(Alliance News) - "Tanto la Consob la supercazzoliamo". Parole e musica sono di Stefano Cerrato, direttore finanziario di Juventus FC Spa, parlando dello scambio con il Marsiglia tra Tongya e Aké e valso una plusvalenza di EUR8 milioni.

L'intercettazione è stata riportata giovedì dal Corriere della Sera e risale al 15 ottobre 2021 e l'ispezione dell'organo di vigilanza, avviata tre mesi prima, era ormai alle battute finali. Ma era stato l'innesco per la richiesta di intercettazioni firmata dall'aggiunto Marco Gianoglio e dai PM Mario Bendoni e Ciro Santoriello.

Come ricostruisce il Corriere, tema della verifica sono le presunte plusvalenze sui giocatori. E, in quei mesi, si scatena un giro di telefonate nelle quali i dirigenti parlano a ruota libera di quanto sta accadendo e studiano manovre difensive per uscire indenni da quella verifica. Ignari che, dal 14 luglio, in ascolto c'è la Guardia di Finanza.

Dopo aver parlato dell'affare Arthur-Pjanic con il suo predecessore Stefano Bertola, a capo dell'area Business, Cerrato solleva la cornetta per fare la stessa cosa con Roberto Grossi, revisore di Ernst&Young, per dirgli di aver preparato la relazione: "Penso, che però, sarebbe opportuno dargli (alla Consob, ndr) un riferimento più o meno di principio contabile o di qualche cosa, cioè posso io supercazzolarli in modo più raffinato? Invece di dire solo questo?".

Secondo il Corriere, si tratta di memorie che, secondo i magistrati, sarebbero state scritte proprio con l'aiuto del revisore: una presunta stesura a quattro mani che sarebbe confermata da un'altra intercettazione, del 26 ottobre.

Il titolo di Juventus è in rialzo del 2,9% a EUR0,28 per azione.

https://torino.corriere.it/notizie/cronaca/22_dicembre_01/juventus-le-intercettazioni-questa-e-come-calciopoli-ma-ce-la-siamo-creati-da-soli-175b0917-2cff-4787-8665-e6ae0aad0xlk.shtml

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo; gfciccomascolo@alliancenews.com

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