(si prega di leggere bene il flash delle 14h15 e il titolo del take delle 14h32)

MILANO (IMF-DJ)--La Juventus chiude l'esercizio 2020/2021 con una

perdita consolidata di 209,9 milioni, rispetto alla perdita di 89,7

milioni dell'esercizio precedente.

In una nota la societá precisa che l'esercizio 2020/2021 è stato

significativamente penalizzato - come per tutte le societá del settore -

dal perdurare dell'emergenza sanitaria connessa alla pandemia da Covid-19

e dalle conseguenti misure restrittive imposte da parte delle Autoritá.

La pandemia ha influenzato in misura rilevante - direttamente ed

indirettamente - i ricavi da gare, i ricavi da vendite di prodotti e

licenze e i proventi da gestione diritti calciatori, con un conseguente

inevitabile impatto negativo sia di natura economico-patrimoniale sul

risultato d'esercizio e sul patrimonio netto, sia di natura finanziaria

sul cash-flow e sull'indebitamento. Tali effetti negativi sono stati in

parte compensati da maggiori proventi da diritti radiotelevisivi per

effetto del posticipo dall'esercizio precedente di alcune partite delle

competizioni nazionali e internazionali a causa della pandemia.

L'incremento della perdita dell'esercizio è principalmente dovuto a

minori ricavi per 92,7 milioni, correlati sia agli effetti direttamente

imputabili alla pandemia sui ricavi da gare e da vendite di prodotti,

licenze e altri (47,9 milioni complessivi), sia a minori proventi da

gestione diritti da calciatori (128,8 milioni); tali effetti negativi sono

stati in parte compensati da maggiori proventi per diritti radiotelevisivi

(68,9 milioni, di cui 63 milioni legati al sopracitato maggior numero di

partite disputate nel periodo in esame). Si segnala inoltre il positivo

andamento - nonostante il difficile contesto - dei ricavi da

sponsorizzazioni e pubblicitá, in incremento rispetto all'esercizio

precedente, nonchè l'aumento dei ricavi dell'e-commerce, che in parte

compensa l'inevitabile calo dei ricavi del canale dei negozi fisici.

I costi operativi sono risultati in incremento di 35,2 milioni,

principalmente per effetto di maggiori oneri su personale tesserato,

integralmente e regolarmente corrisposti nel periodo di riferimento; la

variazione è imputabile al fatto che tale voce ha beneficiato

nell'esercizio precedente di minori costi legati a rinegoziazioni

individuali con il personale tesserato correlate al contesto pandemico.

Gli ammortamenti, le svalutazioni e gli accantonamenti netti sono

risultati nel complesso stabili.

Il patrimonio netto del Gruppo al 30 giugno 2021 è pari a 28,4 milioni;

la variazione rispetto al saldo di 239,2 milioni del 30 giugno 2020 deriva

quasi totalmente dal risultato di periodo (-209,9 milioni).

Al 30 giugno 2021 l'indebitamento finanziario netto ammonta a 389,2

milioni (385,2 milioni al 30 giugno 2020), sostanzialmente in linea con la

passata stagione. Il peggioramento di 4,0 milioni sconta l'effetto

negativo dell'intervenuto consolidamento della B&W Nest S.r.l. e dei

relativi debiti finanziari ai sensi dell'IFRS 16 per 14,7 milioni, ma

beneficia dei flussi positivi della gestione operativa (+42,0 milioni,

originati anche da una tempistica particolarmente favorevole di incassi e

esborsi), assorbiti dagli esborsi legati alle Campagne Trasferimenti (-6,5

milioni netti, dato che include l'effetto positivo per 55,2 milioni della

cessione pro-soluto di alcuni crediti vantati verso societá calcistiche

estere), dagli investimenti in altre immobilizzazioni e partecipazioni

(-6,1 milioni netti) e nelle attivitá finanziarie (-10,7 milioni).

Al 30 giugno 2021 il Gruppo dispone di linee di credito bancarie per

573,1 milioni, non utilizzate per complessivi 335,9 milioni. Le linee

utilizzate - pari a 237,2 milioni - si riferiscono per 96,4 milioni a

anticipazioni su contratti e crediti commerciali, 60,6 milioni a

finanziamenti, 55,1 milioni a fideiussioni rilasciate a favore di terzi e

25,1 milioni a scoperti di conti correnti. A fronte di tali utilizzi, la

Societá al 30 giugno 2021 dispone di liquiditá per 10,5 milioni,

depositata su vari conti correnti.

Lo scenario nazionale e internazionale nell'esercizio 2020/2021 è stato

caratterizzato dagli impatti causati dalla pandemia da Covid-19 e dalle

conseguenti misure restrittive per il suo contenimento imposte dalle

Autoritá amministrative, sanitarie e sportive. Fatto salvo per la partita

del 20 settembre 2020 (Juventus vs Sampdoria), giocata in casa con la

presenza di pubblico entro il limite di mille spettatori invitati, tali

misure restrittive non hanno permesso di disputare partite con presenza di

pubblico (con conseguente azzeramento dei ricavi da gare). Inoltre, le

misure di contenimento della pandemia poste in essere con il DPCM del 3

novembre 2020 (come successivamente confermate e modificate) hanno

comportato, a fasi alterne, la chiusura al pubblico del J Museum e dei

negozi, con conseguente impatto negativo sui ricavi da visitatori e da

merchandising.

