(Alliance News) - Martedì Piazza Affari ha chiuso - al pari delle altre piazze europee - con trend rialzista, portando l'asticella dei punti a quota 26.400. I timori di un'imminente crisi finanziaria si sono attenuati dopo l'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS e in seguito agli sforzi delle banche centrali e delle autorità di regolamentazione messi in campo per calmare le turbolenze nel settore bancario.

Gli investitori rivolgono ora la loro attenzione alla prossima decisione di politica monetaria della Federal Reserve, tra la crisi bancaria e l'inflazione ancora ostinatamente elevata.

Martedì nel FedWatch Tool della piattaforma CME Group, utilizzando i future anche in base all'effettivo tasso dei federal funds o EFFR, l'aumento del tasso principale per la riunione del 22 marzo ha una probabilità prezzata al 17% per la conferma nell'intervallo 450/475 bps.

È invece all'83% la probabilità di un aumento nell'area 475/500 bps, un rialzo equivalente a 25 bps. Il target attuale è compreso fra 450 e 475 punti base.

Così, il FTSE Mib ha chiuso in rialzo del 2,5% a 26.554,33.

Fra i listini minori, il Mid-Cap è salito dell'1,9% a 43.244,97, lo Small-Cap è avanzato con l'1,3% a 29.950,18, mentre l'Italia Growth ha chiuso in verde dello 0,8% a 9.270,55.

In Europa, il FTSE 100 di Londra ha chiuso in rialzo dell'1,8%, il CAC 40 di Parigi ha raccolto l'1,5%, mentre il DAX 40 di Francoforte ha chiuso in verde dell'1,7%.

Sul listino principale di Piazza Affari, Leonardo - in attivo del 2,9% - ha annunciato martedì nuovi ordini per quasi 40 elicotteri di vario tipo e destinati a diversi operatori in Medio Oriente, Asia, Nord e Sud America, Europa, con un valore complessivo di circa EUR470 milioni.

Avanza anche Saipem, che marca un verde del 7,6% portando il prezzo a EUR1,32 per azione.

UniCredit è invece avanzato con il 7,0%, con le rassicurazioni da parte della Lagarde sulla solidità delle banche dell'Eurozona che ha dato ossigeno al segmento.

Bene quindi anche Intesa Sanpaolo - su del 3,5% - ha comunicato lunedì di aver acquistato 128,2 milioni di azioni ordinarie proprie tra il 13 e il 17 marzo. Le azioni sono state rilevate al prezzo medio unitario di EUR2,2989, per un controvalore complessivo di EUR294,8 milioni.

Le vendite di Stellantis - con il titolo che chiude in rialzo del 2,2% - nel mese di febbraio sono aumentate lievemente rispetto alla performance del mercato europeo, in cui le immatricolazioni sono cresciute del 12% circa.

Terna - in rosso dello 0,7% - ha fatto sapere lunedì che nel mese di febbraio la domanda di elettricità in Italia è stata pari complessivamente a 25,1 miliardi di kWh, un valore in calo del 2,2% rispetto allo stesso mese del 2022.

Calo anche per Amplifon, che ha ceduto lo 0,5% con prezzo a EUR29,70 dopo il timido attivo della vigilia con lo 0,1%.

Sul Mid, CIR è avanzato con l'1,0% dopo aver comunicato lunedì l'acquisto oltre 1,8 milioni di azioni ordinarie proprie tra il 13 e il 17 marzo. Le azioni sono state rilevate al prezzo medio unitario di EUR0,4000, per un controvalore complessivo di EUR728.453,85.

Saras è invece avanzato con il 5,4% a EUR1,48 per azione chiudendo per la terza seduta di fila sul lato dei rialzisti.

Zignago Vetro ha invece chiuso avanti dell'1,0%. La società ha comunicato che Biagio Costantini - direttore area commerciale della società - ha venduto 40.000 azioni della company. Il prezzo unitario è stato pari a EUR17,26 per un totale pari a EUR690.000.

