I giganti del lusso hanno allontanato le preoccupazioni che il boom post-pandemia del settore possa raffreddarsi a causa di una recessione incombente, con gli acquirenti statunitensi che hanno approfittato della forza del dollaro in Europa e il mercato chiave cinese che si è ripreso dalle restrizioni COVID-19.

Anche Kering ha ampiamente beneficiato di questa tendenza, con vendite complessive nei tre mesi fino a settembre pari a 5,137 miliardi di euro (5,04 miliardi di dollari). L'aumento del 14% su base comparabile, che esclude le fluttuazioni valutarie, è stato migliore del consenso degli analisti per un aumento del 12%.

Le vendite di Gucci, tuttavia, sono aumentate del 9%, al di sotto di una previsione di consenso per una crescita dell'11%.

Il responsabile finanziario di Kering, Jean-Marc Duplaix, ha dichiarato che la performance del marchio in Cina è stata "mista" e "deve ancora normalizzarsi", senza fornire una cifra precisa.

Gucci, che rappresenta la maggior parte dei profitti di Kering, negli ultimi mesi è stato sotto esame da parte del mercato perché, dopo anni di crescita stellare, le sue vendite hanno sottoperformato quelle di alcuni rivali, come Louis Vuitton ed Hermes.

(1 dollaro = 1,0183 euro)