COMUNICATO STAMPA - Gran Ducato del Lussemburgo, 30 marzo 2021

IVS Group S.A. - Bilancio 2020: fatturato 329,9 milioni, EBITDA 69,8 mln, con aumento della cassa netta generata e forte riduzione dell'indebitamento finanziario netto, nonostante gli effetti della pandemia. Risultato netto -15,3 milioni, dopo svalutazioni straordinarie di goodwill per 18,8 milioni.

Il Consiglio di Amministrazione di IVS Group S.A. (Milano: IVS.MI) si è riunito il 30 marzo 2020, sotto la presidenza di Paolo Covre, per esaminare ed approvare il progetto di bilancio al 31 dicembre 2020 (separato e consolidato), la relazione degli amministratori, la nota integrativa al bilancio e il bilancio di sostenibilità.

Il Consiglio ha deliberato di proporre all'assemblea di portare a riserva il risultato di esercizio, dando mandato al Presidente di convocare l'Assemblea ordinaria nei termini di legge e dello Statuto, per il giorno 27 maggio 2021, ore 11.30, presso la sede legale in 18 Rue de l'Eau L - 1449, Gran Ducato del Lussemburgo, per deliberare su: approvazione del bilancio annuale al 31 dicembre 2020 e materie collegate, destinazione del risultato d'esercizio, rinnovo dell'incarico ai revisori dei conti, manleve agli amministratori.

Sintesi dei risultati al 31 dicembre 2020

Fatturato consolidato pari a Euro 329,9 milioni

EBITDA pari a Euro 69,8 milioni. EBITDA Adjusted1 pari a Euro 61,9 milioni.

Risultato netto pari a Euro -15,3 milioni (dopo svalutazioni del goodwill per 18,8 milioni).

Risultato Netto Adjusted pari a Euro -6,5 milioni (dopo utili di terzi).

Indebitamento Finanziario Netto ridotto per Euro 32,2 milioni e pari a Euro 353,8 milioni.

Perfezionate 6 nuove acquisizioni per un valore di circa Euro 6,8 milioni.

IVS Group S.A. è il leader italiano e secondo operatore in Europa nella gestione di distributori automatici e semiautomatici per la somministrazione di bevande calde, fredde e snack (vending). L'attività si svolge principalmente in Italia (79% del fatturato), in Francia, Spagna e Svizzera, con circa 224.900 distributori automatici e semiautomatici, una rete di 88 filiali e circa 2.900 di collaboratori. IVS Group serve più di 15.000 aziende ed enti, con oltre 600 milioni di erogazioni all'anno.

Andamento della gestione

Il fatturato consolidato del 2020 ammonta a Euro 329,9 milioni (di cui Euro 284,8 milioni derivanti dall'attività caratteristica del vending), con un calo del 28,7% rispetto 462,9 milioni del 2019 (di cui Euro 417,0 milioni nel vending).

I ricavi complessivi sono stati fortemente colpiti dagli effetti della pandemia Covid e calano in tutte le aree geografiche: del 30,3% in Italia, del 22,5% in Francia, del 36% in Spagna e del 26,2% in Svizzera. L'andamento della Francia beneficia dell'avvio, sebbene ancora parziale, del contratto sulla Metropolitana di Parigi. In calo del 11,5% il fatturato della CGU Coin, che però include integralmente la controllata Moneynet (consolidata da agosto 2019) attiva nel business dei servizi di pagamento, mentre calano del 26,6% il fatturato di Coin Service nel comparto della moneta metallica e del 53% il fatturato di Venpay nel comparto della monetica digitale, dovuta al taglio degli investimenti dei clienti nel settore vending anche in nuovi sistemi di pagamento digitale.

Nel core business del vending il numero totale di erogazioni nel 2020 è stato pari a 607,3 milioni, da 867,7 milioni del 2019 (-30,0%). Come negli anni precedenti, IVS mostra sempre un tasso di acquisizione complessivo di nuovi clienti superiore al churn rate; il calo dei volumi è dovuto agli effetti della pandemia sulle attività economiche e sociali. A pari base di clienti, scendono infatti le ore lavorate nelle aziende, le presenze nelle scuole, università e luoghi di viaggio e quindi, in ultima analisi, i consumi. Il prezzo medio delle erogazioni è sceso a Euro 46,90 centesimi da 48,08 dell'analogo periodo 2019 (-2,5%). Il calo del prezzo medio non è dovuto ad effettive riduzioni dei prezzi unitari, ma alla differenza nel mix di prodotti venduti e dei luoghi dove avvengono le consumazioni. In particolare, influisce negativamente il calo dei consumi nei luoghi pubblici, caratterizzati da prezzi mediamente più alti rispetto a quelli applicati nel settore corporate o ai consumatori convenzionati, così come la presenza prevalente di personale dipendente, spesso in possesso di chiavi elettroniche e con prezzi inferiori, rispetto ai consumatori esterni occasionali con uso di moneta.

