(Alliance News) - Giovedì il Mib è calato su quota 23.700, con le sale trading che ponderano le mosse - e le prospettive - delle principali banche centrali, tra cui la Federal Reserve, la Banca centrale europea e la Banca d'Inghilterra, che continuano ad aumentare i tassi di interesse per combattere contro l'aumento dell'inflazione. Le tre maggiori banche hanno infatti aumentato i tassi di 50 bps.

La BCE, al suo quarto aumento dei tassi, ha anche affermato che i tassi dovrebbero aumentare ulteriormente a causa di una sostanziale revisione al rialzo delle prospettive di inflazione.

Le previsioni sono state infatti riviste al rialzo, con l'inflazione media che dovrebbe raggiungere l'8,4% nel 2022 prima di scendere al 6,3% nel 2023. L'inflazione dovrebbe quindi raggiungere una media del 3,4% nel 2024 e del 2,3% nel 2025.

Il Mib ha quindi chiuso in rosso del 3,5% a 23.726,05, il Mid-Cap ha chiuso in ribasso del 2,4% a 39.629,03, lo Small-Cap ha ceduto l'1,3% a 27.967,04 e l'Italia Growth ha chiuso in rosso dello 0,6% a 9.366,10.

Il FTSE 100 di Londra segna un ribasso dello 0,9%, il CAC 40 di Parigi perde il 3,1%, mentre il DAX 40 di Francoforte ha chiuso in rosso del 3,3%.

Sul listino a più alta capitalizzazione di Piazza Affari, Leonardo si salva dalla corrente ribassista chiudendo poco sopra la parità a EUR7,74 e inanellando la sua quarta seduta in saldo attivo.

FinecoBank cede invece il 6,4%. La banca giovedì ha comunicato la conclusione del Supervisory Review and Evaluation Process (SREP) della Banca Centrale Europea superato con esito ampiamente positivo. I coefficienti di capitale al 30 settembre 2022 sono stati pari a 20,39% per il CET1 Ratio, rispetto al richiesto 7,98%.

Nexi cede invece il 5,2%, in scia al rosso della vigilia con lo 0,5%. Il titolo veniva in precedenza da due chiusure rialziste.

Enel, giù del 3,8%, ha comunicato di aver stipulato un accordo di esclusiva con la società greca Public Power Corporation SA in relazione alla potenziale cessione di tutte le partecipazioni detenute dal gruppo Enel in Romania. Durante il periodo di esclusiva, che durerà fino alla fine di gennaio 2023, le parti negozieranno la documentazione relativa all'operazione e PPC effettuerà un'adeguata due diligence sugli asset target; al termine di tale due diligence, il consiglio di amministrazione di PPC determinerà se quest'ultima presenterà un'offerta vincolante a Enel.

Sul Mid-Cap, OVS ha ceduto il 6,0%. La società, che prosegue con il programma di buyback, ha comunicato mercoledì di aver rilevato azioni ordinarie tra il 7 e il 13 dicembre per un controvalore complessivo di EUR1,6 milioni circa.

Brunello Cucinelli ha invece ceduto il 4,2%, dopo quattro sedute concluse sul lato rialzista.

Anima Holding ha ceduto il 4,5%, dopo il rosso della vigilia.

Meglio di tutti ha fatto FC Juventus, che guadagna il 7,2%, ed è anche il titolo più scambiato, con oltre 28 milioni di azioni passate di mano a metà giornata. Secondo indiscrezioni di stampa, Exor, che ha il 63,8% della Juventus, potrebbe nei prossimi mesi togliere la società dalla Borsa per dedicarsi con maggiore tranquillità al suo risanamento. Il club è sotto inchiesta a Torino per i suoi ultimi tre bilanci, per le plusvalenze sui calciatori e per la "manovra stipendi" in epoca Covid. Secondo gli analisti di Equita, il delisting della Juventus costerebbe a Exor circa EUR200 milioni ai prezzi correnti.

