(Alliance News) - I mercati azionari europei sono avviati verso un'apertura rialzista venerdì - in scia alle altre piazze mondiali - grazie a un forte rally dei titoli tecnologici e alla ferma aspettativa che le principali banche centrali si orientino verso un taglio dei tassi d'interessea partire da quest'anno.

Gli investitori attendono infatti i dati sull'inflazione e sulla disoccupazione dell'Eurozona, previsti per oggi, per valutare lo stato di salute del blocco economico, oltre a tentare di capirte meglio le future mosse di politica monetaria dall'Eurotower.

Il FTSE Mib, quindi, avanza di 217,50 punti, dopo avare chiuso in rosso dello 0,1% a 32.580,94 ieri sera.

Il CAC 40 di Parigi avanza di 22,60 punti, il DAX 40 di Francoforte avanza di 74,90 mentre il FTSE 100 di Londra avanza di 49,90 punti.

Fra i listini minori, ieri sera, il Mid-Cap ha ceduto lo 0,3% a 45.580,05, lo Small-Cap ha terminato in calo dello 0,2% a 27.969,21 e l'Italia Growth ha chiuso in rosso dello 0,3% a 8.222,14.

Sul Mib, i risultati hanno premiato Saipem, Poste Italiane e Prysmian.

La company petrolifera ha terminato la seduta in vetta con un guadagno di oltre il 13% dopo aver comunicato mercoledì di essere tornata in utile nel 2023, chiudendo l'esercizio al 31 dicembre a EUR179 milioni da una perdita per EUR209 milioni nel 2022. Il consiglio di amministrazione ha fatto sapere di aver approvato una una dividend policy che prevede il ritorno al dividendo nel 2025, sulla base dei risultati attesi nel 2024.

Il consiglio di amministrazione di Poste Italiane - in verde del 3,1% - giovedì ha reso noti i risultati preliminari consolidati relativi all'esercizio 2023,chiuso con un utile netto pari a EUR1,93 miliardi rispetto a EUR1,58 miliardi dell'anno precedente. Il board ha altresì prosposto la distribuzione di un dividendo di EUR0,80 per azione, portando l'ammontare totale di dividendi a EUR1,00 per il 2023, con un delta di crescita del 23% da EUR0,65 pagati l'anno prima.

Prysmian ha chiuso in rialzo del 2,6%, dopo aver comunicato giovedì di aver chiuso il 2023 con un utile netto in aumento del 5,0% su base annua, a EUR529 milioni da EUR504 milioni del 2022.

I ricavi sono calati di poco, dell'1,1% a EUR15,35 miliardi da EUR16,07 miliardi.

Tra i migliori titoli di giornata, anche Moncler, che si è portato avanti del 5,0%. Sul titolo del luxury, si segnala che giovedì hanno alzato il target price UBS, RBC, JP Morgan e Jefferies.

Male Amplifon,Tenaris, Stellatins ed Eni, che chiudono con ribassi compresi tra lo 0,9% e l'1,1%.

Sul Mid-Cap, il consiglio di amministrazione di Lottomatica Group - che finisce in fondo in rosso del 3,5% - giovedì ha esaminato il progetto di bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, chiuso con un utile netto adjusted pari a EUR215,9 milioni, su del 29% rispetto all'esercizio 2022 pro forma. Il dato reported è invece pari a EUR68 milioni da EUR72 milioni del 2022.

Il board ha deliberato di proporre all'assemblea il pagamento di un dividendo pari ad EUR0,26 per azione ordinaria. Tenuto conto delle azioni emesse alla data attuale, ciò equivale a una distribuzione di EUR65,4 milioni, pari al 30% di pay-out dell'utile netto adjusted.

Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna ha fatto sapere mercoledì che Sonia Bonfiglioli ha presentato le proprie dimissioni da consigliere indipendente e non esecutivo per "disaccordo sui possibili effetti della politica di distribuzione degli utili in corso di discussione, verificata l'impossibilità di trovare una sintesi tra le diverse posizioni".

Peggio ha fatto solo Seco, in calo del 4,5%.