1 L'''EBITDA Adjusted'' è pari al risultato operativo incrementato degli ammortamenti, svalutazioni, costi non ricorrenti ed eccezionali per loro natura.

Nel 2020 sono state perfezionate 6 acquisizioni in Italia, per un Enterprise Value complessivo di circa Euro 6,8 milioni e un contributo pro rata temporis al fatturato di circa Euro 1,8 milioni.

L'EBITDA Reported del 2020 è pari a Euro 69,8 milioni (con un'incidenza sul fatturato del 21,2%), -33,4% rispetto ai 104,8 milioni del 2019 (con un'incidenza del 22,6%). L'EBITDA Adjusted1 è pari a Euro 61,9 milioni, da Euro 105,5 del 2019 (-41,3%), con un'incidenza del 18,8% sul fatturato (21,0% sul fatturato considerato al netto delle positioning fees per i distributori automatici).

La differenza tra EBITDA e EBITDA Adjusted è dovuta principalmente al provento straordinario per la restituzione parziale della sanzione Antitrust pagata in anni precedenti (circa Euro 8,0 milioni) e ad altri costi e proventi (di minore entità in termini netti), connessi a operazioni e fatti non ricorrenti (tra cui l'applicazione dell'emendamento al principio IFRS 16 approvato per l'emergenza Covid-19).

Nonostante l'emergenza Covid, che ha determinato il forte calo dei volumi e del margine di contribuzione in valori assoluti, la redditività operativa (EBITDA margin) si è mantenuta su livelli percentuali di eccellenza, nell'intorno del 20% sul fatturato. Ciò è stato possibile grazie ad azioni tempestive di riorganizzazione nella logistica delle filiali e alla riduzione di tutte le principali categorie di costi nonchè facendo ricorso agli ammortizzatori sociali previsti negli Stati in cui il gruppo opera. Nonostante le acquisizioni e il blocco nazionale dei licenziamenti, il numero complessivo dei dipendenti del gruppo è diminuito di circa 200 unità (-6,6%), vuoi per scadenze di contratti a termine, vuoi per normali dinamiche di avvicendamento del personale.

Il Risultato Netto 2020 è pari a Euro -15,3 milioni, mentre il Risultato Netto Adjusted è pari a Euro -6,5 milioni (dopo utili di terzi per Euro 0,2 milioni), che si confrontano, rispettivamente, con risultati positivi di Euro 18,5 milioni e Euro 25,1 milioni del 2019. Incidono sul risultato netto, oltre alla minore redditività operativa in valore assoluto e ai proventi e oneri straordinari sopra citati, i rilevanti costi (non cash), per complessivi Euro 80,4 milioni, relativi per Euro 61,6 milioni agli ammortamenti (aumentati di circa Euro 2,1 milioni per via degli investimenti passati) e per Euro 18,8 milioni alla svalutazione del goodwill allocato sulla CGU Spagna (pari ad Euro 25,3 milioni al 31 dicembre 2019), particolarmente colpita dalla crisi ed oggetto di impairment test (come peraltro tutte le aree di business). Il risultato netto 2020 beneficia infine di significativi risparmi sugli oneri finanziari, grazie al rifinanziamento del prestito obbligazionario realizzato a fine 2019, nonché della formazione di rilevanti crediti a valere su future imposte.

La Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2020 è negativa per Euro 353,8 milioni (con IFRS16), rispetto a Euro 386,0 milioni di fine 2019. La riduzione dell'indebitamento finanziario netto è pari a Euro 32,2 milioni. Al netto dei debiti finanziari derivanti dall'applicazione delle nuove regole contabili IFRS 16 (pari a circa Euro 51,5 milioni), il debito netto consolidato risulta pari a circa Euro 302 milioni, quasi coincidente con l'ammontare del prestito obbligazionario, con scadenza ottobre 2026. Anche in un contesto estremamente complesso, il gruppo ha dunque saputo generare un significativo free cash-flow, pur avendo continuato ad investire cifre rilevanti, sebbene inferiori al passato. Nel 2020 le uscite totali di cassa per investimenti sono state pari a Euro 41,3 milioni, di cui Euro 35,6 milioni per investimenti tecnici netti (inclusi quelli per Metro Parigi, gli investimenti sulle aziende acquisite e quelli relativi a periodi precedenti) ed Euro 5,7 milioni relativi ad operazioni di M&A. I rilevanti investimenti degli anni passati consentono in questa fase di ridurre in misura rilevante le nuove capex, come fatto a seguito dello scoppio della pandemia, senza contraccolpi sulla copertura commerciale e qualità del servizio.

