TORINO (awp/ats/ans) - Sanzioni, esclusione o limitazione all'accesso alle competizioni sportive dell'Uefa per gli sviluppi del contenzioso relativo alla Superlega, ma anche il rischio di non essere in grado di partecipare al campionato di Serie A e alle competizioni europee. Le possibili conseguenze degli eventuali sviluppi dei procedimenti della giustizia ordinaria e sportiva mettono i brividi ai tifosi della Juventus e a tutto il mondo del calcio. Sono solo potenziali, ma è la stessa società bianconera a mettere in guardia gli azionisti nella Relazione finanziaria al 30 giugno.

Il terremoto non si ferma e a Piazza Affari il titolo conclude la seduta in calo del 5,3% a 0,256 euro. Un nuovo faro lo punta la società di revisione Deloitte che dà un "giudizio con rilievi" sulla Relazione finanziaria. Secondo gli esperti di Deloitte "il bilancio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del gruppo al 30 giugno 2022".

Tuttavia ci sono rilievi che non riguardano le plusvalenze, ma le manovre sugli stipendi, già al centro dell'inchiesta di Torino sui conti bianconeri insieme alle presunte plusvalenze artificiali. La conseguenza - secondo i revisori - è che la perdita dell'esercizio chiuso al 30 giugno 2022 e il patrimonio netto al 30 giugno 2022 risultano sovrastimati rispettivamente di 44 milioni e di 5 milioni. Al contrario la perdita dell'esercizio chiuso al 30 giugno 2021 risulta sottostimata di 21 milioni, mentre il patrimonio netto alla stessa data è sovrastimato di 49 milioni e all'1 luglio 2020 di 28 milioni.

L'altro rilievo di Deloitte riguarda i rapporti tra la Juventus e "un'altra squadra di calcio". Solo oggi - scrivono i revisori - abbiamo ricevuto risposta alle nostre richieste di informazioni inoltrate a tale società; la risposta evidenzia delle partite a credito per fatture da emettere nei confronti della Juventus per 3 milioni, che non risultano rilevate nelle registrazioni contabili dell'emittente. "La Direzione della società - dice Deloitte - non è stata in grado di fornirci spiegazioni in merito alla natura di tali partite né la stessa è descritta nella risposta a noi pervenuta da tale terza parte; conseguentemente, non siamo stati in grado di stabilire se fosse necessario apportare eventuali rettifiche al bilancio consolidato al 30 giugno 2022".

La società bianconera, che ha reso noto l'ordine del giorno dell'assemblea del 18 gennaio, interamente concentrato sul nuovo consiglio di amministrazione (numero consiglieri, durata in carica, nomi e compensi), replica a Deloitte che i rilievi "si basano su interpretazioni e applicazioni di regole contabili e giudizi e valutazioni che la Juventus non condivide, anche tenuto conto degli ulteriori approfondimenti di natura legale e contabile svolti dalla società sulla base di pareri rilasciati da esperti indipendenti". La Juventus assicura che continuerà "a collaborare e cooperare con le autorità di vigilanza e di settore, impregiudicata la tutela dei propri diritti in relazione alle contestazioni mosse contro i bilanci e i comunicati della società dalla Consob e dalla Procura".