MILANO (MF-DJ)--In rosso a piazza Affari Leonardo Spa, che ha perso il 2,13% a 6,78 euro, dopo che la societá ha annunciato di aver stipulato un accordo definitivo con una controllata di KKR per l'acquisto di una partecipazione del 25,1% in Hensoldt AG (Hag) per un corrispettivo in contanti di circa 606 mln euro (23 euro per azione).

Il fucus degli analisti è sul prezzo delle azioni di Hag, che venerdì

scorso si attestava a 15,6 euro.

Banca Akros, ad esempio, ha ridotto il prezzo obiettivo di Leonardo da 9,5 a 9,25 euro, confermando il rating buy, evidenziando il prezzo delle azioni di Hag (il cui target medio è di 17,4 euro circa) venerdì scorso era di 15,6 euro, il che significa che Leonardo si è impegnata a pagare un premio del 47% circa per la sua quota.

Gli esperti, nonostante comprendano "la logica strategia dell'accordo", non sono sicuri che la societá "sará in grado di estrarre sinergie significative dall'operazione poichè ogni Paese è molto geloso della sua tecnologia sovrana". Le sinergie "possono concretizzarsi se i programmi "Tempest" e FCAS si fondono, uno scenario relativamente improbabile in questo momento", sottolinea Akros.

Per gli esperti quindi "i multipli impliciti di transazione Hag sono costosi e le sinergie non sono facili da estrarre" tuttavia la logica strategica dell'accordo è "chiara e l'alternativa avrebbe visto crescere ulteriormente la concorrenza francese". Il gruppo comunque si è impegnato a finanziare la mossa tramite cessioni e l'Ipo di DRS, e questa è una "buona notizia", conclude Akros.

Per Kepler Cheuvreux, invece, si tratta di una "mossa strategicamente sensibile, visto che il piano di Leonardo al 2023 indica il rafforzamento della presenza nel segmento in rapida crescita della defence electronics & security, inclusi digitalizzazione, cybersecurity, big data".

Un aspetto negativo, aggiunge però Kepler Cheuvreux, è che Leonardo "sta pagando 11,8 volte l'Ev/Ebitda e 20 volte il PE 2021 per una quota di minoranza qualificata da consolidare a equity (stimiamo un +2,8%/3,8% dell'Eps 2021/2023), ma la governance deve essere condivisa con il Governo tedesco, che detiene golden power. Non si tratta di multipli scandalosamente cari per una societá in rapida crescita, ma se prendiamo in considerazione il nostro target price sul titolo a 15 euro per azione si tratta di un prezzo in eccesso di 0,2 mld euro, il 5% della capitalizzazione di mercato di Leonardo". Rating buy e Tp a 9 euro confermati.

Equita Sim, da parte sua, ribadisce il rating buy e il prezzo obiettivo a 8,8 euro sul titolo. Dal punto di vista industriale per gli analisti ci sono "interessanti sinergie, principalmente commerciali", tra cui la complementaritá geografica, di prodotti, mercati, clienti e fornitori, e l`accesso ai rispettivi mercati. Inoltre, il gruppo conquista una presenza strategica di lungo periodo nel mercato tedesco dell`elettronica per la difesa, spiega Equita, evidenziando che l'investimento è di 606 mln euro, un premio del 48% sulla chiusura di venerdì.

La societá intende comunque rafforzare la struttura finanziaria attraverso cessioni e la quotazione di DRS (recentemente rinviata), segnala Equita per cui l'investimento è "ragionevole dal punto di vista industriale/strategico, ma il premio pagato richiede maggiori informazioni sulle potenziali sinergie e sulla governance".

Rating in revisione, invece per Intesa Sanpaolo. Da un punto di vista industriale e strategico, per gli analisti l'accordo ha "una forte logica", date le forti caratteristiche complementari di Hensoldt e Leonardo a livello di portafoglio di prodotti, la forte esposizione di Hensold al mercato tedesco, la partecipazione a importanti programmi militari e governativi e i solidi fondamentali di Hensold, con prospettive di crescita confermate anche dalla guidance 2021 del gruppo.

Nonostante sia completamente sostenibile anche sulla scia della futura quotazione pianificata di Drs, con un premio del 47,6% rispetto all'ultimo prezzo di Hensoldt, gli esperti ritengono che l'accordo sia "costoso quanto il prezzo di acquisizione implica un Ev/Ebitda di 12,1 volte, ben al di sopra dell'attuale valutazione di Hensoldt (Ev/Ebitda a 8,9).

Date queste considerazioni e il recente rinvio della quotazione di Drs, e pur riconoscendo il divario di valutazione sostanziale tra Leonardo e i suoi peer, gli analisti pongono il rating in revisione.

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chiara.migliaccio@mfdowjones.it

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April 26, 2021 13:01 ET (17:01 GMT)