A fine 2020 il gruppo ha disponibilità liquide depositate sui conti correnti pari a Euro 90 milioni, nonché Euro 15,6 milioni di crediti IVA (Euro 22,0 milioni a fine 2019) non inclusi nel calcolo della posizione finanziaria netta e n. 1.895.818 azioni proprie (eventualmente utilizzabili come strumento di pagamento per possibili di acquisizioni).

Altri fatti di rilievo ed operazioni poste in essere dopo il 31 dicembre 2020 e prospettive per il 2021.

Il 18 novembre 2020 la controllata IVS Italia SpA ha ricevuto dal Ministero per lo Sviluppo Economico il rimborso parziale (Euro 8,0 milioni) della sanzione pagata negli anni passati all'Antitrust.

Il 7 gennaio 2021, IVS Group ha esercitato l'opzione di acquisto su quote di minoranza delle controllate Coin Service SpA (2%) e Coin Service Nord (2%) per un prezzo complessivo pari a Euro 0,85 milioni, di cui circa Euro 0,5 milioni pagati in denaro e Euro 0,35 milioni con azioni proprie di IVS Group.

Il 24 febbraio 2021 IVS Group ha ricevuto un rimborso di crediti IVA (relativi al 2019 e 1° trim. 2020) pari a Euro 9,0 milioni.

Il 12 marzo 2021 IVS Group ha ricevuto da BNP PARIBAS, in qualità di banca agente del finanziamento in pool organizzato a fine 2018, la comunicazione che i covenant finanziari sul bilancio al 30-6-2021 non saranno rilevati (in aggiunta a quella già ricevuta a fine anno riferita al mancato rilevamento dei covenant sul bilancio al 31-12-2020) .

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Durante tutto il difficile 2020, che nell'ultima parte dell'anno ha visto una recrudescenza degli effetti della pandemia, IVS Group ha dimostrato notevoli capacità di resistenza e di generazione di cassa. È prevedibile che tale situazione si protragga per la prima parte del 2021 in tutte le aree di business in cui il gruppo opera, fino a quando le campagne di vaccinazione non produrranno effetti positivi

tangibili.

IVS Group ha rallentato o sospeso i maggiori programmi di investimento, ma ha accelerato, senza sostenere significativi investimenti, lo sviluppo di nuove attività potenzialmente interessanti, sia nel campo del food delivery, sfruttando la piattaforma logistica e IT del vending, sia in business ancillari, con l'obiettivo di sviluppare e valorizzare, anche tramite partnership, la rete e le competenze di cui il gruppo già dispone. Ne è un esempio la firma del Memorandum of Understanding con ENEL X Financial Services, finalizzato a possibii accordi di collaborazione nei servizi di pagamento.

La crisi da COVID ha innescato cambiamenti profondi nello scenario europeo del vending, in termini di accelerazione del processo di consolidamento e delle modalità di gestione di prodotti e servizi. Le aziende del settore più solide e con le migliori competenze potranno trasformare questi cambiamenti in nuove opportunità di business.

IVS ha quindi proseguito l'analisi di possibili combinazioni di crescita per via esterna, anche di dimensioni rilevanti, in Italia e all'estero. L'obiettivo di consolidare maggiori quote di mercato potrà aumentare dei livelli di efficienza operativa del gruppo, rendendo IVS Group sempre più un punto di riferimento nell'ambito del vending e nella filiera del caffè.

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Il comunicato stampa è consultabile anche sul sito internet aziendale: www.ivsgroup.it o www.ivsgroup.lu / sezione investor relations. Sul sito internet è inoltre pubblicata la relazione al 31 dicembre 2020, che è altresì stata depositata presso la sede legale e presso Bourse de Luxembourg.

I risultati al 31 dicembre 2020 saranno presentati in Conference Call il 31 marzo 2021 alle ore 17.30 (CET); per partecipazione contattare investor.relations@ivtsitalia.com. Si allegano i principali prospetti contabili consolidati al 31 dicembre 2020 di IVS Group S.A.

