamo appena iniziato come categoria la negoziazione del nuovo contratto di lavoro e ci aspettiamo che venga recepita parte di questa inflazione".

"Nel nostro piano abbiamo dato una risposta molto chiara: la digitalizzazione ci aiuta quasi integralmente ad assorbire gli aumenti legati all'inflazione dal punto di vista dei materiali e del costo

del persona", ha aggiunto, spiegando che "nel nostro piano la somma dei costi degli aumenti su materie prime e personale viene quasi integralmente controbilanciata dall'efficienza della digitalizzazione e questo è stato un buon messaggio dato agli investitori: la nostra capacitá di cambiare il modo in cui si lavora e farlo davvero diventare profondamente digitale ci porta benefici che ci permettono di assorbire una situazione che non si aspettava".

Gallo prevede che "tra il 2022 e metá del 2023 sará quasi completata la digitalizzazione delle nostre reti. I benefici li vediamo ogni trimestre, talvolta sono anche inattesi".

Quanto all'impatto del rialzo dei tassi, il manager ha spiegato: "Siamo stati previdenti, ci siamo approvvigionati emettendo bond lo scorso anno

che ci hanno permesso di avere una liquiditá di quasi 1,5 miliardi alla

fine del 2021. Questa liquiditá sará assorbita nel corso del 2022 per

completare l'operazione della Grecia, quindi per il 2022 e il 2023

sostanzialmente non dovremmo vedere nuove emissioni, ripartiremo nel

2024 e cercheremo di cambiare un pò la nostra politica, andando piú

verso le emissioni a tasso variabile per limitare l'aumento del costo del

debito, che comunque in arco di piano non dovrebbe superare l'1,2-1,3%

grazie alle emissioni a tasso fisso fatte negli anni passati con una

durata media che supera i 7 anni".

In merito a possibili opportunità di M&A, l'ad ha sottolineato che "le direttrici su cui ci muoviamo sono, oltre che la distribuzione del gas, anche l'efficienza energetica"; si tratta, in quest'ultimo caso, di "un mercato molto frammentato, in cui vorremmo giocare un ruolo da consolidatori" per "far crescere una società importante come la nostra e farla diventare uno dei principali operatori nell'efficienza energetica".

rov


(END) Dow Jones Newswires

June 20, 2022 12:03 ET (16:03 GMT)