La pressione alla vendita sul titolo Kering SA potrebbe calare a breve. L'area di supporto di 518.5 EUR attualmente testata viene in aiuto e potrebbe contenere, perlomeno a breve termine, le velleità ribassiste.
Riassunto
● La società gode di fondamenta solide. Oltre il 70% delle aziende presenta dati peggiori in termini di crescita, redditività, indebitamento e visibilità.
Punti forti
● Nei dati giornalieri, il prezzo si avvicina al supporto posizionato intorno a 518.5%supmtEUR, favorendo così un buon timing di intervento.
● La società genera margini elevati e sembra essere molto redditizia.
● Storicamente, il gruppo ha registrato dati di attività superiori alle aspettative.
● Gli analisti sono positivi sul titolo. Il consensus medio raccomanda Buy o Overweight sull'azione.
● Il titolo segue un trend di fondo positivo sul lungo termine, superando il livello di supporto di 496.6%%valuta%.
Punti deboli
● Il valore dell'azienda in proporzione al fatturato della società, valutato a 4.57 volte le vendite societarie, è relativamente elevato.
● Le prospettive di evoluzione del fatturato per i prossimi anni sono state riviste al ribasso negli ultimi quattro mesi.
● Negli ultimi mesi le aspettative di utili sono state riviste al ribasso.
Gruppo globale del lusso, Kering gestisce lo sviluppo di una serie di rinomate Case di moda, pelletteria e gioielleria: Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga, Alexander McQueen, Brioni, Boucheron, Pomellato, Dodo, Qeelin, Ginori 1735, oltre a Kering Eyewear e Kering Beauté. Ponendo la creatività al centro della sua strategia, Kering consente alle sue Case di stabilire nuovi limiti in termini di espressione creativa, realizzando al contempo il Lusso di domani in modo sostenibile e responsabile. Cattura queste convinzioni nella sua firma: Empowering Imagination. Nel 2023, Kering avrà 48.964 dipendenti e un fatturato rideterminato di 19,6 miliardi di euro. Alla fine del 2023, il Gruppo aveva una rete di 1.771 negozi gestiti in proprio, situati principalmente in Europa occidentale (367), Nord America (316), Giappone (238) e nei Paesi emergenti (698). Le vendite nette sono distribuite geograficamente come segue: Europa occidentale (27,6%), Giappone (7,2%), Asia/Pacifico (35%), Nord America (23%) e altri (7,2%).