Contatti / ContactsMarco Gallarati investor.relations@ivsgroup.it +39 335 6513818

PRESS RELEASE - Grand Duchy of Luxembourg, March 30th, 2020

IVS Group S.A. - Annual Report 2020. Sales 329.9 million, EBITDA 69.8 million with high net cash generation and strong net debt decrease. Net result Euro -15.3 million, after extraordinary impairment of goodwill of Euro 18.8 million.

The Board of Directors of IVS Group S.A. (Milan: IVS.MI), convened on March 30th, 2021 and chaired by Mr. Paolo Covre, examined and approved the Annual Report 2020 (statutory and consolidated), the Management Report and related documents and the Sustainability Report.

The Board resolved to propose to the AGM to carry forward the Company's results, and mandate the Chairman to convene the Annual Shareholders' Meeting, in accordance with law and the Company's statute, on 27 May 2021, at 11.30 at IVS Group registered office, 18 Rue de l'Eau L - 1449, L-Luxembourg, Grand Duchy of Luxembourg, to vote on the approval of the Annual Report 2020 and related matters, the allocation of the Company's result, the renewal of the auditors' mandate and directors' indemnification.

Summary of results at 31 December 2020

Consolidated Revenues: Euro 329.9 million.

EBITDA Reported equal to Euro 69.8 million. Adjusted EBITDA2: Euro 61.9 million.

Reported Net Result equal to Euro -15.3 million (after an impairment of goodwill of Euro 18.8 million). Adjusted Net Results: Euro -6.5 million (after profits attributable to minorities).

Net Financial Debt reduced by Euro 32.2 million and equal to Euro 353.8 million Completed 6 new acquisitions with an Enterprise Value of around Euro 6.8 million.

IVS Group S.A. is the Italian leader and the second player in Europe in the business of automatic and semi-automatic vending machines for the supply of hot and cold drinks and snacks (vending). The business is mainly carried out in Italy (79% of sales), France, Spain and Switzerland, with around 224,900 vending machines, a network of 88 branches and around 2,900 employees. IVS Group served more than 15,000 corporate clients and public entities, with over 600 million vends per year.

Operating performances

Consolidated revenues in 2020 reached Euro 329.9 million (of which 284.8 million related to the core vending business), with a decrease of 28.7% from 462.9 million in 2019 (of which Euro 417.0 million in vending).

Total sales where strongly affected by the effects of Covid pandemic and decreased in all areas: by 30.3% in Italy, 22.5% in France, 36% in Spain and 26.2% in Switzerland. The French performance was helped by the start - although still partial - of the Paris Metro contract. Coin GCU sales decreased by 11.5% but they fully include the controlled subsidiary Moneynet (in 2019 consolidated since August) in the payment service business, whilst CoinService sales (metallic coins business) decreased by 26.6% and Venpay sales (digital money business) decreased by 53%, as a consequence of the cut of the Capex on new Digital Payments Systems by the clients in the vending sector.

In the core vending business the total number of vends in 2020 was equal to around 607.3 million, -30.0% from 867.3 million of 2019. As in the former years, IVS has always an acquisition rate of new clients higher than the churn rate; the volumes decrease is due to the pandemic effects on economic and social activities. At par client base, the hours worked in the corporate sector, the number of people at school, in the universities, travelling, and, consequently, their consumptions, decreased. The average price per vend was equal to Euro 46.90 cents, from Euro 48.08 cents of 2019 (-2.5%). The average price decrease is not due to real lower unit prices, but to differences in the product mix and in the locations where vends take place. In particular, the negative trend is related to the lower consumptions in the public locations, where prices are on average much higher compared to the prices applied to the clients in the corporate sector or to clients with agreed prices, and the prevailing presence of employees, often using electronic keys and enjoying lower prices, with less occasional external consumers using coins.

2 "Adjusted EBITDA'': is equal to operating income, increased by depreciation, amortisation, write-downs,non-recurring costs and exceptional in nature

In 2020 were completed 6 acquisitions in Italy, with an Enterprise Value of Euro 6.8 million, contributing Euro 1.8 million to sales on pro-rata basis from the date of the acquisition.

Reported EBITDA in 2020 was equal to Euro 69.8 million (21.2% on sales), -33.4% from Euro 104.8 million of 2019 (22.6% on sales). Adjusted EBITDA2 was equal to Euro 61.9 million, from Euro 105.5 million of 2019 (-41.3) with an EBITDA margin on sales of 18.8% (21.0% on sales net of positioning fees and redevances).

