(Alliance News) - Le principali piazze europee chiudono in ribasso, venerdì, in un'altra giornata pesante per i titoli bancari che in tutto il Vecchio Continente soffrono da oltre una settimana.

I leader dell'Unione Europea e il capo della Banca Centrale Europea hanno cercato di rassicurare i mercati sul fatto che il settore bancario dell'Eurozona è stabile e in grado di resistere agli shock, dopo il crollo delle azioni delle banche europee.

Il capo della BCE Christine Lagarde ha detto ai leader dell'UE che il settore bancario dell'area della moneta unica è "forte", ha spiegato un funzionario dell'UE, durante un vertice dei leader dell'area dell'euro a Bruxelles.

"Non sembra esserci stato un ovvio catalizzatore oggi se non una lenta miccia rappresentata dall'incertezza sulla prospettiva di futuri aumenti dei tassi e dagli effetti che potrebbero avere sulla stabilità finanziaria. Queste preoccupazioni sembrano aver raggiunto un punto critico oggi, con società come Deutsche Bank in calo di oltre il 14% a un certo punto durante la giornata", commenta Michael Hewson, Chief Market Analyst di CMC Markets.

"Questa nuova ondata di vendite dimostra che l'acquisizione di Credit Suisse non ha messo un freno alla crisi e gli investitori sperano in qualche parola più rassicurante da parte delle autorità", aggiunge Chris Beauchamp, chief market analyst di IG.

Così, il FTSE Mib chiude in rosso del 2,2% a 25.892,18 segnalandosi come peggiore fra le europee.

Fra i listini minori italiani, il Mid-Cap è in rosso dell'1,6% a 42.284,75 come lo Small-Cap a 29.560,90, mentre l'Italia Growth cede lo 0,8% a 9.300,08.

In Europa, il FTSE 100 di Londra è in rosso dell'1,3%, il CAC 40 di Parigi cede l'1,9% e il DAX 40 di Francoforte chiude in rosso dell'1,8%.

Il listino principale di Piazza Affari chiude con soli due titoli in attivo, DiaSorin e Recordati Oro che avanzano col 3,6% e 0,3% rispettivamente.

Unipol cede l'1,7% dopo aver comunicato venerdì di aver approvato i conti del 2022, confermando i preliminari resi noti a febbraio, che mostravano un utile netto di EUR866 milioni, in aumento rispetto a EUR796 milioni dell'anno precedente.

Banca Monte Paschi Siena chiude in rosso del 3,3% dopo aver fatto sapere giovedì che la presidente del consiglio di amministrazione Patrizia Grieco ha rassegnato le proprie dimissioni al rinnovo del proprio mandato, dopo aver assunto un nuovo incarico in un'altra società quotata.

Fanno male anche gli altri bancari: Banco BPM, UniCredit e BPER Banca chiudono tutti e tre in calo del 4,1%. Intesa Sanpaolo termina in rosso del 2,4% e FinecoBank del 2,2%.

Iveco Group è il peggiore e cede il 5,0%.

Sul Mid-Cap, UnipolSai chiude in rosso dell'1,5% dopo aver comunicato venerdì di aver confermato i conti preliminare relativi al 2022, resi noti a febbraio, che mostravano un risultato netto consolidato di EUR651 milioni in calo rispetto ai EUR723 milioni dell'anno precedente.

Iren termina in rialzo del 2,1%. Il consiglio di amministrazione, giovedì, insieme ai risultati finanziari del 2022 ha approvato anche un aggiornamento del piano industriale al 2030, con il quale la società "conferma la visione strategica" ma "rafforza gli investimenti", che saranno pari a EUR10,5 miliardi nei prossimi otto anni in aumento di EUR200 milioni rispetto al Piano 2021-2030.

Tra i ribassisti, che sono la maggioranza, Webuild cede il 4,7%, Banca Popolare di Sondrio arretra con il 4,1%, Credito Emiliano cede il 3,1%.

Male anche De' Longhi e Juventus, che lasciano sul parterre il 4,1% e 3,7%.

Sullo Small-Cap, Il Sole 24 Ore chiude in vetta col 3,9% dopo aver chiuso l'esercizio 2022 con un "netto miglioramento" di tutti gli indicatori economico finanziari rispetto al 2021. Il risultato netto è pari a EUR500.000 da una perdita di EUR21,0 milioni del 2021. Al netto di oneri e proventi non ricorrenti, il risultato netto attribuibile ad azionisti della controllante è positivo per EUR1,4 milioni, in miglioramento rispetto al risultato negativo di EUR700.000 del 2021.

I ricavi consolidati del 2022 ammontano a EUR211,6 milioni in aumento da EUR203,5 milioni dell'anno precedente.

Pininfarina arretra dello 0,2%. Giovedì ha approvato il progetto di bilancio 2022 riportando una perdita netta di EUR5,0 milioni in peggioramento da un utile di EUR2,4 milioni del 2021.

I ricavi totali consolidati al 31 dicembre 2022 ammontano a EUR72,8 milioni in aumento rispetto ai EUR66,8 milioni di un anno prima.

Immsi - in rosso dello 0,3% - ha fatto sapere giovedì di aver chiuso il 2022 con "i migliori risultati di sempre, stabilendo nuovi record per tutti gli indicatori", come si legge nella nota ufficiale. Al 31 dicembre 2022 la società ha registrato un utile netto di EUR63,9 milioni da EUR35,4 milioni del 2021. Il cda, inoltre, ha proposto un dividendo di 3,9 centesimi di euro per azione da 3 centesimi di euro nell’esercizio precedente.

I ricavi sono saliti del 24% a EUR2,12 miliardi, in aumento dagli EUR1,70 miliardi del 2021, un record storico per la società.

Tra le PMI, TPS Group chiude in rialzo dell'1,8%. Il cda ha approvato il progetto di bilancio civilistico e il bilancio consolidato di gruppo al 31 dicembre 2022 riportando ricavi per EUR37,8 milioni, in lieve aumento rispetto agli EUR37,6 milioni del 2021.

L'utile netto è pari a EUR3,7 milioni in lieve aumento rispetto agli EUR3,6 milioni circa del 2021.

Invariato l'Ebitda, che rimane stabile a EUR7,6 milioni mentre l'Ebit sale di poco a EUR5,7 milioni da EUR5,4 milioni.

CY4Gate - che chiude in rosso dell'1,2% - ha approvato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, chiuso con un utile d'esercizio è pari a EUR2,4 milioni rispetto a EUR5,2 milioni per l'esercizio 2021.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni ammontano a EUR56,6 milioni, con un incremento del 216% rispetto al 31 dicembre 2021, quando erano pari a EUR17,9 milioni.

In vetta c'è Labomar, che chiude su del 18%.

A New York, il Dow è in verde frazionale, il Nasdaq cede lo 0,3%, mentre l'S&P 500 è di poco sopra la parità.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0760 contro USD1,0897 di giovedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2229 da USD1,2326 di giovedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD74,46 al barile contro USD76,64 al barile di giovedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.985,13 l'oncia da USD1.993,09 l'oncia di giovedì sera.

Nel calendario economico di lunedì, alle 0900 CET è atteso l'indice IFO sulla fiducia delle aziende in Germania e alle 0900 CET la BCE pubblicherà l'indice M3 Money Supply.

Alle 1200 CET è atteso il dato sulle persone in cerca di lavoro in Francia e alle 1800, in UK, è previsto il discorso del governatore della Bank of England Andrew Bailey.

Tra le società quotate a Piazza Affari sono attesi i risultati di diverse società tra cui Cairo Communication, DiaSorin, Giglio Group, Radici e Gismondi 1754.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

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