Focus sul mercato - Wall Street è vista in rosso, il rischio politico domina in Europa
I futures sugli indici di New York indicano un'apertura di Wall Street in calo dello 0,18% per il Dow Jones, dello 0,17% per lo Standard & Poor's 500 e dello 0,22% per il Nasdaq. Negli Stati Uniti, gli investitori attendono la pubblicazione del prodotto interno lordo (PIL) per il 1° trimestre, prevista per le 12:30 GMT, nonché i dati dell'indice dei prezzi PCE, previsti per venerdì. Questi dati sono fondamentali per cercare di anticipare il percorso dei tassi della Federal Reserve statunitense.
A Parigi, il CAC 40, appesantito dall'incertezza politica, è sceso dello 0,65% a 7.559,55 punti intorno alle 11:25 GMT. A Francoforte, il Dax ha resistito alla tendenza al ribasso, guadagnando lo 0,07% grazie al settore immobiliare. A Londra, il FTSE è sceso dello 0,30%.
L'indice paneuropeo FTSEurofirst 300 ha perso lo 0,27%, l'Eurozona EuroStoxx 50 lo 0,12% e lo Stoxx 600 lo 0,28%.
Le tensioni si fanno sentire nel comparto obbligazionario, dove il rendimento dell'OAT decennale francese è salito oltre il 3,26%, rispetto al picco del 3,23% del suo equivalente portoghese. Il primo turno delle elezioni parlamentari anticipate in Francia è previsto per domenica, in un sondaggio altamente polarizzato. Un nuovo dibattito televisivo metterà i leader delle tre coalizioni principali l'uno contro l'altro in serata, con i sondaggi che mostrano il Rassemblement National (RN) in testa, davanti all'alleanza di sinistra e alla maggioranza presidenziale.
"In Europa, l'incertezza politica limita il potenziale di rialzo in vista delle elezioni francesi", sottolinea Fiona Cincotta, analista di mercato di City Index.
In termini di settori europei, la vendita al dettaglio (-1,95%) e le risorse di base (-0,73%) stanno soffrendo dopo i risultati deludenti di H&M e il declassamento di Anglo American.
TITOLI DA TENERE D'OCCHIO A WALL STREET
Micron Technology è scesa del 6,8% nelle contrattazioni pre-mercato dopo che le sue previsioni di vendita per il trimestre in corso sono state giudicate deludenti. Sulla scia di Micron, Nvidia, Arm Holdings, Qualcomm e Advanced Micro Devices sono scese tra lo 0,8% e l'1,1%.
VALORI IN EUROPA
OVHcloud è balzata del 10,42% dopo aver riportato vendite trimestrali superiori alle aspettative giovedì.
Kering ha guadagnato il 3,73%, con BofA Global Research che ha aggiornato il suo rating sul gruppo del lusso da "underperform" a "buy".
Anglo American è scesa dell'1,22%, in quanto Berenberg ha abbassato la sua raccomandazione sul titolo a "vendere" da "tenere", citando le preoccupazioni sui nuovi piani strategici del gruppo.
H&M è crollata del 12,72% dopo aver riportato giovedì un utile del secondo trimestre inferiore alle aspettative e aver avvertito di un calo delle vendite a giugno, mettendo in dubbio il suo obiettivo annuale di margine operativo.
TASSI
I rendimenti dei titoli di Stato dell'Eurozona hanno toccato i livelli più alti in quindici giorni giovedì, mentre gli investitori attendevano con ansia i dati sull'inflazione degli Stati Uniti e di diversi Paesi europei (Francia, Spagna e Italia).
Il rendimento del Bund tedesco decennale è salito al 2,464%, mentre lo spread con l'equivalente francese della stessa scadenza è salito di oltre sette punti base (bps) a 79,9 bps.
Negli Stati Uniti, anche il rendimento dei Treasury decennali è salito al 4,3294%, mentre la probabilità di un taglio dei tassi della Fed a settembre è solo del 56%. Gli investitori stanno anche tenendo d'occhio il primo dibattito tra Joe Biden e Donald Trump, che si terrà giovedì sera.
VALUTE
Il dollaro è in calo dello 0,14% rispetto ad un paniere di valute di riferimento, ma rimane vicino al massimo di quasi due mesi raggiunto mercoledì a 106,13 punti.
L'euro è avanzato dello 0,19% a 1,0699 dollari, ma si avvia verso una perdita dell'1,4% per l'intero mese.
Lo yen ha ristagnato giovedì vicino al livello più basso degli ultimi 38 anni, a circa 160 dollari, continuando ad alimentare la speculazione di un possibile intervento delle autorità giapponesi.
PETROLIO
I prezzi del petrolio sono aumentati leggermente, con il rischio di interruzioni dell'approvvigionamento a causa delle crescenti tensioni geopolitiche in Medio Oriente, che hanno compensato le preoccupazioni sulla domanda dopo un aumento a sorpresa delle scorte di greggio negli Stati Uniti.
Il Brent è salito dello 0,48% a 85,66 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate (WTI) ha guadagnato lo 0,42% a 81,24 dollari.
PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI PER IL 27 GIUGNO: PAESE GMT INDICATORE PERIODO CONSENSO PRECEDENTE USA 12:30 Beni durevoli maggio -0,1% +0,6% USA 12:30 Richieste di lavoro settimanali Settimana al 22 236.000 238.000
Giugno disoccupazione USA 12:30 PIL finale Q1 +1,3% +1,3% (Scritto da Claude Chendjou, a cura di Blandine Hénault)
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