Fincantieri è avanzato con il 2,2% dopo aver fatto sapere venerdì di aver dato avvio a un nuovo programma di acquisto di azioni proprie a servizio dei piani di incentivazione in essere approvati dalla società e in particolare del piano di incentivazione al 2021. Il piano avrà a oggetto un numero massimo di 10 milioni di azioni, corrispondenti allo 0,6% del capitale sociale della società, e durerà fino al 6 aprile 2023.

Datalogic ha invece ceduto l'1,5% a EUR7,93, dopo il verde della vigilia con l'1,9%.

Sullo Small-Cap, Piquadro si piazza nei quartieri alti e sale col 7,5%. Lunedì ha fatto sapere di aver acquistato 16.127 azioni proprie nel periodo compreso tra il 13 e il 17 marzo 2023. Le azioni sono state acquistate a un prezzo medio di EUR1,6964 per un controvalore complessivo di EUR27.000 circa.

Bene anche Risanamento, che è salito oltre il 14% portando il prezzo a EUR0,1254 in scia al verde della vigilia, seppure con un più contenuto 1,9%.

Il consiglio di amministrazione di RCS MediaGroup - su dell'1,1% - martedì ha esaminato e approvato i risultati consolidati al 31 dicembre 2022, chiusi con un risultato netto di gruppo positivo per EUR50,1 milioni rispetto a EUR72,4 milioni del 2021.

Esprinet è salito invece con l'1,1%. Lunedì ha comunicato di aver stipulato un accordo vincolante per l'acquisto, tramite la sua controllata spagnola V-Valley Advanced Solutions España, del 100% del capitale di Lidera Network.

Tra le PMI, Vimi Fasteners ha comunicato di aver siglato un accordo per rilevare l'intero capitale di Filostamp Srl, società attiva da più di 40 anni nel settore della produzione di viteria, bulloneria e specializzata nella realizzazione di sistemi di fissaggio a specifica cliente. Il titolo ha comunque chiuso in ribasso del 3,9% a EUR1,25 per azione.

Culti Milano ha invece ceduto il 6,6%, dopo il rosso della vigilia con il 9,3%.

Spinta su Finanza.tech, che ha portato a casa il 3,6% alla sua terza sessione sul lato dei rialzisti.

Directa SIM si è invece allungato del 5,2% a EUR4,22. Il consiglio di amministrazione ha approvato martedì il bilancio 2022 che "segna il miglior risultato di sempre" con un utile netto consolidato superiore a EUR5,6 milioni - che beneficia di un credito fiscale di EUR500.000 legato ai costi sostenuti nel 2021 per il progetto di IPO - in crescita da EUR5,2 milioni del 2021.

Il cda ha proposto un dividendo di EUR0,16 per azione in aumento del 6,6% rispetto all'anno 2021.

A New York, il Dow sta avanzando con lo 0,5%, il Nasdaq con lo 0,9%, mentre l'S&P 500 è in rialzo dello 0,7%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0744 contro USD1,0722 di lunedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2249 da USD1,2265 di lunedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD74,53 al barile contro USD72,09 al barile di lunedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.944,07 l'oncia da USD1.977,22 l'oncia di lunedì in chiusura.

Nel calendario economico di mercoledì, l'IPC e l'IPP dal Regno Unito sono attesi alle 0800 CET, alle 0945 CET si terrà un discorso della numero uno della BCE Christine Lagarde, e alle 1000 CET verrà pubblicato il saldo delle partite correnti dell'Eurozona.

Alle 1200 CET è la volta del tasso dei mutui USA a 30 anni, alle 1530 CET vengono rilasciati le scorte di petrolio greggio, il report EIA e l'inventario di Cushing.

Alle 1900 CET, invece, è la volra della decisione del FOMC sul tasso d'interesse dei fondi federali, con la conferenza stampa alle 1930 CET.

Nel fitto calendario societario, in arrivo fra i numerosi, i risultati di Antares, Class Editori, Juventus FC, Ratti, Somec, Terna e Unieuro.

Di Maurizio Carta, Alliance News reporter

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