Caltagirone è salito invece dell'1,7%, dopo lo 0,9% di passivo della vigilia.

Tra le società a bassa capitalizzazione, Gequity sale dell'1,7%. Il titolo - che manca allo stacco del dividendo dal 2001 - nel 2022 marca un deprezzamento di oltre il 57%.

Aedes SIIQ ha chiuso su dell'1,2%. Mercoledì il consiglio di amministrazione della società ha preso atto delle dimissioni del presidente Giovanni Barbara e degli altri consiglieri dopo l'operazione di acquisizione da parte di Domus del 55% del capitale sociale di Aedes. Il board - sotto la presidenza di Benedetto Ceglie - ha deliberato di nominare per cooptazione Samuele Cappelletti, Salvatore Marangella, Paolo Matteucci e Riccardo Rattellini quali nuovi consiglieri di Aedes. Il nuovo board ha inoltre nominato l'attuale vicepresidente, Benedetto Ceglie, quale nuovo presidente e ha altresì deliberato la nomina di Paolo Matteucci alla carica di amministratore delegato.

Bioera ha invece ceduto lo 0,1% a EUR0,45, con il titolo che ha toccato in giornata il minimo di 52 settimane a EUR0,41.

Eems ha invece lasciato sul parterre il 3,0%. La company ha comunicato martedì di aver emesso circa 833.000 nuove azioni ordinarie in favore di Negma Group Investment Ltd. Le azioni sono state emesse a seguito della richiesta di conversione di cinque obbligazioni da parte di Negma.

Fra le PMI, in vetta c'è Estrima, su del 6,6%, dopo il passivo con l'1,0% della vigilia.

Altea Green Power guadagna il 4,0%, dopo avare comunicato giovedì di aver avviato una joint venture per lo sviluppo di battery energy storage systems stand alone in USA, con la costituzione della società di diritto americano RAL Green Energy Corporation. RAL Corp, partecipata in modo paritetico dalle due società, subentrerà entro fine anno a Redelfi Corporation nella partnership con il socio USA Elio Energy Group, acquisendo la quota di controllo, pari al 65%, del capitale sociale della società BESS Power, a cui apporterà le risorse finanziarie necessarie per lo sviluppo.

In ribasso, Casasold ha ceduto il 6,1%. Il titolo registra volumi inusualmente alti, con oltre 36.800 pezzi scambiati su una media giornaliera a tre mesi di 12.800.

Bellini Nautica cede invece il 7,3%, facendo seguito al 5,7% di passivo della vigilia.

A New York, il Dow sta lasciando sul parterre il 2,4%, il Nasdaq il 3,0%, mentre l'S&P 500 sta cedendo il 2,6%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0636 contro USD1,0656 di mercoledì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2210 da USD1,2415 di ieri sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD81,48 al barile da USD82,35 al barile di mercoledì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.775,56 l'oncia da USD1.810,48 l'oncia di ieri sera.

Nel calendario macro di venerdì, il PMI manifatturiero e dei servizi del Giappone alle 0130 CET, mentre alle 0800 CEST in arrivo dal Regno Unito l'IPP e le vendite al dettaglio.

Alle 00930 CET, dalla Germania il PMI servizi e manifatturiero, mentre alle 1000 CET il saldo commerciale dell'Italia. Alle 1000 CET il PMI manifatturiero e dei servizi dell'Eurozona, mezz'ora dopo invece arriveranno gli stessi dati dal Regno Unito.

Alle 1100 CET in arrivo il dato sull'inflazione dall'Italia e dall'Eurozona.

Stessi PMI in arrivo anche negli States alle 1545 CET, mentre alle 1900 CET il dato sugli impianti di trivellazione a Baker Hughes.

Alle 2130 CET, come di consueto, il COT Report.

Fra le società, non sono previste particolari comunicazioni.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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