Si evidenzia inoltre che l'emergenza sanitaria da Covid-19 ha comportato

lo slittamento della disputa, nei mesi di luglio e agosto 2020, di alcune

gare delle competizioni nazionali e internazionali della stagione

2019/2020, determinando il riconoscimento dei rispettivi ricavi da diritti

televisivi nell'esercizio 2020/2021.

Nel corso dell'esercizio 2020/2021 il protrarsi della pandemia da

Covid-19 ha generato un rilevante impatto negativo diretto sui ricavi

(principalmente da gare e da prodotti), rispetto ad un esercizio non

influenzato dalla pandemia, quantificabile in circa 70 milioni, oltre che

un impatto indiretto sui proventi da gestione diritti calciatori;

l'impatto sui costi non è viceversa risultato significativo, in quanto i

risparmi correlati alla mancata disputa di gare sono stati in parte

compensati da maggiori costi correlati alla pandemia (in primis, per la

sicurezza sanitaria e i dispositivi di protezione).

Secondo il management, a seguito del perdurare dell'emergenza sanitaria

da Covid-19, il contesto economico, finanziario e sportivo di riferimento

è ancora caratterizzato da un'elevata incertezza, che rende complesso

formulare previsioni attendibili in merito alle possibili evoluzioni di

breve-medio periodo. I positivi effetti delle campagne vaccinali in corso,

sia in Italia che a livello globale, permettono tuttavia ad oggi di

ipotizzare una progressiva riduzione delle varie misure restrittive

imposte dalle Autoritá nel corso dell'esercizio 2021/2022 e una

sostanziale normalizzazione del contesto economico generale a partire dal

secondo semestre del 2022. Il Gruppo continua a monitorare gli sviluppi

della pandemia e dei provvedimenti governativi, al fine di adattare

tempestivamente la gestione del business stesso al mutevole contesto di

riferimento, predisponendo adeguate misure a tutela delle proprie fonti di

ricavo e dei propri asset, nonchè mantenendo standard elevati sulle

misure di salvaguardia della salute e del benessere dei propri tesserati e

dipendenti.

Allo stato attuale l'esercizio 2021/2022 - ancora penalizzato in misura

rilevante dagli effetti diretti ed indiretti della pandemia - è previsto

in significativa perdita. Si segnala altresì che, nel presupposto di

sostanziale normalizzazione del contesto economico generale a partire dal

secondo semestre 2022, e per effetto delle azioni di razionalizzazione

costi e di recupero ricavi impostate nell'esercizio appena concluso e

aventi efficacia nel medio periodo, l'andamento economico del Gruppo è

atteso in sensibile miglioramento dall'esercizio 2022/2023.

Nella valutazione dell'evoluzione prevedibile della gestione permangono le

incertezze tipiche dell'attivitá calcistica, derivanti, in particolare,

dalle performance sportive della Prima Squadra nelle competizioni cui

partecipa.

Con riferimento al presupposto della continuitá aziendale, gli

amministratori hanno valutato che non vi siano significative incertezze,

ritenendo sussistere gli elementi che consentono al Gruppo di proseguire

l'attivitá operativa nei dodici mesi successivi dalla data di riferimento

del bilancio. Nel formulare tale conclusione si sono tenuti in

considerazione i principali indicatori economici, patrimoniali e

finanziari contenuti nella revisione del Piano di sviluppo 2019/24

approvata in data 30 giugno 2021 dal Consiglio di Amministrazione, le cui

stime quantitative - oggetto di aggiornamento e riesame in data odierna -

sono confermate. In particolare, nel primo anno di tale Piano (2021/2022,

che rappresenta l'esercizio di Budget), si prevedono un flusso di cassa

negativo e una perdita d'esercizio piú che adeguatamente coperti dalla

rilevante disponibilitá di linee di credito non utilizzate alla data del

30 giugno 2021 (pari ad Euro 335,9 milioni) e dai positivi effetti sul

patrimonio netto e sull'indebitamento finanziario netto del Gruppo

derivanti dell'aumento di capitale in opzione fino ad Euro 400 milioni che

sará sottoposto all'approvazione dell'Assemblea straordinaria del 29

ottobre 2021. Al riguardo, si segnala che in data 27 agosto 2021

l'azionista di maggioranza, EXOR N.V., ha effettuato un versamento in

conto futuro aumento di capitale per complessivi Euro 75 milioni, al fine

di rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria della Societá nelle

more dell'esecuzione dell'aumento di capitale. Il predetto versamento

costituisce una anticipazione delle somme destinate alla liberazione di

parte della quota di aumento di capitale di spettanza di EXOR N.V. e

resterá di sua esclusiva pertinenza. Sempre con riferimento

all'operazione di rafforzamento patrimoniale, si segnala inoltre che

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September 17, 2021 09:03 ET (13:03 GMT)