The difference between Reported EBITDA e Adjusted EBITDA is mainly due to the extraordinay income for the partial reimbursement of the Antitrust fine paid in previous years (Euro 8.0 million), and to other net minor costs / income, related to non recurring situations (including the application of the amendments to IFRS 16 principle approved for the Covid-19 emergency).

Despite the Covid emergency, that caused the strong decrease in absolute numbers of volumes and contribution margin, the operating profitability (EBITDA margin) was maintained at excellent percentage levels, in the range of 20%. This was achieved thanks to timely actions of reorganisations in the logistic of the branches, to the reduction of all the most important costs, and also using the various public subsidies for temporary unemployment, according to labour rules in the different countries where the goup is active. Notwithstanding the acquisitions completed and the national blocking of layoffs, the overall number of the groups' employees decreased by around 200 units (-6.6%), because of the expiry of term labour contracts and for normal personnel rotation.

Group Reported Net Result in 2020 is equal to Euro -15.3million, and the Adjusted Net Result is Euro -6.5 million (after profit to minorities of Euro 0.2 million), compared, respectively, to Euro 18.5 million and Euro 25.1 million of 2019. In addition to the lower EBITDA and the extraordinary income and costs already mentioned, the Net Result is influenced by the higher level (Euro 80.4 million) of non cash costs, related for Euro 61.6 million to depreciation and amortisation (increased by Euro 2.1 million, due to past years Capex), and for Euro 18.8 million to an extraordinary impairment of the goodwill related to Spain CGU (equal to 25.3 million at December 31st, 2019), particularly hit by the crisis, and subject to the impairment test (as all the other CGUs). The Net Result benefits from the lower interests cost, thanks to the bond refinancing completed at the end of 2019, and from the formation of credits to offset future taxes.

Net Financial Position ("NFP"), is equal to Euro -353.8 million (with IFRS 16), from Euro -386.0 million at the end of 2019. The decrease of net financial debt is equal to Euro 32.2 million. Excluding the debt related to the application of the new IFRS 16 rules, (Euro 51.5 million), net consolidated financial debt would be around Euro 302 million, almost equal to the outstanding amount of IVS Group bond expiring on October 2026. In a very difficult scenario, the group was able to generate a high free cash-flow, even continuing to invest a significant amount of money, although lower than in the past years. In 2020 the total cash payments for investments were equal to Euro 41.3 million, of which Euro 35.6 million for net industrial capex (including those for the Paris Metro, the new acquisitions and those related to previous years) and Euro 5.7 million for M&A transactions. The large stock of investments made in previous years allows today to reduce significantly the new capex, as it was done after the start of the pandemic, with no backlash on commercial coverage and service quality.

As of December 31st, 2020 the group has cash on bank accounts of Euro 90 million, and Euro 15.6 million of VAT credit (Euro 22.0 million at the end of 2019) not included in Net Financial Position, and n. 1.895.818 treasury shares (usable as form of payment in possible acquisitions).

Other significant transactions and events occurred after 31 December 2020

On November 18th, 2020 the subsidiary IVS Italia SpA received the payment of Euro 8.0 million for the partial reimbursement of the Antitrust fines paid in the past years.

On January 7th, 2021 IVS Group exercised the call option on minority stakes of the controlled companies Coin Service SpA (2%) and Coin Service Nord SpA (2%), for a total price of around Euro 0.85 million, paid Euro 0.5 million in cash and Euro 0.35 million with IVS Group own shares.

On February 24th, 2021 IVS Group received the reimbursement of Euro 9.0 million VAT credit (related to 2019 and 1Q 2020).

On March 12th, 2021 IVS Group received by BNP Paribas, in its quality of agent of the bank pool financing signed at the end of 2018, the communication that financial covenants related to Report at June 30th, 2021 will not be tested (a similar communication about non testing of covenants related to the Annual Report at December 31st, 2020 had been already received before the end of 2020).

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During a difficult 2020, that in the last part of the year showed a new worsening of the pandemic effects, IVS Group proved a remarkable resilience and capacity to generate cash. It is likely that the present situation will continue along the first part of 2021 in all the group's business areas, until the vaccine campaign will have concrete positive effects.

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IVS Group SA published this content on 30 March 2021 and is solely responsible for the information contained therein. Distributed by Public, unedited and unaltered, on 30 March 2021 17:03:00 UTC.