Italmobiliare ha chiuso invece in vetta con un guadagno del 5,0%. La società ha comunicato che venderà la quota del 32% detenuta in AGN Energia, realizzando EUR100 milioni dalla cessione.

Il valore è del 20% superiore rispetto all'ultima valutazione del net asset value di AGN Energia, con una plusvalenza di circa EUR40 milioni e un ritorno money on money di 1,8 volte per Italmobiliare, che era entrata in Autogas Nord nel 2018, prima che quest'ultima rilevasse Lampogas, dando vita ad AGN Energia.

Sullo Small-Cap, Digital Bros - su dell'1,7% - ha fatto sapere mercoledì che la controllata 505 Games ha sottoscritto un accordo con Remedy Entertainment per la cessione dei diritti di publishing, distribuzione e marketing relativi ai videogiochi della saga Control.

Il rimborso è pari ad un minimo di EUR15,7 milioni con un potenziale margine minimo, ammontare corrispondente agli investimenti effettuati da 505 Games.

Biesse - in rosso del 2,6% - ha comunicato mercoledì che il board ha approvato il piano industriale 2024-2026, prevedendo una crescita media annua dei ricavi compresa tra il 2% e il 4% in arco piano. L'Ebitda margin è atteso tra l'8% e il 10% mentre l'Ebit margin è previsto tra il 4% e il 5%. Il Capex in arco piano sarà di EUR150 milioni.

Sogefi avanza del 6,9% dopo aver guadagnato il 70% nell'ultimo mese. Nell'ultimo anno, ha registrato un rialzo a tre cifre.

Fra le PMI, Generalfinance ha chiuso in calo dell'1,0% dopo aver fatto sapere di aver siglato, con Banca Cassa di Risparmio di Savigliano, una modifica all'accordo in essere, di durata quadriennale e sottoscritto in data 16 giugno 2023, finalizzato alla ricessione dei crediti fiscali legati al Superbonus, per un valore fiscale aumentato da EUR10 a EUR15 milioni.

Relatech ha terminato in rosso dell'1,7% dopo aver comunicato giovedì di aver chiuso il 2023 con ricavi di EUR91 milioni rispetto a EUR61 milioni - o EUR92 milioni pro forma - del 2022.

La componente verso l'estero del 2023 è pari a EUR26 milioni circa, in crescita di circa il 45% sui dati consolidati e del 7% sui dati pro forma del 2022.

H-Farm ha finito la seduta con un rialzo del 27%.Il titolo è salito del 20% nell'ultimo mese, ma ha ceduto il 31% nell'ultimo semestre e il 34% nell'ultimo anno.

A New York, ieri sera, il Dow Jones ha chiuso in ribasso dello 0,1%, l'S&P in verde dello 0,5%, mentre il Nasdaq ha raccolto lo 0,9%.

Fra le piazze asiatiche, il Nikkei ha raccolto l'1,9%, l'Hang Seng marca un rialzo dello 0,6%, mentre lo Shanghai Composite segna un verde dello 0,4%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0809 contro USD1,0808 registrato in chiusura azionaria europea di giovedì, mentre la sterlina vale USD1,2632 da USD1,2635 di ieri sera.

Il Brent vale USD82,24 al barile contro USD83,73 al barile di giovedì in chiusura. L'oro, invece, scambia USD2.047,51 l'oncia da USD2.045,87 l'oncia di giovedì sera.

Il calendario di giovedì prevede tra le 0945 CET e le 0955 sono attesi gli indici PMI manifatturieri francese, tedesco, italiano e dell'Eurozona mentre il tasso mensile di disoccupazione dell'Italia è previsto alle 1000 CET, seguito alle 1030 CET dal PMI del Regno Unito.

Alle 1100 è attesa l'inflazione italiana di febbraio e quella dell'Eurozona, insieme al tasso di disoccupazione.

Nel pomeriggio, alle 1545 CET uscirà il PMI manifatturiero degli USA seguito dall'indice ISM alle 1600 CET.

A Piazza Affari, usciranno i risultati di Reti, Spindox e Tweppy.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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