SCHINDELLEGI (SZ) (awp/ats) - Risultati in calo nel primo trimestre per il gigante della logistica Kühne+Nagel. Il colosso svittese ha visto il suo fatturato diminuire del 18% su base annua, attestandosi a 5,51 miliardi di franchi, mentre il risultato operativo Ebit è sceso del 39%, attestandosi a 376 milioni di franchi.
Il tasso di conversione, che definisce il rapporto tra Ebit e ricavi lordi, è stato del 18%, rispetto al 26% dello scorso anno. L'utile netto ha raggiunto i 278 milioni di franchi, in calo del 40% rispetto al primo trimestre del 2023, precisa l'azienda in una nota odierna.
Mentre il giro d'affari è risultato ben al di sotto delle previsioni degli analisti intervistati dall'agenzia AWP, l'Ebit ha leggermente superato le aspettative del mercato.
Nel dettaglio, le vendite (-28%) e l'Ebit (-43%) sono diminuiti nel trasporto marittimo, nonostante un aumento dei volumi dell'1,5%. In quello aereo le vendite sono scese del 15% e la redditività del 39%, mentre i volumi sono cresciuti del 3,4%. Anche il trasporto stradale ha visto crollare i ricavi (-10%) e la redditività (-42%). Nella logistica contrattuale, i cali sono stati rispettivamente del 10% e dell'11%.
Nella sua nota, il gruppo si rallegra di aver ridotto i costi unitari del 12% nel trasporto marittimo e del 14% nel trasporto aereo. Anche l'abbandono delle strutture gestionali regionali dovrebbe portare un contributo.
In precedenza, l'azienda aveva indicato di puntare a un tasso di conversione a medio termine del 25%-30%, rispetto al 22% del 2023. La strategia "Roadmap 2026" punta addirittura a un tasso del 40% per il trasporto marittimo e aereo. In quello terrestre e nella logistica contrattuale, il gruppo prevede tassi di conversione superiori rispettivamente al 10% e al 7-9%.
La crisi nel Mar Rosso dovrebbe favorire il gruppo di Schindellegi. Da quando i ribelli yemeniti Houthi hanno iniziato ad attaccare le navi portacontainer in questa regione, la maggior parte ha preferito prendere la rotta attraverso il Capo di Buona Speranza, allungando il viaggio di quasi 12 giorni, secondo il CEO del gruppo Stefan Paul, per il quale questo aumenterà la redditività di Kühne+Nagel di "diverse decine di milioni" in termini di Ebit a partire dal secondo trimestre.