ROMA (MF-DJ)--"La capacità di tutelare la sicurezza nazionale dagli attacchi cyber rappresenta sempre più un "game changer", un vero cambiamento strategico: è la quinta dimensione in cui si decide la sicurezza, assieme a terra, mare, aria, spazio. E ciò vale tanto per i singoli cittadini quanto per le nazioni».

Lo ha detto in un'intervista a Repubblica Luciano Carta, presidente di Leonardo, aggiungendo che «gli hacker fanno amicizia in fretta, mentre i governi necessitano di tempo per accordarsi. Un accordo internazionale per la lotta al cybercrime, di cui sentiamo tutti la necessità, deve avere caratteristiche nuove: essere molto flessibile e il suo processo di revisione e di affinamento deve essere altrettanto veloce. I tradizionali strumenti di cooperazione giudiziaria sono lenti e per questo non sempre adeguati. Va ripensato non soltanto il quadro normativo ma anche il modello operativo: la capacità di intervento in tempi rapidi è determinante».

"La minaccia cyber è entrata a pieno titolo tra le sfide sistemiche» e c'è il rischio di un attacco hacker contro infrastrutture strategiche talmente devastante da innescare un conflitto tradizionale. «I prodromi, purtroppo, ci sono e sono noti. Mi riferisco all'escalation di ransomware e ad incursioni che hanno preso di mira alcune infrastrutture critiche. Il recente attacco hacker all'oleodotto americano della Colonial Pipeline ha mostrato al mondo il pericolo. E una delle minacce più serie alla sicurezza nazionale giunge proprio dall'eventualità che uno o più attacchi cyber minino l'operatività di infrastrutture che erogano servizi essenziali per i cittadini come energia, trasporti, sanità, banche, telecomunicazioni», ha concluso.

pev

(END) Dow Jones Newswires

June 24, 2021 03:31 ET (07:31 GMT)