La prima banca statunitense ha chiuso il trimestre con un utile di 13,42 miliardi di dollari, pari a 4,44 dollari per azione, rispetto ai 12,62 miliardi di dollari, o 4,10 dollari per azione, dell'anno precedente.

Il margine di interesse è salito dell'11% a 23,2 miliardi nel periodo, ma per il 2024 l'istituto stima un margine, escluso il trading, di 89 miliardi, dipendente dalle fluttuazioni di mercato.

La previsione è superiore alla precedente stima della banca di 88 miliardi, ma sotto i 90,68 miliardi previsti dagli analisti, secondo i dati Lseg.

"Molti indicatori economici continuano ad essere favorevoli. Tuttavia, guardando al futuro, restiamo in allerta su una serie di segnali incerti significativi", ha detto il Ceo Jamie Dimon, indicando le tensioni geopolitiche e l'inflazione persistente.

Nonostante il crescente ottimismo degli ultimi mesi su un atterraggio morbido dell'economia, Dimon ha invitato alla cautela, citando l'inflazione persistente, la spesa in deficit e i conflitti militari.

Il titolo della banca perde quasi il 4% nel pre-market.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Andrea Mandalà)