(Alliance News) - Le principali borse europee continuano a muoversi in ribasso, a metà giornata di lunedì, con le ripercussioni del crollo di SVB che spingono in fondo i titoli bancari italiani mentre Piazza Affari è la peggiore d'Europa.

Il FTSE Mib è quindi in calo del 4,0% a 26.177,59. Fra i listini minori, il Mid-Cap è in calo del 3,8% a 42.098,10, lo Small-Cap cede il 2,5% a 29.411,38 e l'Italia Growth è in rosso del 2,2% a 9.227,22.

In Europa, il CAC 40 di Parigi è in calo del 2,5%, il FTSE 100 di Londra sta cedendo il 2,1% e il DAX 40 di Francoforte è in rosso del 2,6%.

Sul Mib, si salva solo Italgas, in verde dello 0,3%.

Leonardo, unico titolo in attivo in apertura, ora cala dello 0,3%.

I bancari finiscono sul fondo con BPER Banca in rosso del 9,2%, Banco BPM in calo dell'8,9% e Intesa Sanpaolo in ribasso del 7,2%. Male anche FinecoBank in calo del 6,7%. UniCredit cede il 7,4%. Mediobanca perde invece il 5,9%.

FinecoBank ha comunicato venerdì di aver ricevuto dal Single Resolution Board e dalla Banca d'Italia la decisione aggiornata sulla determinazione del requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili, che sostituisce la precedente decisione comunicata nel mese di agosto del 2021.

A partire dall'1 gennaio 2024, FinecoBank dovrà rispettare su base consolidata un requisito MREL pari al 18,91% del TREA - 21,45% comprensivo del Combined Buffer Requirement – e pari al 5,25% del LRE, assicurando un incremento lineare dei fondi propri e delle passività ammissibili per il raggiungimento dei requisiti.

Nexi - in calo del 4,2% - ha fatto sapere venerdì di aver acquistato 167.561 azioni ordinarie tra il 3 e il 9 marzo 2023.

Le azioni sono state rilevate a un pezzo medio di EUR7,7696 per un totale di EUR1,3 milioni.

Poste Italiane - che arretra del 4,3% - ha annunciato venerdì una partnership strategica con Deutsche Post DHL Group per il mercato italiano e internazionale dei pacchi.

Il Mid-Cap è interamente colorato di rosso. Le ultime posizioni sono ancora tutte occupate da titoli bancari. Banca Popolare di Sondrio cede l'8,3%, Banca Monte dei Paschi di Siena è in rosso dell'8,0% mentre Credito Emiliano è in calo del 6,8%. Venerdì ha comunicato di aver firmato, insieme a Credemholding, il nuovo programma EMTN da EUR5 miliardi.

Le emissioni sotto il programma potranno essere emesse anche nel formato ESG secondo il Green, Social and Sustainability Bond Framework del gruppo Credem.

I ricavi consolidati di Datalogic - in rosso del 9,1% - sono saliti del 9,5% nel 2022, come reso noto giovedì dalla società, toccando quota EUR654,6 milioni rispetto a EUR597,8 milioni realizzati al 31 dicembre 2021; a cambi costanti, il fatturato risulta in aumento del 4,4%.

Sullo Small, LVenture Group è in verde del 3,7% dopo aver annunciato, insieme a Digital Magics - che cede l'1,2% sull'Italia Growth - di aver dato mandato all'amministratore delegato di LVG Luigi Capello e al presidente esecutivo di DM, Marco Gay, a sottoscrivere un term-sheet non vincolante avente ad oggetto l'integrazione tra le due società, che si prevede possa realizzarsi tramite fusione per incorporazione di DM in LVG.

Il consiglio di amministrazione di Tesmec - in calo del 6,8% - ha approvato venerdì il progetto di bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato 2022 riportando ricavi per EUR245,2 milioni in crescita dai EUR194,3 milioni del 2021.

L'utile netto ammonta a EUR7,9 milioni in forte aumento dagli EUR1,2 milioni registrati nel 2021.

L'Ebitda del 2022 risulta essere EUR35,2 milioni in miglioramento da EUR28,1 milioni dell'anno precedente.

Il consiglio di amministrazione di Caltagirone, venerdì, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 riportando ricavi in aumento del 23%, poiché sono passati a EUR1,99 miliardi da EUR1,62 miliardi. Il cda, inoltre, ha proporrà un dividendo di EUR0,15 in crescita da EUR0,10 del 2021.

Il titolo cede lo 0,3%.

Tra le PMI, Masi Agricola cede il 2,7% dopo aver comunicato venerdì di aver visto crescere a due cifre i ricavi del 2022 ma che l'utile netto è calato su base annua, portando così il cda a ridurre il dividendo rispetto a quello distribuito l'anno scorso.

L'utile netto della società è calato a EUR4,5 milioni nel 2022 da EUR5,4 milioni del 2021 e il board ha proposto ai soci la distribuzione di un dividendo di EUR0,06 per azione rispetto a quello di EUR0,08 per azione dell'anno precedente.

Technoprobe cede l'1,6% dopo aver comunicato, con riferimento alle vicende che stanno interessando la Silicon Valley Bank Financial Group, che la sua esposizione verso SVB Financial Group rappresenta circa il 2,5% delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti della società al 31 dicembre 2022.

Technoprobe non detiene altri conti correnti o linee di credito con SVB Financial Group e ritiene, pertanto, l'esposizione non rilevante.

Illa è bloccata per eccesso di volatilità a meno 30% dopo aver comunicato che il socio NOI Srl ha impugnato tutte le delibere dell'assemblea del 22 febbraio, con cui gli azionisti decidevano di dare il via all'approvazione di un prestito obbligazionario convertibile da EUR21,0 milioni riservato a Negma Group Investment Ltd.

I soci avevano anche rigetto le proposte di alcuni azionisti di di dare incarico al cda di non porre in esecuzione la residua tranche del POC cum warrant per EUR3,3 milioni oltre EUR975.000 a servizio della conversione dei warrant associati gratuitamente alle obbligazioni e di esperire l'azione di responsabilità nei confronti di tutti e sette i componenti del cda, con loro revoca e conseguente nomina del nuovo board.

Sciuker Frames - in rosso del 2,1% - ha comunicato di aver avviato una partnership con Deutsche Bank Easy che consente di rimpiazzare senza nessun impatto sulla clientela lo sconto in fattura.

Con un nuovo Decreto-Legge, ai clienti non è consentito richiedere lo sconto in fattura come modalità di pagamento per il 50% della fattura; pertanto, per tutti i nuovi ordini, al cliente sarebbe stata lasciata l'unica opzione di pagare l'intera fattura e poi utilizzare in 10 anni il relativo credito generato, detraendolo dal proprio ammontare di tasse annue pagato.

A New York, nella notte europea, il Dow ha chiuso sotto dell'1,1%, il Nasdaq in calo dell'1,8%, mentre l'S&P 500 si è contratto dell'1,5%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0675 contro USD1,0658 di venerdì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2062 da USD1,2045 di venerdì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD81,37 al barile contro USD81,92 al barile di venerdì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.884,00 l'oncia da USD1.856,97 l'oncia di venerdì in chiusura.

Nel calendario economico di lunedì, alle 1500 CET, in Francia, sono previste le aste di BTF a tre, sei e dodici mesi.

Alle 1600 CET, dagli USA arriveranno le aspettative di inflazione dei consumatori e si terranno le aste dei buoni del Tesoro con scadenza a tre e sei mesi.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

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