(Alliance News) - "Nessuno può farcela da solo, nemmeno le grandi realtà internazionali." È questo il messaggio lanciato da Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo Spa, durante un convegno organizzato a Roma da Ericsson.

Come riporta Il Sole 24 Ore martedì, il CEO ha sottolineato l'urgenza di un "cambio di paradigma" e di uno "scatto d'orgoglio europeo", evidenziando che "le aziende devono unire le forze e creare massa critica, altrimenti anche i giganti non ce la faranno".

Leonardo ha già intrapreso questa strada, come dimostra la joint venture con Rheinmetall, avviata a Roma lo scorso ottobre, per sviluppare e produrre veicoli militari da combattimento in Europa. Inoltre, il 13 dicembre verrà firmato il progetto di caccia di nuova generazione - Global Combat Air Programme -, in collaborazione con Giappone e UK.

Il programma vedrà la partecipazione paritaria di Leonardo, BAE Systems e Mitsubishi Heavy Industries, ciascuna con il 33,3% delle quote. Recentemente, il Regno Unito ha anche valutato la possibilità di includere l'Arabia Saudita nella partnership. Ma Cingolani ha preferito non commentare, rimandando alla firma del 13 dicembre.

Il CEO di Leonardo ha inoltre ribadito l'importanza di superare il modello attuale, dove ogni Paese europeo gestisce autonomamente le proprie risorse, come navi o satelliti, un segno della "grande debolezza dell'Europa".

Secondo Cingolani, l'Europa deve unire le forze per poter competere con le grandi potenze economiche e tecnologiche globali. Leonardo, in questo senso, è pronta anche a cedere parte del proprio business nazionale per aumentare la propria competitività internazionale.

"Sono disposto a sacrificare il 20% del mio business nazionale se posso acquisire il 5% del mercato globale", ha dichiarato.

La necessità di creare uno "spazio europeo per la difesa" è ancora più rilevante in un contesto dove le guerre si combattono sempre più con dati e informazioni, anziché solo con armi. Cingolani ha sottolineato come la cybersecurity sia oggi cruciale, come dimostrato dal conflitto in Ucraina. In questo contesto, Leonardo punta a potenziare il 5G per garantire la sicurezza europea, allineandosi con l'appello di Andrea Missori, CEO di Ericsson Italia, che ha sollecitato una maggiore collaborazione tra le industrie delle telecomunicazioni, difesa e altre aree strategiche, per creare la massa critica necessaria a investire nelle nuove tecnologie e colmare il divario con Cina e USA.

Il focus di Leonardo sulle alleanze è anche evidenziato dalla futura creazione di una nuova società dedicata alla ricerca sul nucleare, un progetto che coinvolge Leonardo, Enel e Ansaldo Nucleare. Cingolani ha confermato che si tratta di un'iniziativa in fase di definizione, dove il gruppo ha un "ruolo esplorativo".

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter

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