Borsa : Nvidia disorienta, Milano volatile chiude a +0,2% con sprint Leonardo -2-
21 novembre 2024 alle 18:00
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 21 nov - Tornando a Piazza Affari, chiude contrastato il comparto bancario dopo l'entusiasmo in avvio di settimana dovuto al riaccendersi del risiko bancario, scatenato dal fermento di Banco Bpm (-0,06%) che ha lanciato un'opa su Anima Holding (-0,08%) ed è entrata a sorpresa nella partita Mps (+0,88%), di cui ha rilevato una partecipazione pari al 5% del capitale. Ad accusare i cali maggiori nella seduta odierna sono Pop Sondrio (-1,09%) e Intesa Sanpaolo (-0,78%), ma anche Bper (-0,24%) e Mediobanca (-0,68%). In luce, al contrario, Fineco (+1,21%), e Mediolanum (+0,55%). Nexi, maglia nera del listino, risente delle prese di beneficio dopo i guadagni della vigilia ma anche della generale debolezza del settore dei pagamenti digitali (-5,77% Wordline a Parigi). Si tratta di un "movimento che riguarda gli operatori tradizionali del segmento dei pagamenti con carte da diversi mesi", ha spiegato un analista a Radiocor, come, del resto, testimonia l'andamento di Nexi che, da inizio anno, ha perso poco meno del 29%. Il settore soffre "sia il fattore congiunturale di rallentamento dell'economia e dei consumi, ma anche l'aspetto strutturale del rischio dell'aumento della concorrenza dei mezzi di pagamento alternativi, come le piattaforme basate sui trasferimenti istantanei". Fuori dal paniere principale, a Milano corre Mfe-MediaForEurope (+3,56% le azioni di tipo A e +2,18% quelle di tipo B) sulla spinta di risultati trimestrali positivi e sopra le attese, con outlook per l'intero anno migliore del previsto. Per il 2024 infatti Mfe conferma l'obiettivo di mantenere un risultato operativo e una generazione di cassa "in sensibile progresso", prevedendo un utile netto al di sopra dei 217,5 milioni del 2023, con gli analisti che sottolineano come il titolo tratti "a multipli molto attraenti soprattutto rispetto alla generazione di cassa".
Leonardo S.p.A. igura tra i leader europeo della progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi di difesa Aerospaziale. Il fatturato per famiglia di prodotti e servizi è ripartito come segue:
- sistemi di difesa (45,5%): armi, radar, ecc.;
- elicotteri (28,7%): civili e militari;
- attrezzature aeronautica (17,8%): aerei, ecc.;
- aerostrutture (3,9%);
- altro (4,6%).
A fine 2023 il gruppo contava 111 siti produttivi dislocati in Italia (55), Europa (8), Stati Uniti (30) e altri paesi (18).
La ripartizione geografica del fatturato è la seguente: Italia (17,6%), Regno Unito (10,8%), Europa (24,4%), Stati Uniti (25,8%) e altri paesi (21,4%).