MILANO (MF-DJ)--"È indiscutibile che il quadro fattuale determinato dalla documentazione trasmessa dalla Procura della Repubblica di Torino alla Procura federale, e da questa riversata a sostegno della revocazione, non era conosciuto dalla Corte federale al momento della decisione revocata e, ove conosciuto, avrebbe determinato per certo una diversa decisione. E si tratta di un quadro fattuale sostenuto da una impressionante mole di documentazione probatoria".

Questo uno dei passaggi della motivazione con cui la Corte d'Appello della Figc ha sanzionato la Juventus con una penalizzazione di 15 punti.

Nel documento, i giudici spiegano che "il fatto nuovo che prima non era noto è proprio l'avvenuto disvelamento della intenzionalità sottostante all'alterazione delle operazioni di trasferimento e dei relativi valori. Il fatto nuovo - come è stato efficacemente sottolineato dalla Procura federale - è l'assenza di un qualunque metodo di valutazione delle operazioni di scambio e, invece, la presenza di un sistema fraudolento in partenza (quanto meno sul piano sportivo) che la Corte federale non aveva potuto conoscere e alla luce del quale la decisione deve essere diversa da quella qui revocata. Un quadro fattuale - quello appena citato - dimostrato dalle numerose dichiarazioni (derivanti dalle intercettazioni), dai documenti e dai manoscritti di provenienza interna alla FC Juventus e che hanno tutti una 'natura essenzialmente confessoria'. Semmai, con una aggravante distintiva rispetto a qualunque precedente: proprio con specifico riguardo alla Juventus, colpisce la pervasività a ogni livello della consapevolezza della artificiosità del modus operandi della società stessa. Dal direttore sportivo di allora (Paratici) all'allora dirigente suo immediato collaboratore (Cherubini). Dal presidente del consiglio di amministrazione (Agnelli) a tutto il consiglio stesso (citato come consapevole dal medesimo Agnelli). Sino ancora all'azionista di riferimento e all'amministratore delegato (Arrivabene) e ancora passando per tutti i principali dirigenti, inclusi quelli aventi competenza finanziaria e legale. In alcuni casi, con una consapevolezza a tutto tondo dell'artificiosità delle operazioni condotte. In altri casi, con una consapevolezza più superficiale o magari persino di buona fede (ci si riferisce anche all'allenatore della squadra), ma comunque in grado di far dire che tutti fossero direttamente o indirettamente coscienti di una condizione ormai fuori controllo".

Nelle 36 pagine delle motivazioni poi i giudici arrivano a una affermazione lapidaria: "I bilanci della FC Juventus (cui Consob si riferisce) semplicemente non sono attendibili".

La Corte poi motiva il perchè di sanzioni superiori a quanto chiesto dalla stessa accusa affermando che: "Tenuto allora conto dei precedenti che hanno riguardato alterazioni contabili protratte per piú esercizi ovvero di rilevanti dimensioni e intensitá (che in passato hanno portato a penalizzazioni di valore oscillante ma, in taluni casi, anche significative), si ritiene necessario rideterminare la sanzione rispetto alle richieste della Procura federale".

"Tutte queste considerazioni, si legge in un altro passaggio, portano dunque a una sanzione che deve essere proporzionata anche all'inevitabile alterazione del risultato sportivo che ne è conseguita tentando di rimediare a una tale alterazione, così come deve essere proporzionata al mancato rispetto dei principi di corretta gestione che lo stesso Statuto della Figc impone quale clausola di carattere generale in capo alle societá sportive (art. 19)".

La Corte si sofferma anche sulle altre società coinvolte nel procedimento e poi assolte affermando che "va anzitutto premesso che nella documentazione acquisita dalla Procura federale, diversamente da quanto accaduto per la Juventus, non sussistono evidenze dimostrative specifiche che consentano di sostenere efficacemente l'accusa nei confronti delle società Sampdoria, Pro Vercelli 1892, Genoa, Parma Calcio, Pisa, Empoli, Novara e Pescara. E tanto meno appare possibile sostenere che vi sia stata (come sostenuto nel deferimento) una sistematica alterazione di più bilanci. Le intercettazioni, i manoscritti (incluso il 'Libro Nero di FP'), la documentazione acquisita dalla Procura della Repubblica di Torino non coinvolgono direttamente tali società".

mcn


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January 30, 2023 13:21 ET (18:21 GMT)