(Alliance News) - Il Mib si muove al ribasso nell'ultima sessione della settimana, allineandosi al trend decrescente delle altre principali piazze fianziarie europee, all'indomani dei commenti del presidente della Fed, Jerome Powell, che hanno raffreddato l'entusiasmo delle sale trading sul fatto che il ciclo rialzista di Eccles Building sia giunto al capolinea, o addirittura con argomentazioni che vorrebbero dei tagli a partire dal 2024.

Powell ha così messo in guardia la banca centrale americana da lui presieduta dal rischio di essere "ingannata" dai buoni dati sui prezzi, affermando che la missione di riportare l'inflazione al suo obiettivo del 2% ha una "lunga strada da percorrere". Intervenendo giovedì ad un evento del FMI, Powell ha affermato che i funzionari sono stati "gratificati" dal calo delle pressioni sui prezzi, ma che si è tutt'altro che arrivati alla conclusione della missione, che prevede riportare il paniere su un solco accettabile di crescita nominale.

Il FTSE Mib, quindi, marca un rosso dello 0,6% a 28.462,43.

Fra i listini minori, il Mid-Cap arretra dello 0,9% a 40.658,30, lo Small-Cap in rosso dell'1,0% a 25.293,17 e l'Italia Growth marca un rosso dello 0,5% a 7.618,66.

Il CAC 40 di Parigi sta cedendo l'1,1%, il DAX 40 di Francoforte si contrae dello 0,7%, mentre il FTSE 100 di Londra sta cedendo l'1,2%.

Sul listino principale di Piazza Affari, CNH Industrial prosegue in contrazione come visto sin dal suono della campanella, cedendo il 2,5% e proseguendo nel filotto ribassista.

Conferma il trend ribassista anche Campari, che si contrae del 4,1% dopo l'attivo della vigilia con lo 0,6%.

Pirelli - in flessione del 2,4% - ha fatto sapere giovedì che il consiglio di amministrazione ha esaminato i risultati consolidati al 30 settembre riportando nell'ultimo trimestre un utile netto di EUR168,4 milioni, superiore del 33% da EUR126,3 milioni del terzo trimestre 2022.

Leonardo - in verde del 2,8% e in testa al listino - ha comunicato giovedì di aver chiuso i primi nove mesi con ordini di EUR13,28 miliardi, in aumento del 15% rispetto a EUR11,72 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi sono aumentati a EUR10,27 miliardi da EUR9,92 miliardi dell'anno prima, grazie anche alla significativa ripresa delle Aerostrutture, su del 32% rispetto ai primi nove mesi del 2022, e all'andamento dell'Elettronica per la Difesa e Sicurezza. I ricavi del periodo passano a EUR1,72 miliardi da EUR1,84 miliardi milioni con una crescita organica del 2,2% escludendo l'effetto cambi che ha pesato dell'8,4%.

Qaurtieri alti anche Banco BPM, che avanza con l'1,5%a EUR5,14, toccando così il suo nuovo massimo a 52 settimane.

Il consiglio di amministrazione di Unipol - su dell'1,1% - ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre, chiudendo con un utile con un utile netto consolidato pari a EUR769 milioni, rispetto al risultato netto consolidato di EUR854 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio scorso. Da segnalare che sullo scorso anno, come specifica la società, "si riflettevano componenti straordinarie per circa EUR275 milioni legate al consolidamento pro-quota di BPER Banca. Il dato dei primi nove mesi 2022, rideterminato a fini comparativi in applicazione dei nuovi principi, sarebbe pari a EUR495 milioni".

Sul segmento cadetto, buona seduta per illimity Bank, che si porta avanti dell'1,2% dopo la pubblicazioni di buoni conti per i nove mesi. La banca ha riportato un utile netto pari a EUR75,0 milioni da EUR50,6 milioni, in aumento del 58% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Al 30 settembre, il margine di interesse si attesta a EUR147,7 milioni, in crescita del 27% a EUR116,1 milioni nel 2022.

Fa ancora meglio GVS, che si allunga del 3,4% in scia all'attivo della vigilia chiusa con un più 5,6%.

Il consiglio di amministrazione di Webuild - in denaro con l'1,0% - ha fatto sapere giovedì di aver registrato, nei primi nove mesi dell'anno, un record di nuovi ordini pari EUR22 miliardi. Di questi, oltre EUR12,6 miliardi dei nuovi ordini provengono dall'estero - Australia, USA e Medio Oriente - mentre gli ordini dall'Italia sono pari a EUR9,4 miliardi.

Antares sta invece cedendo il 4,5% a EUR3,0 per azione, dopo due sedute chiuse al rialzo in cui ha accumulato un attivo del 9%.

Il fondo del listino è invece per Ascopiave, che marca una candela ribassista del 5,0%. Il consiglio di amministrazione ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre, chiudendo con un risultato netto consolidato, pari a EUR14,4 milioni, ed evidenzia una riduzione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, quando era pari EUR25,3 milioni. Il gruppo Ascopiave chiude i primi nove mesi con ricavi consolidati pari a EUR125,2 milioni, rispetto a EUR120,0 milioni registrati nei primi nove mesi 2022.

Sullo SmallCap, Datalogic - in ribasso oltre l'11% - ha comunicato giovedì di aver chiuso i primi nove mesi con ricavi in calo a EUR417,0 milioni da EUR476,5 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente, con cali registrati in tutte le aree geografiche in cui opera.

Aquafil sta invece cedendo il 6,0% a EUR2,26 per azione, dopo i conti in calo rilasciati alla vigilia. Nei primi nove mesi in perdita, con un rosso netto di EUR17,1 milioni che si confronta con l'utile di EUR26,1 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

Digital Bros - in contrazione del 5,6% - ha fatto sapere giovedì di aver chiuso il primo trimestre dell'esercizio 2023-2024 con una perdita netta di EUR3,1 milioni contro un utile netto di EUR3,1 milioni al 30 settembre 2022. I ricavi del primo trimestre ammontano a EUR20,2 milioni, in calo del 9,7% da EUR22,4 milioni dello stesso periodo del 2022.

In nota positiva, SoftLab si porta avanti del 6,0% a EUR1,5055, dopo la contrazione della vigilia con il 5,9%.

Fra le PMI, Convergenze sta cedendo l'8,7% toccando il minimo a 52 settimane di EUR1,37.

AATech sta facendo un passo indietro del 6,9%, aggiornando il suo minimo a 52 settimane a EUR1,21 per azione.

Svas Biosana - in calo dello 0,9% - ha comunicato giovedì di aver registrato ricavi in crescita a EUR81,6 milioni da EUR69,5 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

Fra i rialzisti, expert.ai avanza del 6,2% dopo il 2,5% di passivo della vigilia, con nuovo prezzo a EUR0,73.

Italia Independent segna invece un più 2,9%, dopo la contrazione della vigilia di oltre il 10%.

A New York, nella notte europea, il Dow Jones ha ceduto lo 0,7%, l'S&P si è contratto dello 0,8%, mentre il Nasdaq ha lasciato sul parterre lo 0,9%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0686 contro USD1,0708 registrato in chiusura azionaria europea di giovedì, mentre la sterlina vale USD1,2227 da USD1,2273 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD80,77 al barile da USD80,70 al barile di ieri in chiusura. L'oro, invece, scambia a USD1.952,84 l'oncia da USD1.962,33 l'oncia di ieri sera.

Il calendario macroeconomico di venerdì prevede, alle 1600 CET, l'indice di fiducia del Michigan.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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