(Alliance News) - Martedì, a metà giornata, i principali indici europei marcano in territorio negativo, con Piazza Affari sotto quota 34.500. Gli acquisti sono condizionati dai deboli dati in Cina e dall'inflazione tedesca. Gli investitori puntano gli occhi ora sull'inflazione USA e sulla decisione della BCE riguardo i tassi di interesse.
L'economia della zona euro continua a soffrire di fragilità, accentuata dall'incertezza politica in Francia e Germania e dai rischi geopolitici legati all'elezione di Donald Trump. La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha espresso preoccupazione in un'audizione parlamentare, avvertendo di un possibile rallentamento della crescita nei prossimi mesi e sottolineando che i rischi al ribasso prevalgono sulle prospettive a medio termine.
Così, il FTSE Mib cede lo 0,3% a 34.450,68, il Mid-Cap è in rosso dello 0,1% a 47.993,48, lo Small-Cap è in ribasso dello 0,3% a 28.389,95 e l'Italia Growth è in ribasso dello 0,3% a 7.772,75.
In Europa, il FTSE 100 di Londra è in rosso dello 0,6% così come il CAC 40 di Parigi, mentre il DAX 40 di Francoforte arretra dello 0,1%.
Sul fronte macroeconomico, in Italia, l'Istat stima che la produzione industriale a ottobre è rimasta stabile rispetto a settembre, mentre nella media del trimestre agosto-ottobre ha registrato una diminuzione dello 0,7%. La nota dell'Istituto nazionale di statistica è stata rilasciata martedì.
Tornando a Milano, sul listino a più alta capitalizzazione di Piazza Affari, miglior performance a metà seduta per DiaSorin, in verde dello 0,9%, alla seconda seduta da rialzista.
Bene FinecoBank, su dello 0,8% a EUR16,735, al nuovo massimo nelle 52 settimane.
Telecom Italia perde lo slancio dell'apertura ed è in verde al giro di boa dello 0,3% a EUR0,2432. Sul titolo si segnala che BOfA ha alzato il prezzo obiettivo a EUR0,37 da EUR0.35 precedente. Barclays ha promosso il titolo a 'overweight' da 'equal weight' con prezzo obiettivo a EUR0,32.
Stellantis - in verde dello 0,4% - ha annunciato un piano industriale per il futuro delle fabbriche italiane, proponendo un patto con le aziende della componentistica per affrontare insieme la transizione green, secondo quanto riportato martedì da Repubblica.
Jean-Philippe Imparato, capo Europa di Stellantis, ha dichiarato che l'Italia è centrale nella strategia del gruppo, con Mirafiori al centro della produzione. Lo stabilimento continuerà a produrre la Fiat 500, inclusa l'ibrida nel 2025 e la nuova generazione elettrica nel 2032-33, con un incremento stimato di 100.000 vetture.
Nel frattempo, Tim Kuniskis, storico manager dell'era Marchionne, torna in Stellantis per assumere la guida del marchio Ram Truck, pochi mesi dopo il suo ritiro avvenuto a maggio, secondo quanto riportato martedì da Milano Finanza.
Enel cede lo 0,2% a EUR6,91. Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Enel e vicepresidente di Endesa, ha aumentato il valore complessivo delle sue partecipazioni in azioni delle due società a circa EUR32,0 milioni, stando a quanto riportato da Il Messaggero nell'edizione di martedì.
Generali - in rosso dello 0,4% - ha acquisito Palazzo Carciotti a Trieste, storica sede delle assicurazioni, per EUR13,2 milioni.
Snam, in calo dello 0,5%, ha annunciato martedì la sottoscrizione di una nuova linea di credito revolving Sustainability-linked per un importo complessivo di EUR4,00 miliardi, con un'opzione di incremento fino a EUR1,10 miliardi.
Mediobanca Private Banking, divisione del gruppo Mediobanca - in rosso dello 0,7% -, ha raccolto EUR484,0 milioni per un innovativo programma di co-investimento immobiliare, sviluppato in collaborazione con Mediobanca SGR e UBS Asset Management, secondo quanto riportato martedì da Il Sole 24 Ore.
Sul fondo del principale listino, Leonardo azzera i guadagni dell'apertura e cede l'1,3%, dopo aver terminato in rosso del 4,8% la seduta di lunedì. Sul titolo pesa il possibile taglio annunciato dal presidente eletto Trump agli aiuti militari per l'Ucraina.
Sullo Mid-Cap, Anima Holding sale dell'1,1% a metà seduta, dopo che il gruppo Caltagirone ha aumentato la sua partecipazione dal 3,2% al 5,3%, consolidando il controllo italiano sulla società di gestione patrimoniale che amministra EUR205,2 miliardi, come riporta martedì il Corriere della Sera.
Fincantieri - in rosso dell'1,3% - ha annunciato il rilancio della propria Fondazione con nuove missioni, tra cui la difesa del patrimonio culturale, l'innovazione e l'inclusione sociale, rinnovando il consiglio di amministrazione.
OVS - in rosso dell'1,8% - ha presentato un'offerta per rilevare Conbipel, storica catena di abbigliamento con 130 punti vendita e circa 800 dipendenti, come riportato lunedì il Corriere della Sera.
Ancora acquisti per Digital Value, in verde del 4,6% alla sesta seduta rialzista, proseguendo la performance positiva degli ultimi trenta giorni.
Tra i ribassisti dell'apertura ci sono WIIT e GVS, con ribassi tra l'1,7% e il 2,7%.
Sullo Small-Cap, prosegue il volo di Beghelli, su del 42% a EUR0,329 per azione. Gewiss ha comunicato martedì di avere stipulato un contratto preliminare di compravendita con i signori Beghelli, impegnandosi ad acquistare una quota pari al 75,04% del capitale sociale di Beghelli.
Bene Olidata, in rialzo in avvio del 4,5%, con il titolo al massimo dei trenta giorni.
Sul fondo EPH e doValue cedono il 6,7% ciascuna.
Tra le PMI, ESI è tra i migliori rialzisti, su del 7,7%. Il titolo porta così in verde la performance degli ultimi trenta giorni, tentando la ripresa dopo essere calato dell'11% negli ultimi sei mesi e del 31% nell'ultimo anno.
Tra i rialzisti Ucapital24 sale del 6,7% e Omer guadagna il 5,2%.
Circle, in verde dello 0,5%, ha annunciato la firma dell'accordo di sovvenzione del progetto eFTI4ALL, un'importante iniziativa europea volta a migliorare la digitalizzazione del trasporto merci con l'obiettivo di facilitare l'attuazione del regolamento eFTI.
A New York, il Dow ha chiuso in rosso dello 0,5%, il Nasdaq ha perso lo 0,6% come l'S&P 500.
Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0533 da USD1,0586 di lunedì in chiusura azionaria europea. La sterlina vale USD1,2759 contro USD1,2779 di lunedì sera.
Tra le commodity, il Brent vale USD71,79 al barile da USD71,78 di lunedì sera in chiusura. L'oro scambia a USD2.696,14 l'oncia da USD2.677,81 l'oncia di lunedì sera.
Il calendario macroeconomico di martedì prevede, dagli USA, i dati sulla produttività del settore privato statunitense arriveranno alle 1430 CET, 25 minuti prima del Redbook. Alle 2230 CET, spazio alle scorte settimanali di petrolio.
Di Antonio Di Giorgio, Alliance News reporter
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