(Alliance News) - Come si legge su Milano Finanza venerdì, a guardare la spinta su Leonardo e Tenaris verrebbe da chiedersi se sia stata innescata dalle elezioni USA o dai conti del trimestre.
Il quotidiano risponde che probabilmente la forza dei titoli viene da entrambe le circostanze. Una società è legata alla difesa, l'altra al petrolio e tutte e due risultano favorite per gli analista nel beneficiare della cosiddetta Trumpeconomics.
Gli esperti di Equita SIM sostengono che l'elezione del tycoon potrebbe avere effetti positivi sull'intero comparto oil, con un impatto particolare su titoli come Tenaris, fortemente esposti al mercato americano.
Le conseguenze della sua elezione potrebbero riflettersi anche sulle politiche della Nato, spingendo l'UE ad aumentare gli investimenti nella difesa, a vantaggio di aziende come Leonardo.
Mentre Roberto Cingolani spiegava che Leonardo aveva registrato un fatturato di EUR12,1 miliardi nei primi nove mesi, ha anche precisato che "se non ci fossero stati problemi esterni, come la situazione di Boeing e il business delle telecomunicazioni per Thales, avremmo potuto rivedere al rialzo le previsioni", come spiega il quotidiano finanziario.
Sul fronte M&A, Leonardo sta portando avanti 14 due diligence, con sette casi in fase avanzata, tra cui cinque nel settore cyber, uno nello spazio e uno nei droni.
Anche Tenaris ha beneficiato di diversi fattori positivi, tra cui un programma di buyback da USD700 milioni e una trimestrale migliore delle attese.
Sebbene le vendite nette siano calate del 15% rispetto allo scorso anno, scendendo a USD9,68 miliardi, gli analisti hanno apprezzato i risultati superiori alle previsioni.
Di Claudia Cavaliere, Alliance News reporter
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