MILANO (MF-DJ)--A inizio 2021 una spac ha tentato di portare il Barcellona a Wall Street. Allora la società catalana navigava in cattive acque, senza presidente e con un debito di 1,3 miliardi diventato improvvisamente insostenibile nella crisi pandemica.

Il management catalano, scrive Milano Finanza, ha perciò vacillato e le trattative sono proseguite per alcune settimane, avvicinando un clamoroso approdo a New York del Barcellona. Poi l'elezione di Joan Laporta e il suo desiderio di mantenere salde le redini della società hanno mandato all'aria l'affare e la spac ha trovato un'altra preda. Un anno più tardi, a maggio 2022 la famiglia Friedkin ha deciso di lanciare un'opa da 36 milioni per delistare la Roma, giudicando i costi di borsa di gran lunga superiori ai benefici. Un'esperienza condivisa da diversi club e ancor più dai loro soci, frustrati dalla scarsa liquidità dei titoli, dall'elevata volatilità azionaria (figlia anche della significativa presenza di investitori retail) e le magre prospettive di remunerazione. Basti pensare che dalla quotazione nel 2001 la Juventus ha pagato un solo dividendo (nel 2002), concluso aumenti di capitale per oltre 800 milioni e perso il 90% rispetto al prezzo di ipo. Non è andata meglio alla Roma (-92% dalla quotazione) né alla Lazio (-95%), affossate da anni di perdite e dal declino della Serie A rispetto ad altri campionati europei.

red/lab

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1608:14 mag 2022


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May 16, 2022 02:15 ET (06:15 GMT)