ROMA (MF-DJ)--Da una parte sembra rivelarsi parzialmente veritiero quello che, tempo fa, aveva denunciato il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis: "Avevamo 4,2 milioni di abbonati tra Mediaset Premium e Sky. Oggi tra Dazn, Tim e Sky ci sono appena appena 1,9 milioni di abboonati, ne abbiamo persi 2,3 milioni per strada, che in termini di fatturato sono tanti". Seppur con le dovute eccezioni, lasciano infatti pensare i dati della 31esima giornata della Serie A 2022/23 rilevati Auditel con la nuova misurazione Auditel Total Audience.

Nel complesso, scrive MF-Milano Finanza, le gare in onda su Dazn hanno totalizzato 5 milioni di ascolto complessivo (5.079.932). Il dato, rilevato con la nuova misurazione somma la rilevazione delle 10 partite in singola (4.925.491) alla puntata di Zona Gol (154.441) in onda in contemporanea ai match in parallelo con telecronache dedicate e collegamenti video dai vari stadi.

Guardando lo spaccato su ogni match, il miglior risultato è stato quello raggiunto dal posticipo Juventus-Napoli che ha interessato 1.666.428 spettatori medi. A seguire quello del lunedì sera, Atalanta-Roma, che ha coinvolto 808.948 spettatori medi, mentre al terzo posto nella classifica di giornata c'è Milan-Lecce con 736.351 spettatori medi. Questa giornata, in termini di audience, sembra anche essere andata meglio rispetto ad altre precedenti, facendo registrare scarsi spettatori solo su Udinese-Cremonese (35.990).

Dall'altra, gli occhi sono puntati sullo scorrere del tempo, con l'avvicinarsi di quella fatidica data di venerdì 5 maggio. In quel giorno, l'amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, riunirà l'assemblea per presentare le offerte ricevute dalle emittenti televisive per l'assegnazione dei diritti a trasmettere le gare del massimo campionato.

L'ad della Lega Serie A ha giustamente sottolineato i successi delle cinque squadre italiane presenti nelle semifinali europee - Inter e Milan in Champions League, Roma e Juventus in Europa League, Fiorentina in Conference League - con l'idea di poter valorizzare al meglio i diritti tv. Eppure De Siervo dovrà scontrarsi con la possibilità che i club non riescano a incassare importi simili a quelli attuali (circa 1 miliardo l'anno). Le strade e gli scenari sono numerosi. C'è chi crede ancora nella possibilità di dar vita a una media company e aprire all'ingresso dei fondi. La tematica resta spinosa, soprattutto per la scarsa propensione di alcuni club, ma c'è chi intravede nella recentissima nascita della Radio-TV della Lega Serie A (nata in tandem con Rds) un piccolo spiraglio.

Ci sono poi scenari alternativi, come quello anticipato da ItaliaOggi, con un'assegnazione non in esclusiva che potrebbe vedere anche il coinvolgimento della tv in chiaro, garantendo così un notevole rimpolpo della platea. In tale scenario, nove partite andrebbero non in esclusiva a Sky per 350 milioni, idem per partite e cifre con Dazn, cui si aggiungerebbe una partita in esclusiva in chiaro (di seconda scelta) la domenica sera a Mediaset a fronte di 100-150 milioni l'anno.

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2710:43 apr 2023


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